lunedì 5 dicembre 2011

Lacrime e sputi

Ieri sera ho seguito per due ore la diretta da Palazzo Chigi del Presidente del Consiglio che esponeva il pacchetto di misure adottate per contrastare la crisi economica.

A un certo punto il professor Monti ha annunciato che rinuncia al proprio stipendio da presidente del consiglio e ministro dell’economia.
E nell’annunciare le misure sulle pensioni, la professoressa Elsa Fornero, Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, è stata colta dalla commozione e ha pianto e non ha potuto continuare l’intervento.

Sono convinto che nella vita sono molto utili le critiche, anche provocatorie, essendo la critica sempre costruttiva. Mi fanno invece schifo le facili polemiche, condite di canzonatura.

Oggi, sia sui siti di satira, sia sui blog, sia sulle pagine dei maggiori quotidiani, ci si profonde in sarcastiche – uso un termine tecnico – “prese per il culo” di questi due episodi.

Allora faccio anch’io il mio piccolo proclama alla nazione, che tanto va di moda sparlare accazzo.

Punto uno
La vita sociale di uno stato (polis) dovrebbe essere gestita, per definizione etimologica, dai politici.
La Politica dovrebbe essere esercizio di potere del pensiero, seguito immancabilmente da azioni utili alla società.
Invece siamo ormai abituati a vedere la politica impersonata da – altro termine tecnico – farabutti figli di puttana e puttanieri che riducono la funzione pubblica a pensiero di potere e interesse personale.

Punto due
Di fronte a questa palese vergogna, che si protrae da decenni, ci siamo dovuti ridurre a chiamare dei tecnici (in questo caso degli economisti) per colmare il vuoto lasciato dai politicanti farabutti.
Il “doversi ridurre” non si riferisce al merito degli esimi professori di economia, ma al deprecabile metodo. Anche se Mario Monti fosse uno scrigno di virtù umane, è comunque un fallimento che si sia arrivati a nominarlo “d’ufficio” Presidente del Consiglio.
È il metodo che è inaccettabile, perché anche i militari sono dei bravi tecnici. Ma se arrivano a sostituire la politica, si chiama golpe e non decreto salvaitalia.

Punto tre
Gente che per tutti questi decenni ha concesso, in tutta comodità, a una manica di stronzi di farsi i comodi loro con le Istituzioni, adesso che i tecnici, senza alcuna colpa da parte loro, fanno i tagli che reputano doverosi, ebbene, a mio parere, questa gente farebbe meglio a stare zitta.
Questi soggetti farebbero bene a sputarsi in faccia da soli, invece di fare battute dementi e facile umorismo da vittimismo da sfigati in perfetto stile “folclore made in Italy”.
Altro termine tecnico.
Gente = io e dietro di me accodati tutti i miei luminosi e moralisti connazionali che in questi anni o hanno votato lo Schifo di maggioranza o l’Ultraschifo di finta opposizione.
Provateci, non è difficile sputarsi in faccia da soli.
Basta raschiarsi un po’ di saliva in bocca, la si impasta e appallottola con gioco di guance, poi si fissa il soffitto, si sputa decisi a labbra contratte e poi ci si mette sulla verticale della ciccata di ritorno.
Fidatevi!
Parola di un elettore (seppur non recentemente) dell’Ultraschifo.
È un piacere prendermi un ultrasputo in faccia, se questo può servire a sputare, per traslato, anche in faccia a voi.

Punto quattro
Il semplice fatto che si parli di crisi economica, dimostra che dal problema non usciremo mai, perché tutto continua a essere centrato sull’economia. Invece l’economia dovrebbe essere uno strumento, fra i tanti, con relativi tecnici, a disposizione di una visione più ampia del benessere e della crescita sociale.
Tanti soldi = tanto benessere = stronzata
Non che i soldi costituiscano malessere (chesso' scemo?!), ma pensare che basti "affidarsi ai soldi" per far funzionare bene le cose, ci ha portati esattamente a questo punto.

Punto cinque
In una situazione d’emergenza nella quale siamo, solo gli economisti possono intervenire sulle disfunzioni economiche.
Disfunzioni economiche, si badi bene, che sono colpa della Politica, che non ha avuto la forza e il “disinteresse” di tenere sotto controllo e orientare le forze economiche.
Potere politico debole ergo potere economico forte.
Se il concetto è troppo complicato, procuratevi il Tao Te Ching e leggetevelo.

