lunedì 26 settembre 2011

Aahhyaaaakk!!! Hasta luego y suerte, Sergio

Se mi chiedessero qual è stato il fumetto che leggevo da bambino, risponderei senza esitare “Tex”!
Magari anche perché lo collegherò per sempre a mio papà, che lo comprava ogni mese. A lui sono sempre piaciuti i cauboi, anche adesso si rivede ogni replica di film sui cauboi. Anche se danno “Ombre Rosse”, cerca di mentire spudoratamente, per farti credere che non l’abbia mai visto.

Mio papà tornava in pausa dal lavoro e di pomeriggio leggeva Tex, fumando la pipa, in salotto.
Comprava Tex Willer, e qualche volta pure Zagor.
Quando ogni tanto usciva un numero speciale a colori, era un evento. Anche se io lo preferivo in bianco e nero, così potevo colorare a piacere con i pastelli dell’immaginazione.

 Grazie a Tex ho imparato a conoscere i paesaggi sconfinati, il desiderio d’avventura, l’aroma del caffè scaldato nelle braci all’alba, la sella usata come cuscino, i canyon, i cactus, le aquile alte nel cielo limpido, le mandrie di bisonti, le giubbe blu, i segnali di fumo degli indiani, i puma e i corvi a guardia degli sciamani, le lance, gli archi, le frecce, soprattutto i Sioux, con Tex che indossava il sacro wampum e diventava Aquila della Notte, il capo bianco dei Navajo.

Mi piaceva soprattutto il vecchio Kit, e mi veniva l’acquolina in bocca ogni volta che quel vecchio cammello ordinava bistecca, patatine e birra ghiacciata.
E mai che cambiasse! Sempre bistecca al sangue, patate arroste e birra fresca: che invidia mi faceva quel vecchio barbagianni!

Mi sarebbe piaciuto almeno una volta potermi sedere al suo fianco e aspettare il cameriere.
_Lei la bistecca come la vuole? Non troppo al sangue?
_Sentimi bene, ragazzo. Ora ti spiego come la vogliamo! Ti procuri una vacca, le togli le corna, le dai una pulita al culo, e ce la servi sotto la più grande frana di patate arroste che le Montagne Rocciose ricordino! Giusto, Kit?
_Non avrei saputo dirla meglio, pard!

Poi c’era Tiger Jack, l’indiano, vabbeh, lui ci stava dentro. Invece Kit Willer non mi ha mai preso granché, sarà che diffido per natura dei figli di papà, come dei doppi cognomi. Sarai stato pure un ottimo ranger, per carità, e pure un’ottima persona come il figlio di Di Pietro, ma resta il fatto che, chissà com’è, ti sei ritrovato con la vocazione artistica di fare il ranger e tuo padre è un signor ranger. Un bravo ranger diffida delle coincidenze. E io diffido.

Mah! Sarà, ma io a tavola chiacchiero più volentieri con Capelli d’Argento, che con “mi sono fatto da solo, ma ho lo stesso cognome del protagonista”.
Senza quel bamboccio raccomandato di Piccolo Falchetto, ci sarei stato io a cavalcare con loro incontro al tramonto!
Ecco, l’ho detto! Era mio quel ruolo! Perché mi piacciono un sacco bistecca e patatine. Da sempre!
Ero perfetto per quella parte!
Ufff!

Qualche anno fa ero sul Trenino Verde in Sardegna, tra Cagliari e Arbatax, e attraversando l’entroterra vidi per la prima volta degli scenari che non vedevo per la prima volta.
E mi sentivo a casa e non capivo come.
Per puro caso mi imbattei in un nativo che mi spiegò che da quegli scenari aveva tratto ispirazione per disegnare gli scenari aspri della Frontiera Selvaggia, Aurelio Galleppini, in arte Galep, il disegnatore di Tex.
Capite? Non è la Sardegna che assomiglia al Gran Canyon! È l’esatto contrario.

