giovedì 8 settembre 2011

Le Scerchie (Brecce) di Blogroll Minus

Google Plus utilizza l’espressione “Cerchia di amici”.

Mi piace la parola “cerchia”, contiene un sapore rustico. Mi piace anche la parola “amici”, ma per dei conteggi illimitati e digitali, la ritengo strattonata e bistrattata.

Preferisco partire dalla “cerchia delle frequentazioni”.

Il blogger è il suo blog e non viceversa.
Noi blogger siamo soltanto trofei di caccia, teste d’avatar attaccate a camolarsi sulla parete di Google Friend Connect: capocce di cinghiale, cervo, lupo, alce, capriolo, e anche orso naturalmente.
Kisciotte non frequenta altri blogger. Magari si ritrova appeso in casa d’altri al fianco di un altro blogger col quale per settimane, mesi, forse per sempre non scambierà mai una parola.

È “sotto l’elmo di Kisciotte” che frequenta e conversa con altri blog.
Un blogger ha gli occhi del colore della cornice di sfondo del layout.
Un blogger è solo un digitare di tastiera, è “i polpastrelli vocali” con i quali i blog conversano tra loro.

Per non disumanizzare troppo la faccenda, diciamo allora che sotto l’elmo Kisciotte seleziona con cura i blog che desidera leggere.

Ecco perché per me la “cerchia delle frequentazioni” è rappresentata dal blogroll, l’elenco di quei blog che reputo una opportunità di investimento del mio tempo, meno idiota del trascorrerlo perseverando nella convinzione che se fisso insistentemente la bottiglietta d'acqua e lei non mi salta nel palmo della mano, non sono io che non ho le carte in regola per essere uno jedi, ma è lei che è semplicemente stronza.

Kisciotte quindi apre “sotto l’elmo” e trova utilissimo lo strumento blogroll, creato a proprio uso e consumo: l’elenco di “roba buona” da leggere, con l’opzione “data ultimo aggiornamento”. Così posso cogliere al volo qual è l’ultima gallina che ha fatto l’uovo.

Spero che il blogroll risulti gradito ai miei lettori, come elemento del mio blog, ma non mi importa affatto che torni primariamente utile ai blogger, poiché il mio blogroll è strumento ad alta utilità e fruibilità personale.

È importante questa premessa sull’utilizzo a scopo prettamente egocentrico del blogroll.

Il blogroll per me non è un capannone dentro il quale stipare più insaccati umani possibili. Non è il Salumificio Piaggeria Iotiholinkatooralinkamipuretusennoseistronzo. Se ragioni così, linkati pure un vaffanculo in piena fronte, senza bisogno di reciprocità: gratis, offre la casa.

Ne deriva che affinché il blogroll sia fruibile, penso non possa contenere più di 10-15 nominativi; almeno per me.

Però si pone un dilemma: anche fregandomene della reciprocità del link, anche escludendo a priori blog che non mi appassionino al punto di blogrollarli, arriverò probabilmente al punto in cui i blog tracimeranno dal mio blogroll.

E francamente mi spiace considerare l’eventualità di rimuovere dall’elenco qualcuno che ho seguito e col quale sono entrato in significativa frequentazione relazionale fino a quel momento.
Tanto più che ultimamente mi sono reso conto che anche nell’arcipelago della blogosfera, esistono infinite miriadi di piccole costellazioni di cerchie spontanee… si finisce col frequentare certi blog con maggiore assiduità.

Inevitabilmente, umanamente, ognuno si ritaglia il proprio spazio-tempo condiviso con chi lo fa stare a proprio agio, si crea una specie di “link affettivo” con alcuni blog, un legame invisibile più forte di qualunque visibile url.

Ma proprio da questa considerazione è scaturita quella che reputo la soluzione. Che ora espongo.