Punto sei
Sarebbe molto bello sperare che una volta passata la fase critica, la Politica, avendo imparato la lezione, riprendesse la scena e cambiasse totalmente lo scenario dell’agire e del pensare la società.
Invece scommetto che quando Italia uscirà dalla terapia intensiva, noi ci faremo trovare pronti, pieni di zelo sadomaso, a tenerla ferma, appena sarà in grado di reggersi in piedi.
Ma che dico in piedi?! Basterà che sia cosciente, che ci piace sentirla che si lamenta mentre la Casta si fa un altro giro di gangbang, con cagata in testa finale.

Punto sette
Il problema non sono le “lacrime e sangue” che vengono richieste adesso.
Il problema è che poi ricomincerà tutto da capo.
Perché agli stronzi come noi (ho dato dello stronzo a me, ma mi piace tanto darmi dello stronzo se mi permette di accomunare nella stronzaggine anche voi, manica di stronzi); agli stronzi come noi le cose semplici a metterle davanti agli occhi ci sembrano troppo facili.

La dottoressa Ida Rolf, inventrice del massaggio Rolfing, non fece altro che intervenire diversamente, con una differente visione e quindi un differente approccio, sulle stesse strutture miofasciali che esistono fin da quando esistiamo noi.
E il segreto della sua novità non ha proprio nulla di misterioso.
È tutto in questa frase, di una semplicità disarmante!
Always you have to change your premises in order to get in different conclusions!
(poi più sotto guardatevi il video, basta che guardiate gli ultimi secondi, a partire dal minuto 7 – sette)
Altrimenti è un cane che si morde la coda.
Se le premesse sono sempre le stesse, immancabilmente si torna a sbattere la faccia contro lo stesso muro; è solo questione di tempo.

Punto otto
Forse sarà dovuto all’effetto di contrapposizione, dopo diciassette anni di poteri marci con tanto di puttaniere che faceva battute squallide a partire dalle donne, denigrando avversari e smerdandoci in ogni dove sulla scena internazionale.
Forse sarà per questo che io non colpevolizzo affatto i poteri forti dell’economia.
Primo perché anche se fossero dei luridi sarebbero lì per colpa nostra (non di Obama, non dell’Europa, non delle renne di babbo natale, nostra di noi italiani sfigati e piangi addosso. Io sono sfigato, voi siete sfigati, fatevene una ragione).
Secondo perché a me procura tanto godimento intimo sentire un Presidente del Consiglio che riesce a esprimere con pacatezza e uso della lingua italiana un programma di governo.
E mi fa sentire onorato avere per Presidente del Consiglio un signore che rinuncia a una retribuzione, come atto di comportamento esemplare.
Certo, non fa la fame comunque. Ma quanti luridi, con patrimoni ben più ingenti, avrebbero fatto quello che ha fatto il professor Mario Monti?
Quei luridi che ci siamo fatti andare bene per decenni e che riprenderemo a farci andare bene passato lo spavento della crisi.

Punto nove
Mi procura godimento vedere una donna che piange lacrime sincere. Forse provo rispetto per quel pianto perché non penso che o stai a sinistra, oppure sei una stronza dell’establishment economico.
Cosa siano la sinistra e la destra, nello scenario attuale, ho difficoltà a capirlo.
Io sto dalla mia parte, e non ho disagio a trovarmi ad apprezzare delle persone per bene.
Alla faccia (sputata) di chi trova molto più comodo dare sempre contro al “potere”, a prescindere, comunque vada.
A me dà tanto sollievo vedere che esistono ancora persone prestate alle Istituzioni che possiedono ghiandole lacrimali, dopo essere stato sul punto di credere che ci siano soltanto facce da culo con lifting di plastica.