Comunque ogni tanto dai deserti assolati del Texas, stravaccato sul divano, facevo una capatina nella foresta di Darkwood, e mi si gelava il sangue nelle vene quando sentivo l’urlo di guerra dello Spirito con la Scure, anche se quel messicano cicciottello rovinava spesso tutta la solennità del cipiglio di Zagor.

Ma porca paletta! A me piace scherzare eh! Intendiamoci! Però quando c’è da ammazzare si ammazza e basta!
Zagor e il suo tomahawk sono pronti a scagliarsi contro un mucchio di indiani cattivi, che rompono le palle pure agli indiani buoni, e, non so a voi, ma a me giravano i coglioni che sul bel mezzo dell’ammazzamento saltava fuori Cico con la sua idiozia e le sue battute idiote pure loro che ti smontavano ogni proposito sanguinario.
Più volte implorai il Signore di Darkwood affinché gli facesse lo scalpo, o che almeno gli sfasciasse sulla testa quel cacchio di ukulele, ma niente!

Vabbeh… Zagor, come Tex, sono tutti d’un pezzo; scolpiti con l’accetta.

Rimane il fatto che Tex Willer Aquila della Notte, Kit Carson Capelli d’Argento, Za-gor-te-nay Lo Spirito con la Scure: loro sono stati gli eroi a fumetti in carne e ossa della mia infanzia.

Quello che sono lo devo anche a loro (lo squilibrio mentale e l’alienazione sociale, evidentemente c’erano già da prima, sin dai tempi di Paperino).

Dago, seppur magnifico, mi ha trovato ormai cresciuto, molti anni dopo.

Tex e Zagor sono editi dalla Sergio Bonelli Editore.
Da oggi Sergio non c’è più, ha raggiunto le grandi praterie, i canyon assolati, le foreste di mangrovie.
E io voglio scrivere “Grazie Sergio, per tutte le emozioni che hai regalato a un ragazzino seduto sul divano in salotto, con un fumetto in mano e una sella sotto il culo, e sotto la sella un cavallo lanciato al galoppo”.
Grazie a te, mio papà, anche se non ha mia viaggiato granché, ha esplorato luoghi fantastici e inospitali. E io con lui.
Ci siamo battuti contro i cattivi e le asperità, e abbiamo vinto, e siamo sempre tornati incolumi, per l’ora di cena.

Ora, Sergio, in ogni saloon, per te ci sarà un posto riservato al tavolo dei ranger.

E un grido di guerra ti accompagni.

Aahhyaaaakk!!!

Vittoria! (nonostante Cico e Piccolo Falco L'usurpatore di ruoli)

K.

17 commenti:

  1. Che bello tutto questo entusiasmo, peccato non poterlo condividere, da bambina leggevo e amavo solo Diabolik (confesso che mi ero pure un po' invaghita di lui!).
    E poi detesto tutto ciò che è uestern, se per esempio nella prima scena di un film appare un cavallo, spengo tutto.
    A malapena ne ho sopportato quella mezza testa ne "Il Padrino"!:)


    PS
    Ho un doppio cognome. Sallo!!!

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  2. @Obi: ahahahahahaha la Contessa Orsa Serbelloni Mazzanti Viendalmare Bipolare uhuhuhuhuhuhu.
    Vedi quanto ti va di culo che io non ragioni per categorie?!?!.
    Beh, una volta Eva Kant provò a farmi gli occhioni dolci, ma io avevo già dato il cuore a Paperina.

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  3. non ho mai letto tex, però regalo alla bonelli un sacco di vil danaro ogni mese. vabè, ricambiano anche, nè. volevo solo dire che:
    1. vabè, spiace.
    2. a me è successo il contrario. mio padre mi cazziava sempre perchè "buttavo soldi" in fumetti. ora invece, quando passo dai mei, la butta lì e quasi infastidito mi chiede se ho qualche dilan dòc che però son tutte stupidaggini cosa compri ancora quella roba, su, su.

