mercoledì 6 marzo 2013

Arte della Politica in cerca di amanti

"Per fare l’artista ci vuole grande amore, grande forza di volontà, grande coraggio e sincerità. L’Arte insegna il coraggio di osare." [Renzo Bergamo]

Un occhio per il verde finocchio

Dell'artista nato nel paese dove ho fatto il servizio militare, ho visto la mostra "Atomo Luce Energia" allestita fino al 17 marzo (ingresso libero) al Castello Sforzesco. Sono andato a vederla con Clementina. A essere precisi, lei è rimasta appoggiata al palo della luce, sul bordo del praticello fuori dalla cinta muraria, preferendo di gran lunga ruminare la visione dell'erba che cresce e dei bambini sulle giostre in piazza del Cannone. Io, evitando scaltramente i pochi saraceni a guardia dell'ingresso (negroni vu' cumprà) ho agevolmente varcato il ponte levatoio. Da lì, constatata con piacere la totale assenza dei terrificanti reparti di fanteria nippocanoncoreana, senza trovare resistenza significativa ho puntato decisamente verso la Rocchetta. Soltanto qua, nell'accedere al cortile, due carri affiancati di trasporto trippe (badanti slave ciacolanti e semoventi, esasperanti per stazza e lentezza), mi hanno costretto a lasciare la strada battuta per la via silvana (prato a fianco). In quei pochi metri di variazione prativa, un orecchio attento avrebbe saputo cogliere canti d'uccelli assiri, barriti d'elefanti ippopotamici, ruggiti di sfingi egizie, aramaiche bestemmie per la statica carovana dell'est. Guadagnato alfine il cortile, ho salito la scalinata, trovandomi di fronte ai colori di Renzo Bergamo.

dalla serie Archeologia Cosmica

La sua frase, riportata sul depliant, mi ha accompagnato durante la visita, per il resto ho congedato la razionalità, accogliendo le emozioni cromatiche. Ho rimuginato anche in seguito sulla frase, la cui bellezza è corroborata dalle esplosioni di colori. Ho pensato a questi giorni, nei quali arrivano a esacerbazione cattiverie, aggressività e volgarità politiche, specchio d'altronde di altrettanti fermenti che rimescolano società e private, deprivate esistenze.

Coraggio, voglia di osare, forza di volontà, non difettano del tutto. Di sincerità ci sarebbe un gran bisogno.
Ma, soprattutto, è l'amore a mancare di un'assenza scandalosa; oscena. È assente, in molti umani, quel sincero Amore senza il quale rimane soltanto la preoccupazione di badare a se stessi, confondendo tali atti d'egoismo per amorevoli gesti d'altruismo.

Il tempo degli amanti

La passione, il coraggio, la volontà, senza amore sono poca cosa. Possono portare alla ribellione contro il brutto, a ribaltare il tavolo, anche a sfregiare il bello.
Senza capacità d'amare non c'è capacità d'apprezzare, non c'è ascolto, non c'è rispetto, ci sono soltanto sordità e cecità emotive. Soprattutto, non c'è pazienza per concedere all'amore il tempo di esprimersi. A chiunque voglia dipingere la propria esistenza, occorre amare l'arte del vivere. A chiunque voglia dedicarsi agli altri, occorre possedere l'arte di amarli. E non c'è altro modo di amarli se non ritraendoli sul cavalletto del proprio personale esistere. Se è un'esistenza di cattiveria, odio ed egoismo, si potrà dipingere l'altro solo nei colori della cattiveria, dell'odio e dell'egoismo.
Penso che anche la brutta politica sia figlia dell'incapacità di amare, se stessi e il prossimo.

Scuola di Atene (Raffaello Sanzio)

È la mancanza di quella dedizione e pazienza necessarie per spiegare il disegno sul tavolo, che porta a sfasciare tutto. Invece di insegnare la tecnica, di dare per primi (finalmente!) il buon esempio, invece di dipingere una critica costruttiva, si preferisce imbrattare con polemiche velenose e paralizzanti.

Ci siamo ormai dimenticati che, in fondo, si chiama Arte della Politica. Arte nobilissima troppo spesso nelle mani di avidi imbrattatele.
In troppi in questi anni e in questi giorni vogliono farci credere (e paiono riuscirvi) che la Politica, le parti sociali, le relative rappresentanze politiche, i partiti, la Sinistra e la Destra, siano soltanto inutili croste astratte da mandare al rogo con un click. Sono, codesti individui, uno stuolo di falsari della vita, prima ancora che della politica; ai vecchi mestieranti si sono aggiunti subdoli parvenu. È gente capace di amare soltanto la propria voce, la propria immagine allo specchio, narcisi maleodoranti che sfruttano gli altri a strumento del proprio autoritratto. Tutto il resto va sfregiato.
Sono patacche umane, falsi esemplari dell'esistenza spacciati come modelli genuini e lungimiranti guru.
Paragonate a quelle che riservo loro, le parole sussurrate alle due betoniere slave sono versi di poesia.

L'Arte esiste sempre, anche quando non esistono artisti in grado di interpretarla, rappresentarla, amarla. Allora cercano di sfigurarla e rinnegarla. Ma l'Arte esiste sempre, in attesa di appassionati amanti.

K.

3 commenti:

  1. Che belli i disegni!

    Grazie mille per i commenti, CIAO!!!

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  2. Uno dei tuoi migliori post.
    Favoloso!


    Belli i dipinti ed ancora una volta maledico(benevolmente) il piccolo centro in cui vivo.

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