Punto dieci
Quanto scommettete che i merdosi della cosiddetta Casta (meglio definirli i rappresentanti politici della Casta, che siamo noi la Casta, noi che li votiamo, noi che se tu stai fermo ti cicco in un occhio, poi tu cicchi a me, che a me va benissimo, basta togliermi la soddisfazione di sputarti addosso)…
Dicevo, che mi sono perso a sputare, quanto scommettete che ora, scaltramente, se ne stanno zitti con la coda tra le gambe, i cani bastardi, ma quanto scommettete che alla prima occasione faranno fronte, tutti insieme?!
Sbraiteranno indignati, che quello del professor Monti è stato un gesto populista, una inaccettabile provocazione da maestrino che vuol fare la morale agli altri.
Perché per i politicanti è inaccettabile che si crei un precedente atto concreto di moralità nelle Istituzioni.
Si sciacquassero la bocca prima di nominare il professor Monti.

Punto undici
E si sciacquassero la bocca anche gli umoristi da strapazzo, che oggi si spremono le meningi a trovare frasi a effetto per prendere per il culo il pianto della professoressa Elsa Fornero.

Punto dodici
Dopo che vi siete sciacquati la bocca, la faccia ve la lavo io a sputi, e se non bastassero vi faccio anche una maschera facciale a palle di merda, manica di coglioni sfigati che non siamo altro (bello il siamo! Quanto è bello darmi del coglione testa di cazzo, tale quale a voi).
Siamo stati zitti a lasciare che quello che c’era prima facesse i suoi porci comodi per quasi vent’anni.
Siamo stati zitti quando facevamo il baciamano ai delinquenti.
Siamo stati zitti quando una puttanista dentale ci rideva in faccia dalle telecamere.

Adesso pensiamo di poter prendere per il culo una signora ministra che piange e non riesce a parlare dalla commozione?! Vogliamo equiparare le sue lacrime ai sorrisi strafottenti?
Adesso pensiamo di poter fare gli umoristi di questa ceppa di minchia di fronte all’eloquio misurato e sobrio del professor Monti?!
Mario è "sobrio" e comico, mentre l'altro che si fotte le minorenni è un brillante uomo di mondo?
Allora non abbiamo capito un cazzo, ci piace proprio prenderlo nel culo a vita.
Non ne avete avuto abbastanza di diciassette anni di un pagliaccio squallido, falso come una merda finta a carnevale!??!!?!?
Io sì.
Non so voi, io sì!

Punto tredici
Io ne ho pieni i coglioni del vanto nazionale di buttarla sempre sull'irrisione di tutto e di tutti, sulla comoda macchietta del gioco al ribasso dello sputtanamento.
Basta con questo avvilimento di dover sempre tirare giù nel fango anche il poco che è pulito. Impariamo a uscirne noi qua sotto dal fango, per salire.
Basta con questa modalità di colonia di bertucce che si spulciano il culo a vicenda senza mai guardarsi in faccia seriamente. Cominciamo a prendere sul serio i nostri drammi.
Basta con la comoda commiserazione canzonatoria, per riabilitare ogni nefandezza.
Se il nano è un farabutto io non sono un farabutto.
Se il professor Mario Monti parla sobriamente un italiano corretto, cerco di imparare e migliorare.
La Minetti la schifo, la professoressa Fornero la rispetto.
Non mi sento più brillante se prendo per il culo e svilisco indistintamente tutto ciò che mi circonda.
Magari soltanto più a mio agio, se non sono capace d'altro che un'esistenza mediocre e penso di risolvere la cosa cercando di abbassare gli altri al mio livello.

Punto quattordici
Voi continuate pure a mostrare i muscoli dell’irrisione con le persone per bene, pronti a rimettervi col culo all’aria e la coda tra le gambe quando torneranno sulla scena i delinquenti.

Qua sotto ci sono i tre video, ma prima state fermi un attimo, voi che prendete per il culo i tecnici del Governo Monti, così prendo meglio la mira per sputarvi in faccia.

Esempio di pacato individuo che ci gode come un pazzo a dover essere lì a fotterci.

Esempio di scenografa che pure lei ci gode come una vacca (sono lacrime di gioia) di fare quello che deve fare, per colpa di noi fottuti menefreghisti elettorali.

Esempio di vecchietta fuori di testa, idealista, utopista, incapace di comprendere le complesse dinamiche del pensiero, e del valore del complicare con l’irrinunciabile significato del dover irridere e mandare tutto a puttane sempre e comunque.
Professoressa Ida Rolf (dal minuto 7)

Ritenetevi sputati!
(ops, che sbadato, pure io ovviamente, che se serve a sputare in faccia a voi, io sono ben contento ecc. ecc. Ma ormai avete capito come funziona questo gioco. Intelligentoni!)