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  4. @ciku: ma sì, veramente! Cosa butti via soldi in fumetti! Portaglieli a lui che si sacrifica a leggerli al posto tuo! Lo fa per il tuo bene, eh!
    :D

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  5. Tex è il mio modello. Ancora adesso cavalco e sparo come lui. Non con la stessa mira e non con lo stesso cavallo, però.
    Mi associo nel saluto al Grande Disegnatore Sergio.
    E ti ricordi Mefisto?

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  6. Sì, ricordo quel vecchio pazzoide, sebbene per me Tex abbia sempre sopravanzato Zagor proprio perché riduceva al minimo gli "effetti speciali". Solo sane sparatorie, scazzottate, lasciando la magia ad appannaggio esclusivo degli sciamani.
    Poi, dopo un'onesta giornata di ammazzamenti, il meritato premio... Bistecca e patatine!!! Slurp! (l'acquolina cola dalla bocca di Homer Simpson)
    :o)

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  7. MI ricordo che c'erano due fazioni ben distinte: i Texofili e gli Zagordipendenti.
    Un po' come per la mercedes e la bmw.
    Hai ragione: Tex è molto più rock rispetto a Zagor.
    E con tutte quelle bistecche, mai un'indigestione o un principio di ipertensione. Una bottiglia di wisky e via, verso nuove avventure (ehm...forse quest'ultima frase arriva da un altro mio mito giovanile)

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  8. Mai letto il post, però Tex mi piacque molto.

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  9. Ridi, ridi...ma non ci sei mica andato lontano.
    Dalla ricerca araldica del mio cognome si è scoperto derivi da una nobile famiglia di conti piacentina (anche se non ho mai avuto nessun parente di quelle parti!).

    Ergo da oggi rivolgiti a me col dovuto rispetto!

    Contessa Bipola Dell'Orsa.

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  10. @Josef K.:la parte di me che è di là a rimirarsi allo specchio stile Fonzie vorrebbe sperare fosse il contrario. Io invece forse, per una volta, avrei volentieri rinunciato alla medaglia celebrativa. Tienila, JK, e barattala con un buon cavallo sellato e un winchester! Yahuuu!
    Ah ecco, il bagno è libero, ora lavo i denti pure io e metto a letto tutte le mie dissociazioni.

    @Obi: non mancherò, Contessa Bipolla Re Gina dell'Orsa

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  11. sarò sincero, mai letto Tex.
    quando vuoi, parti pure con la lapidazione.

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  12. @Sileno27: naaaa, stai dando i "numeri"? :D Come posso lapidare uno che ho pure citato alla fine del post precedente? Poi sarei il primo indiziato della tua dipartita sotto una frana (non di patatine), poiché risulterebbe che ti conoscevo, ecc.

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  13. è un post lungo per i miei gusti, ma l'ho letto tutto, con avidità.
    e ho rivisto me piccolo, seduto sul divano, senza la pipa, con gli Zagor, tutti dall'1 al 100 (il mio amico Guitar Jim - a colori) e con i Mister No... Tex l'ho scoperto da poco con mio figlio piccolo che lo adora.

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  14. @Hombre: sì, è lungo rispetto ai tuoi e anche alla "lunghezza di riferimento" di un post. Voglio provare ad alternare post lunghi a post corti, non perché sia tenuto a farlo, ma proprio per sperimentare diverse espressività. Gradualmente, e stando attento che la lunghezza mi vesta bene addosso, sentendomi a mio agio.

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  15. ooh, mi ero perso la citazione, grazie di avermela fatta notare, d'ora in poi fallo sempre, fammi sempre notare le cose che mi perdo perchè io sono un po' perso. grazie davvero.

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  16. @Sileno27: ma porco cazzo, come direbbe un tale citato nel commento a questo post...
    Moh devo pure mettermi a fare l'alert da feed reader?! Non ne esco vivo!
    (scusa, ma anche se in futuro vincerai il nobel per la letteratura, io ormai ti ho legato a vita a "porco cazzo"! Non avevo mai sentito nessuno prima usare questa imprecazione. Mi ha subito conquistato, con buona pace di Pingu)

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