Supponiamo che mi piacciano, diciamo, dieci blog. Questi dieci blog vanno a costituire il mio blogroll.
Supponiamo ora che ci sia assoluta “reciprocità” tra me e gli altri nove blogger, non importa nemmeno se sia dettata dall’utilità o dall’utilitarismo.
Ovvero, in questa cerchia di blogger, siamo tutti “estremamente corretti e reciproci” e ogni blogger restituisce educatamente il link.

Ebbene, nel caso teorico che pure loro fissino a dieci il numero dei blog da tenere sott’occhio, finiremmo col ritrovarci in una Cerchia murata, cinta da coccodrilli nei fossati: una perfetta cittadella chiusa e impenetrabile, senza scambi da e verso l’esterno.
Ognuno, navigando nei soliti nove blog, si imbatterebbe sempre in blogroll altrui senza stimoli a curiosare e scoprire nuovi blog.

Siamo di fronte a un caso di suicidio collettivo mediatico, anche se eventualmente mossi dal sincero, comune intento di “farsi del bene con reciproca gratitudine” o semplicemente “per dovere di contraccambiare il favore”.

È fattibile, per carità, letteralmente non muore mica nessuno, ma c’è il rischio che ci si adagi nell’apatia di non uscire più dalla cerchia, cadendo preda dell’agorafobia da navigazione.

Questo fatto mi fa anche mettere la coscienza a posto nei confronti di chi, oltre che per disinteresse, volesse linkarmi o vedersi linkato per mero tornaconto di visibilità.

Beh, nel breve il massimo risultato consiste nell’apparire nelle nove blogroll degli altri nove blog.
Nello spazio angusto della Cerchia Murata sarebbe il top, però un top senza possibilità di crescita.
Arriveremmo con immancabile successo a bussare sul soffitto della bara della nostra espandibilità, con noi piombati dentro.

Bisogna ampliare le prospettive.

Lo scenario ideale, nell’ottica di soddisfazioni di scoperta e visibilità, è imbattersi in nove blogroll l’uno diverso dall’altro. Ciò genera un continuo stimolo alla navigazione alla ricerca di nuovi blog, nuove esperienze, nuovi blogger, nuovi universi psicotici.
Si arriva su un blog noto per leggere l’ultimo aggiornamento, e magari si nota un nuovo blog consigliato nella relativa blogroll.

Così, potenzialmente ogni blog può essere trasportato a mille miglia di click di distanza, come un seme affidato al vento della curiosità, magari atterrando nel commento di un post, perché forse un blogger che sa che esisti farà copia e incolla del link di un tuo post che ha letto in passato, dentro il suo commento nel nuovo blog. Potrai germogliare in un terreno vergine e sconosciuto, un luogo dove il tuo albero blog potrà mettere nuove radici, e rinnovarsi di nuova linfa creativa.

Insomma, nulla vieta a chi vuole di scegliere l’emotiva e gradevole situazione che riproduce le Cerchie degli amici di Google+. Ma se si decide di ampliare le amicizie, almeno per me, queste perdono di significato se si diluiscono oltremodo nella non-frequentazione. Avere 400 amici su facebook è concettualmente un nonsenso. Lo stesso vale per Google+.

I social network sono banalizzazione quantitativa, i blog dovrebbero ricercare l’esaltazione selettiva.

In una blogroll avere 100 blog renderebbe inutilizzabile la lista stessa, almeno per come la concepisco io.

Quindi la soluzione migliore, per viverla bene, sia facendo il proprio che, di riflesso, l’altrui interesse, è optare per una cerchia dalle mura perfettamente imperfette, con una breccia permanente, dalla quale entrano i nuovi blog a rimpiazzare quelli che escono.

È anche un buon esercizio di benessere esistenziale: mai chiudersi, mai adagiarsi, se ciò significa rinunciare alla curiosità. Sennò si dice addio al confronto con nuove forme di scrittura, nuove sfide, nuove genialità narrative, e si finisce col perdere smalto nella pozzanghera dei “soliti noti” e allora sì che si esce potenzialmente da ogni blogroll di ogni cerchia.
Tu non ti rinnovi e ti vengono a far visita solo sciattoni troppo mal vestiti nell’anima e troppo poco trasandati nei cervelli.