Ma soprattutto.
Sforzatevi di guardare in faccia le persone. A guardarle negli occhi e nei sorrisi e pure nella serietà e nella dignità.
Poi paragonateli ad altri sorrisi e altri sguardi da ladri e ruffiani.
Se ci sono andati bene quelli, così come riprenderanno al più presto ad andarci bene, beh, a questi signori dobbiamo dare del lei tutta la vita.

E fatevi due conti.
Non due conti economici. Due conti con la vostra coscienza.

In attesa di togliervi gli sputi dalla faccia con la prossima scheda elettorale.

K.

ps: ah, la diretta era su La7 ed è durata due ore senza interruzioni pubblicitarie. Sulle altre reti nulla se non la solita programmazione come nulla fosse. Magari troviamo un modo per criticare anche La7, mentre sulle tre storiche reti Rai andavano in onda varietà e palinsesti commerciali.
Rai impeccabile servizio pubblico, perfettamente adatto ai fruitori dello stesso.
Alla via così, fino alla prossima isola della notorietà.

28 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo con te al cinquanta per cento. Fare satira e/o umorismo non vuole dire necessariamente mancare di rispetto. Mi è venuto da piangere anche a me quando ho visto la ministra in diretta e ho empatizziato anche il suo imbarazzo, però ho sghignazzato di gusto quando ho letto il tweet di Spinoza, irriverente e pure politicamente scorretto: "La Fornero piange descrivendo la manovra finanziaria. Era la versione per non udenti."
    La satira non parla con la stessa volgarità mistificante delle barzellette del guitto che avevamo prima, che erano la vernice di lustrini per nascondere la merda che ci veniva offerta. La satira è lo sguardo candido del bambino che dice che il re è nudo.
    bureget

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  2. @la donna camèl
    Ovviamente ogni affermazione va personalizzata.
    L'umorismo non è una scienza esatta, l'ironia ancora meno, perché ognuno coglie ciò che riesce, di una comunicazione volutamente indiretta ed equivocabile.
    Quindi esprimo solo il mio personale punto di vista, non condivisibile, che è questo sotto.
    Trovo azzeccata la battuta che hai postata.
    L'umorismo valido secondo me è quello che rivela nuovi punti di vista, anche comici, anche di irrisione, anche nuove pieghe di un dramma, senza pietismi e con cinismo. Mi va bene anche la mistificazione se serve come sberleffo a fare il verso a delle falsità.
    Però se, per scelta incondizionata, si irride e si distorce qualsiasi cosa, se ironia e sarcasmo diventano autocelebrativi e si servono di ogni vicenda per dar lustro a se stessi, beh, allora io non trovo nulla di più avvilente dell'humor.
    Si entra nel campo della propaganda ingannevole, della risata denigratoria usata come strumento politico per manipolare i più, spacciando alla gente tutto e il contrario di tutto.
    E alla fine il conto lo paga proprio la satira, che perde ogni significato sociale.
    Ovviamente l'umorismo non deve avere per forza un fine pratico e di impegno civile.
    Ma se si prendono a temi vicende politiche, io quello mi aspetto.
    Attribuisco grande valore a chi fa satira politica, e pretendo che abbia un cervello e una coscienza nel farlo, altrimenti è solo un narciso che si specchia nei guai altrui.
    Detesto lo stupido Drive-in adattato a un dramma sociale di gente che perde il lavoro o la garanzia di sussistenza.
    Se il fine è un Drive-in politico che riduce tutto e tutti a un teatrino di falsi ingannatori, mille volte meglio la serietà.
    Mi diverte molto di più la serietà di Monti.
    Si impegnassero di più a fare il loro mestiere, visto che ora non hanno più un clown lurido a scrivere le sceneggiature al posto loro.
    Se anche la satira e chiunque interpreta con disinvoltura certi episodi, cadono nel facile qualunquismo, penso che nella notte della decenza tutte le vacche sono nere.
    E in un simile contesto vacche e puttanieri veri hanno tutto da guadagnarci come ritorno di immagine. In attesa di tornare sulla scena.

