lunedì 8 ottobre 2012

Possiedo un Raffaello!

Ho un carattere possessivo. Con ciò cui tengo – una donna, un’amicizia, una maglietta, una felpa, uno zaino, un paio di occhiali, una o più anatre, una mamma, la mia Clementina* – tendo a essere geloso, a un pacato livello definibile “come una biscia”. Non è tanto un fatto d’egoismo, quanto di insicurezza. Probabilmente temo un poco il confronto, e pure la perdita affettiva.

Beh, sia quel che sia, a fine luglio mi sono ritrovato per un weekend a Marina di Carrara, ospite da parenti. Ho fatto delle inaspettate piacevoli scoperte. Le scoperte inattese sono le più belle, anche perché se uno se la aspetta non è più una sorpresa. Proprio lì nei pressi inizia la muratura di cemento armato della Linea Gotica; per un tratto l’ho fatta in bicicletta (ho tradito Clementina, ma non è necessario che lei lo sappia; come si dice… fanalino non vede, cuore non duole). Sempre in bicicletta ho attraversato la tenuta Marinella con mucche, cavalli, pecore (nere!). Nello spaccio dell’azienda agricola ho scoperto i testaroli e i panigacci; li ho comprati. I testaroli sono una goduria, fatti col pesto. Sempre in bicicletta (perché in bici si vedono più cose che in auto, anche facendo meno chilometri) sono arrivato alle rovine della città romana di Luni, dalla quale ho scoperto che deriva il nome di Lunigiana. A fare da sfondo alla pedalata c’erano le Apuane, con i loro ghiacciai perenni di cave di marmo.

Ma non è di queste bazzecole che voglio parlare. Vengo al punto. L’unico giorno che sono stato in spiaggia un’oretta (a me stare in spiaggia sotto ombrelloni o teloni ha sempre riconciliato con la morte), mentre uscivo dal bagno (quello dove ti assegnano sdraie e posto spiaggia) vedo per terra sul marciapiede una sagomina. Appena capisco che è un giocattolino di plastica mi chino lesto a raccoglierlo, vuoi mai che il bambino che l’ha perso torni indietro a cercarlo. Si trattava di una piccola tartaruga ninja.

Giuro! Il primo pensiero è stato: stasera la regalerò a Valentina! Valentina è la nipotina di mio zio (potrebbe anche dirsi la figlia di mia cugina, ma avendomi Paolo fatto milanista, ha la prelazione), ha cinque anni. Mentre camminavo verso l’appartamento ho pensato: mmm… (che sta per mumble mumble) ...mmm Valentina ormai va a scuola, è grandicella, mi sa che è ridicolo regalarle un pupazzetto del genere… mmm… che ha pure gli arti snodabili… figata! Non penso potrà apprezzarlo pienamente, essendo femmina. Allora ho pensato di regalarlo alla sorellina. Però Martina ha un anno e mezzo, dubito sia in grado di comprendere il valore del regalo… gettare le perle ai porci o elargire una tartaruga ninja a una roba di diciotto mesi, ha lo stesso nonsenso. Metti poi che si ingoi un braccio della tartaruga ninja, meglio di no, potrebbe essere pericoloso. Quindi, per il bene di Martina, mentre citofonavo sotto casa, ho deciso di non regalarle la tartaruga ninja, e me la sono tenuta in tasca. La piccola parte pensante di me soppesava l’opportunità del regalo, la grande parte possessiva da stercorario continuava a ripetermi: “Ma ti rendi conto?! Una tartaruga ninja! Non l’hai mai avuta tu una tartaruga ninja tutta per te. Guarda che bella che è! Di plastica, senza difetti, snodabile e con la fascia rossa in fronte. Come si dice? Cinq’ ghej de pu’, ma ross! Chi sei tu, per osare rifiutare un dono del destino?! Tienitela!”

Così me la sono tenuta. A pensarci bene non mi capacito ancora di come abbia fatto fino a oggi a vivere senza una tartaruga ninja. Che poi il rosso è anche il mio colore preferito. Mi sono documentato e ho scoperto di possedere Raffaello.

