sabato 18 maggio 2013

Anatre e paperi

di Guglielmo CiardiSole d’autunno, 1891 (visto oggi pomeriggio alla GAMManzoni)


di Claude Monet: Lo stagno delle anatre in autunno, 1873 (visto circa due anni fa)

di Giomede: Anatre nel laghetto dei Giardini Pubblici, 2011
(viste oggi pomeriggio e tutte le volte che ho voglia/bisogno di vederle)

Le anatre mi stanno proprio simpatiche. Mi rasserenano e mi rilassano sempre (parafrasando una certa Etty Hillesum, mi decongestionano dentro). Le trovo buffe quando camminano sculettando improponibili. Mi fanno divertire ogni volta che apron becco, soprattutto quando bisticciano e si rincorrono starnazzando, ostentando un'arrabbiatura da Paperino, esagerata e scomposta, che è più sguaiata che credibile, al punto da farmi ridere in silenzio. Mi piacciono davvero tanto. Pure all'arancia.

Mentre stavo riparato dalla pioggerella sotto le fronde, a godermi le anatre, dalle vicine giostre è arrivata la voce di Celentano, con una canzone che farebbe ballare anche i paperi sotto la pioggia. Mi mancava solo una Paperina!




K.

5 commenti:

  1. Eh potevi chiedere alle anatre nello stagno se c'era una papera singol (magari cambiavi agrume)

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    1. Eh, ci vuole la Paperina giusta, mica un'anatra qualunque, per fare un tango col caschè (e con porchetta al limone).

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    2. Nel mentre cerca di non morirmi di fame. :))

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  2. Sei tu che hai fatto il colpo con le molotov, vero? Eh.

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