    La satira deve mostrare il re nudo e additare la merda che ha addosso, non gettare merda addosso a una persona nuda, magari mentre piange.

    Ma, come detto, questa è una affermazione netta, perché è solo la mia personale idea.

    Poi, la volgarità del nano è anni luce, ops, anni bui più sotto di qualsiasi battuta fuori luogo. Quello è un'altra categoria, una categoria inferiore e infima.

    Grazie del commento :o)

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  3. Ti stimo.
    Anche per il minipost sulla "satira".
    Posso dire in giro che sei un mio amico?

    mrwolf

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  4. @giovanni
    A me piace sproloquiare e fare il "patafisico dilettante" a volte (vedi cosmogonia dello sgocciolio sull'asse).

    Ora sono serio: come ho scritto nel commentare i tuoi post, li trovo sempre densi, interessanti e sentiti. Le parole hanno differenti pesi specifici, come per la tavola degli elementi chimici, e le tue hanno una bella gravità, a mio parere.
    O sei una bella persona o fingi bene (uso una frase che un tale postò sotto l'elmo un dì).
    L'apprezzamento è reciproco, e quindi puoi dire in giro tutto ciò che vuoi di me. A me, semplicemente, piace l'idea di poter dare "del tu" al tenutario di questo blog.
    Inorgoglisce perfino.
    Grazie davvero :o)

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  5. Tra "farabutti figli di puttana" e "puttanieri" ci avrei visto bene un'altra 50 di sinonimi. Credo che quest'aria natalizia stia rendendo tutti più buoni!

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  6. @Conte di Montenegro
    Ogni volta che nasce un bambino io mi sento pervaso di bontà.
    Anche se non è un privilegiato con stella polare privata.
    Anche se è un privilegiato con stella polare privata.
    Per me ogni giorno è Natale.
    Ergo ogni giorno è buono per mandare affanculo gli adulti, quelli luridi.

    :oD ciao

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  7. Mi trovo in sintonia coi tuoi pensieri,amen.
    Hai scritto così tanto e bene che aggiungere sarebbe inutile.
    P.S. però io non mi sputo.

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  8. @lillina
    Sono davvero contento che tu non ti debba sputare.
    Ed è bello leggere che una persona affermi senza falsa modestia "Io non mi sputo".
    Sarebbe ora di cominciare a distinguersi e prendere le distanze da chi non è al proprio livello di non sputo.
    Grazie :o)
    Cordialità

    (io però continuo a sputarmi, è la regola del gioco: autosputarne uno per vederne autosputarsi mille)

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Leghisti che fanno la morale all'Italia dormiente, ergo Groucho Marx non è più l'effige del non-sense...

    Ditiz
    Granc

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  11. @La Carta
    Al nostro cospetto Groucho Marx può andare sbronzo e fumato in qualunque aula universitaria a tenere la cattedra di "Serietà applicata alla gestione manageriale delle attività circensi".

    (quando avrò un sacchetto di carta a portata di mano per iperventilare, mi spiegherai perché ti sei sentito nella necessità di ripubblicare il commento, con l'aggiunta di un Granc, ma non so se voglio veramente saperlo, so che tu hai l'abilità di sconvolgermi spesso e volentieri)

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  12. Kisciotte se quelli come te o come me continuano a sputarsi rischiano di finire la saliva per sputare coloro che gli sputi se li meritano davvero. Ok prendersi le proprie responsabilità , però tutti imbrattati di saliva sembreremo pagliacci !!

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  13. @lillina
    mmm... ok mi hai convinto.
    Sto risparmiando la saliva.
    Da cinque minuti sto pagando il mio vicino di casa perché mi sputi lui, così io preservo le ciccate per l'occasione buona.
    Sono già sotto di 30 euri!
    In pratica mi ridurrò sul lastrico per farmi sputare in faccia da terzi, a richiesta.
    La situazione sta assumendo tinte inquietanti.
    :oD
    Scherzi a parte, grazie del conforto.

    ciao <3 (due gusti a scelta, offro io, tanto ormai li spendo tutti)

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  14. Ma sei sicuro che questo vicino sia uno di noi? Secondo me ti frega due volte
    Conforto una cippa, qui bisogna tirare fuori le palle e non appallottolare la saliva per un semplice sputo che si ripulisce con l'acqua!
    Vabbè loro useranno l'evian