Intanto Martina e Valentina hanno i nonni, i genitori e tutto il parentado a ricoprirle di regali. A me i giocattoli chi me li regala più? Se non mi arrangio da solo, ho tempo di aspettare! E poi, una tartaruga ninja che le puoi cambiare le pose muovendole braccia e gambe! Vuoi mettere!? E con la fascia rossa!
Ok, scusate. È solo che ne vado fiero: è la mia prima tartaruga ninja!
E ha pure la fascia rossa! E le braccine che si muovono.
Ok, mi fermo. Pallosi...
Ed è mia!

K.

*Spero che nessuna donna si senta ridotta a oggetto. Anzi, voglio ben sperare che si senta lusingata. O pensate che io ogni giorno metta un essere umano, seppur con poppe, sullo stesso piano della mia bicicletta? Non scherziamo.

22 commenti:

  1. Sapevo che avresti tenuto la tartaruga ninja per te , avrei fatto lo stesso pure io!

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  2. Scusa se mi permetto, a te manca un figlio.

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  3. Scusa Lilina se mi permetto, ma un figlio non potrà mai darti le emozioni di una tartaruga.
    Io ne porto una in tasca da ormai 10 anni, comprata perchè dicono che porti fortuna (quelle trovate, in temini di fortuna, valgono il doppio).
    Ho tentato di mettermi in tasca mio figlio e ci sarei pure riuscito, ma dopo un po comincia a disturbare perchè sostiene di non riuscire a respirare. 'Sto lamentone inconcludente.
    E poi porta una sfiga !!!!!

    Un abbraccio.

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    1. LoL
      Sarebbe interessante conoscere i colpi di culo che hai avuto in questi 10 anni magari ne compro una anche io!

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    2. Grazie Granduca per esserti precipitato in mio soccorso! Avere stretto alleanza con la Moletania è stata una delle poche scelte azzeccate della mia vita.

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    3. Ma dove sono finiti i maschi? Oddio questo (tu) ringrazia pure l'altro per il "soccorso" ricevuto!
      Mio dio!
      Ti ho solo detto una frasetta innocua !
      Ahhahaha ciao

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    4. Amici miei (entrambi tutteddue),
      io mi son limitato a esporre la mia misera esperienza di essere umano errante in una vita dominata dal caos e dalla casualità.

      Cavaliere dall'elmo arrugginito, se hai bisogno d'aiuto non devi far altro che chiedere (ma questo non mi sembra il caso).
      Lillina, sempre e comunque al vostro servizio (questa frase di solito si accompagna ad un inchino).

      E adesso scannatevi pure tra di voi, che c'ho il sugo che mi si brucia. :)))))
      Ciaooooooooooooooo.

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    5. Qua purtroppo non c'è modo di scannarsi, ahimé. Si scherza soltanto con tanto condimento di comparsate teatrali.
      Non sia mai che bruci il sugo! Ne va del buon nome della casata!
      ciao :o)

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    6. Ma certo; e poi lo sanno tutti che in realtà non è sangue, ma soltanto sugo di pomodoro.

      Mannaggia, stavolta s'è proprio bruciato.

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    7. Magnalo lo stesso, che ti fa bene. E mangialo! Che t'ingozza bene.

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  4. Io tenevo in borsetta Maestro Spliter ma poi l'anno scorso sono diventata adulta e ho dovuto lasciarlo a casa.

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    1. Commento in ritardo perché, appena ho letto, ho pensato che Maestro Splinter fosse una via di mezzo tra Mastro Lindo e Gaspar il fantasmino, roba trudy da femmine insomma. E mi sono inorridito. Poi stanotte ho pensato: "Ma chi minchia sarà veramente 'sto Maestro Splinter?!" Ho appena controllato.
      Scusa, non immaginavo si trattasse del docente di ninjitsu di Raffaello. Ammirazione.

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    2. Io le adoravo le tartarughe ninja, avevo registrato tutte le puntate con la scusa di farli vedere ai miei bambini. Volevo essere April O'Neil.

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    3. E ora so pure chi è April O'Neil. Direi che per quest'anno possa bastare, grazie. ;)

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  6. Risposte
    1. ahahahahahahahah!

      (k, toglili)

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    2. Io non ti capisco ciku. Posso capire che ti costi fatica digitare il captcha, ma capisco meno tutta 'sta fatica per limitarsi a una risata. :o)

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  7. Ahah

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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