Quanto sopra per dire quanto sotto ai blogger che hanno letto fin qua.

-          Non preoccupatevi di linkarmi o meno, se io linko voi. Non vi ho linkati per farvi un favore, ma per il mio diletto. E il piacere che mi date regalandomi gradevoli letture non ha prezzo di reciprocità.

-          Non aspettatevi di essere linkati se mi linkate, poiché detesto le persone che agiscono con fare tendenzioso e opportunistico. Eliminatemi pure, a eliminare la vostra scoria ci penserà la storia, pezzenti mentali.

-          A quei blogger che si fanno scrupoli sentendosi in dovere di riconoscenza di linkare a loro volta un blog letto, nel quale si sono trovati inaspettatamente già linkati (e qua ci metto quell’animo complessato di Kisciotte)… A quei blogger che si fanno scrupoli di dover rimuovere per svariate mille ragioni e nessuna dettata da ostilità, un blog che avevano linkato nella blogroll tempo addietro… NON FATEVI SCRUPOLI, altrimenti danneggiate voi e chi temete di danneggiare.

Seguite l’istinto! Fate come vorreste, perché, secondo il principio delle Brecce (Scerchie) di Blogroll Minus, se non mi linkate offrite il mio posto a una potenziale nuova trama di contatto nella rete della blogosfera, nella quale, dovunque andrete, mi porterete nei vostri pensieri. E se io non vi linko o vi rimuovo, significa che sto scoprendo nuovi blogger, nuove emozioni da condividere (per gli aridi… nuovi archi di cerchio di potenziale visibilità sommersa).

Di certo, dando visibilità ad altri, facciamo tutti un favore a noi stessi e a chi, anche a malincuore, obliamo alla vista, ma preserviamo nella mente.

Intanto, ad avere un posto fisso nella blogroll di un blog impaludato e immobile non si ricava granché: la leggono in pochi e chi la legge ha fatto del sapersi accontentare una virtù (bleah) e un lettore dozzinale non può apprezzare contenuti di qualità.
Se riesce a comprenderli è di gran lunga peggio per il vostro blog, significa che un banale sta leggendo banalità.

Con buona pace di tutti, la morale è questa:

Kisciotte, vedi di scrivere parole che “provochino qualcosa”, curiosità, interesse, scambio emotivo, altrimenti ti scartano, come è igienico e utile che sia, perché qua ci stanno branchi scelti di blogger cacciatori e non mandrie dementi di facebook fan. E tu, Kisciotte, vuoi che sia così, perché delle greggi poco ti importa, ma sai anche che il lupo, per fortuna, si mangia il pietismo della pecora.

E sai anche che ti ripeteranno – e hanno ragione, cazzo se hanno ragione! – che pure stavolta sei stato troppo lungo, ma sai anche che un blogger va preso così com’è, non si personalizza come un fottuto profilo di facebook, non si compone come un mobiletto Ikea.

Ah, la morale è questa pure per te che leggi.

Il meglio caccia il peggio, a beneficio di entrambi.

Ecco il mio senso di reciprocità... il mio link reciproco.

K.

Post-scriptum-comunicazione personale: cara amica che vedrò stasera in gruppo con altri pochi preziosissimi amici, che mi hai chattato stamane e che alla mia democratica asserzione che stasera non ti parlo tenendoti il muso per un futile motivo dettato dalla mia notoria pirlaggine, hai replicato che “tanto sto nel gruppo, sentirò ugualmente! :D non puoi cacciarmi, i miei amichetti non lo permetterebbero hihihih”, e alla quale tua replica io ho controreplicato che dopo la lettura del mio articolo odierno avresti capito che stasera alla tavolata sotto il tendone non ci sarebbero state le rassicuranti Cerchie di Google Plus a salvarti dal lancio nel fossato dei coccodrilli, ora sai che stasera se mi molesti troppo capirai il senso esportato alla vita reale delle Scerchie di Blogroll Minus e allorché con un abile colpo d’anca ti sbatterò fuori panca e fuori tavolata degli amichetti e il tuo culotto farà breccia sul pavimento allora, solo allora, comprenderai pure che, con la giusta dose di utilissima idiozia applicata alla legge dei gravi, Pulp può andare in scena anche non Fiction, SMACK :o)
(e stai serena, quello che ti rovescerò in testa dai merli del Castello di Blogroll non sarà urina d’equino, ma verduzzo di brocca)

9 commenti:

  1. blogroll...a me sa di qualcosa che si mangia..tipo rollè di tacchino..rollè di blog..una verdura strana...

    RispondiElimina
  2. @ Anonimo: anche a me la sonorità rimanda da sempre a rollè di blog(ger), fino ad arrosto antropofago e preferisco di gran lunga "banda di compagnoni", ma il tecnicismo del vocabolo ben si prestava ad affettata seriosità espressiva.

    RispondiElimina
  3. Ohh! Finalmente ho capito cos'è un blogroll,anch'io pensavo fosse cibo cinese ;^D

    Suppongo tu abbia intuito che condivido moltissime cose che hai esternato, anzi di più!
    Visto che io, come sai continuo a voler evitare la lista della cerchia di amici a lato del blog, non amo neanche la parola "cerchia" per dirla tutta, mi causa soffocamento solo nel pronunciarla.
    Tantissimo tempo fa avevo provato a stilare la lista, poi ho tolto tutto.
    Mi ero resa conto che leggo troppi blog che andrebbero segnalati (secondo me) anche se in molti non lascio nessun commento ma non per questo penso siano da meno.
    Anche questa, mi sembra quasi un'imposizione della piattaforma a cui facciamo riferimento, io so, che se pure togliessi tutti i tuoi involtini primavera, (incluso il mio ovviamente) continuerei a leggerti e commentarti quando ne ho voglia e non ho neanche bisogno che gli "amici blogger" mi segnalino ciò che preferiscono leggere, sinceramente.
    Tutto, spesso, è molto casuale per me, quasi sempre nasce da un commento ad un blog che frequento o che ho appena scoperto, che stimola la mia curiosità a vedere chi c'è dietro "quel" commento e da lì possono partire altre strade interessanti ma anche no.

    E poi, uno dei motivi per cui non metto la lista degli psicotici è che detesto "il dover ricambiare per cortesia" solo perchè mi hai linkato e magari il tuo blog mi annoia mortalmente.
    Un'altra cosa: il fatto di avere un blog non lo vivo come "una faccenda seria" e uso molta cautela anche nel parlare di "amicizia" in questo contesto...
    Simpatie si, ecco tu mi sei simpatico per esempio ma non posso telefonarti per dirti di accompagnarmi in ospedale quando faccio indigestione di uova.

    I blog li uso per divertirmi (alias cazzeggiare), per riflettere, per imparare, per capire e a volte (quando lo desidero) a confrontarmi con le opinioni altrui.

    Non vedo comunque il "rischio" di non uscire dalla cerchia, sia che uno esponga o meno i suoi involtini.

    PS
    Ora però mi hai incuriosito e vorrei chiederti com'è finita con l'amica ma sarebbe indiscreto e quindi non te lo chiedo :)

    RispondiElimina
  4. @Obi: concordo praticamente con tutto quanto hai scritto (non potevo scrivere un papiro ancora più lungo per dettagliare ulteriormente :)

    cerchia mi piace soltanto per il suono un po' medievaleggiante, cavalleresco e perché ci mettevamo in cerchio per formare le squadre di calcio al parco; l'effetto claustrofobico altrimenti lo soffro pure io.

    io uso blogger solo per semplicità tecnica della piattaforma, ma altrimenti non userei una piattaforma che tende a fare un clan dei suoi blogger; preferirei di gran lunga wordpress

    il blogroll può avere un senso per i lettori di passaggio che vedono cosa mi piace leggere, non necessariamente agli altri blogger

    sulla serietà, a me piace dedicarla specialmente al gioco, se ci pensi con i giochi si imparano le regole della vita e per potersi divertire bisogna essere seri (quelli che dicono "gioco tanto per passare il tempo" solitamente sputtanano la partita a carte anche agli altri poiché giocano accazzo :)
    sul non essere "seriosi" ovvio che no!

    beh, ovviamente il rischio è solo potenziale, però secondo me si rischia di fare il giro dei soliti noti e di non andare a zonzo altrove, un poco bisogna, scherzosamente parlando, imporselo.

    per la corsa all'ospedale rivolgiti al tuo compagno di tuorli crudi da "12 uova non mi bastano"! :)

    Lee Van Cleef insegna che le domande non sono mai indiscrete, le risposte lo sono a volte. Sei fortunata, questa non lo è: la mia amica è stata disciplinata e si è limitata a spanciarsi insieme agli altri alle mie narrazioni epiche sulla Grecia, e quando abbiamo parlato del blog mi ha chiesto "Ora però mi hai incuriosita e ti chiedo chi è questa Orsa Bipolare con la quale fraseggi spesso nei commenti, me ne sbatto di essere indiscreta che sono tua amica e quindi te lo chiedo!" :D

    complimenti per aver letto fino in fondo il post mattone, pensavo stramazzassi prima; le uova sono davvero energetiche.

    RispondiElimina
  5. Tubionest non ho avuto nessun problema a leggere fino in fondo questo post, anzi ho trovato molto interessante sapere cosa pensi del blogheraggio e dintorni.

    Suppongo sia superfluo dirti che alla tua amica puoi dirle di iniziare a leggere il mio blog per farsi un'idea di che razza di gente frequenti :)

    RispondiElimina
  6. Nel pieno rispetto di chi scrive e delle sue idee per una collaborazione volta alla crescita culturale del ciberspazio, ti dico che per me è una cazzata!
    =)
    Scherzo... però in un certo senso sono serio: secondo me la tematica si potrebbe estendere all'intero blog. La personalizzazione è una parte fondamentale, altrimenti possiamo tornare al web 1.0
    Il cerchio che descrivi è realizzabile solo ed esclusivamente se tutti e 10 i blog sono i tuoi. Gli altri si guarderanno sempre in giro. Ti dico di più: anche tu ti stancherai. Non credo che in regime di scambio reciproco di link, ci possa essere qualcuno al mondo che possa pretendere di essere inserito in lista. Io ho una blogroll piuttosto lunga (in cui ci sei anche tu, quindi se vuoi ricambiare... =)), in cui appaiono 25 blog, poi se uno vuole proprio andare a vedere gli altri clicca 'mostra tutto' e se li va a vedere. Ma a me serve così: leggo una sfilza di blog (se mi va, chiaramente... non è un dovere) e come hai detto tu, la lista è a mio uso e consumo e uso invece pochissimo la bacheca o altri strumenti simili. Tutto questo discorso comunque non c'entra assolutamente niente con quello che volevo dire... tantomeno col tuo post. Quello che volevo dire è che ritengo sia normale che una lista venga ripulita di ciò che perde di interesse e di ciò che muore nel corso del tempo; e rimpinguata di nuove scoperte. O almeno mi pare fosse questo, ciò che volevo dire prima di leccare questo acido colorato con sopra un drago. Poi sai cosa? Pure stavolta sei stato troppo lungo... ma forse un blogger va preso così com'è.
    =)
    P.S. in effetti ho gli occhi verdi! o almeno mi sembra...

    RispondiElimina
  7. io voglio solo dire che, per davvero, il colore dei miei occhi è lo stesso colore dello sfondo del mio blog. Kisciotte, tu hai gli occhi grigi?

    Sul blogroll non discuto nemmeno visto che per me è completamente privo di importanza. se voglio seguire qualcuno o qualcosa lo faccio anche senza l'aiuto dei blogroll, dei followers, e di tutta quell'altra roba che, tra l'altro, non saprei neanche come gestire.

    RispondiElimina
  8. @magnetico: il colore del mio sfondo è un po' più bello del tuo, quindi, anche i miei occhi sono un po' più belli dei tuoi. ah si, ne sono certo.

    RispondiElimina
  9. @Obi: riferirò. Certo che se poi scopro che a me ha fatto un mazzo tanto perché aprissi un blog e ora devo tirarla per i capelli perché mi legga, mentre a te magari si mette a leggerti con assidua passione, beh, gliela verso veramente una brocca di sangiovese in testa.

    @magneTICo (e @Obi marginalmente): mi fa piacere il tuo commento. Sul fatto dei 10 teorici blog, non necessariamente dovrebbero essere miei, ovvero è una esemplificazione teorica “da laboratorio”, e come tale è perfetta ed estremizzata, e difficilmente riscontrabile nella realtà.
    Ho volutamente fatto un esempio “limite”, un po’ come nella didattica del “correggere per eccesso”.
    Però il senso, del post, è questo: cerchiamo di distinguerci da una pagina facebook con contatti lasciati là dimenticati (a me è capitato di imbattermi in blogroll infiniti con link ad altri blog ormai inesistenti e scaduti da tempo) e manteniamo viva l’utilità dei contatti, senza cadere nel rischio opposto di finire in loop sugli stessi link.
    L’effetto nefasto del cimitero degli amici dei social network, rischia di favorire il cimitero degli elefanti nei blogroll.
    Ci tenevo poi a esprimere il mio punto di vista su quella forma mentis nella quale a volte mi sono imbattuto del dare per “dovuto” lo scambio di link, altro effetto nefasto dell’automatismo mentale del mi piace con formula win-win (tutti bravini, tutti correttini, tutti formalini, tutti sondaggini, tutti miconsenta, tutti impeccabilini, tutti puttanierini). In caso di bisogno, in futuro, mi basterà replicare inviando questo post all’intelligentone di turno.
    Stiamo attenti a non concentrarci soltanto sulla freschezza dei post, ma anche sugli altri elementi che danno personalità al blog: la bellezza della mente che scrive e la cura dei particolari della pagina.
    Uso volutamente il plurale a volte per coinvolgere e stimolare il feedback di opinioni critiche e costruttive (come la tua), non certo per pontificare, perché di carattere mai mi sognerei di imporre un mio punto di vista (proprio con questa consapevolezza lo espongo con netta asserzione).
    Mi sarei preoccupato se a un simile post fosse arrivato come commento un superficiale clap clap, non essendo un post-show “da applauso”. Invece sia tu che Obi mi avete dato utili impressioni (ad esempio non pensavo all’opzione che se ho ben capito permette di visualizzare alcuni post e gli altri del blogroll lasciarli consultabili a tendina, grazie dello spunto!).
    Ovvio è anche per me che ognuno utilizza la blogroll come più gli aggrada; io sono novello in questo e magari tra qualche mese riterrò poco sensate le mie stesse affermazioni attuali. Questo è per me “essere consapevoli” piuttosto che “essere avanti”, sempre permeabile e contemporaneo a nuove situazioni.
    Finisco come ho iniziato, grazie per il commento (e grazie a Obi) perché oltre le righe nere, tra le righe nere, da parte mia trovo molta sintonia con le vostre considerazioni, e pure io leggendo il mio post non avendolo pure scritto individuerei possibili obiezioni (ma se scrivo un post per capitoli lungo 83 pagine tu nell’acido mi sciogli, con o senza drago, dopo che Obi mi ha lapidato a uova marce).

    @Sileno27 e compagnia bloggante: non ho gli occhi grigi, le mutande invece oggi sì, sebbene l’inequivocabile macchia gialla suggerisca che è ora di cambiarle, che lì sotto sta sorgendo un cimitero, e non certo di un elefante.
    E ora vi lascio narcisare tra di voi, occhioni belli!

    Simpatica cordialità a tutti :D

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.