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  15. @lillina
    Nel dubbio, ho dato il benservito al vicino.
    Dal primo tuo commento, questa faccenda mi è già costata 50 euri! grrrr
    Ho già in cantiere un post più generale sull'etica dello sputo... guarda che se li sputiamo tutti assieme, muoiono annegati, proprio in senso fisico. Non bisogna sottovalutare la sommatoria dello sputo, anche l'Oceano è fatto di singole gocce. ;o)

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  16. Io dopo la battuta "commuoviti ma correggimi" credo di amare Mario Monti.
    Credo anche di condividere quasi tutto quello che hai scritto, mi lascio il beneficio del dubbio, magari non concordo su qualcosa ma arrivato fin qui non me lo ricordo :)
    Sicuramente condivido gli autosputi.
    E l'elogio de La7, ricordo però che almeno Rainews stava seguendo la diretta, comunque poco, certo.
    Ah per le critiche alla Fornero, magari siamo troppo disabituati ad un politico serio che come prima opinione alla lacrima scatta la denigrazione.
    Bel post.

    Ti segnalo un inversione tra n ed o nell'ultimo paragrafo. Come direbbe Monti "sputati, ma correggiti" ;))

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  17. @Josef K.
    Non è la prima volta che giochi il jolly del "ma arrivato fin qui non lo ricordo"! (scherzo)

    Sputatis sputandis, grazie per il refuso segnalato e corretto. :oD

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  18. Ok, l'hai voluto tu, magari allora non sono del tutto d'accordo con te sulla parte della satira.

    Ad esempio questa battuta che mi è venuta:
    "La Fornero sarà la nuova testimonial della Kleenex."

    Cos'è satira? Non credo perchè come dici giustamente tu non esprimo un nuovo punto di vista o rivalutazione del fatto.
    È solo una battuta e sinceramente mi fa ridere.

    Certo se la sento detta da Sallusti magari sorrido, ma penso già a tutto ciò che c'è dietro, ovvero l'intenzione denigratoria, che assolutamente non è la mia.

    Con questo credo di voler dire che magari si può fare umorismo leggero anche parlando di politica, non per questo trascinando nel fango l'oggetto della risata.

    (anche in questo caso avrei dovuto usare il jolly "arrivato fin qui non ricordo")

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  19. sinceramente m'è dispiaciuto che i punti fossero solo 14.
    io ne condivido 15.
    alcuni passaggi sono da scrivere sulla pietra.
    a furia di lacrime o sputi, sempre gocce sono.

    tearsforfears

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  20. @Josef K.
    Ma io sono d'accordo con le tue frasi, pure sulla battuta della Kleenex, e stavo per valutare di farti un'osservazione, ma subito dopo ho letto quanto pensavo nella tua precisazione su Sallusti.
    Tu ed io possiamo fare battute su tutto, poi il buon gusto o meno è un fatto nostro.
    Il problema è quando siti e giornali e opinionisti, che "di professione" campano sulle vicende politiche, denigrano tutto e tutti indistintamente.
    Non svolgono più un compito, ma utilizzano le vicende per la propria visibilità personale, a prescindere.
    Nei "tagli lineari" della morale, ci guadagna sempre chi sta più in basso nella scala dell'etica.
    E io penso che il bello dell'"umorismo impegnato" stia proprio nello sforzo e nell'abilità di non svilirlo a volgare sputtanamento alla cieca.

    Ah, una cosa che ho notato su di me nei giorni scorsi. A me Crozza solitamente fa ridere e per me può irridere chiunque. Eppure non so come, quando cerca di fare il verso a Monti a me fa un poco pena. Forse, dico forse, perché non c'è proprio nessun appiglio che valga la pena cogliere. Magari un comico dovrebbe avere il buon senso di capire che lì non c'è trippa per gatti, che non sempre è giorno di bunga bunga. E quando finisce il buon senso spesso, la satira casca nel cattivo gusto. Boh, forse dovrebbe rassegnarsi all'idea che più che far ridere si sta rendendo ridicolo. Io rido di lui, perché lo trovo patetico e vanitoso, convinto di poter estrarre l'oro della risata anche da una rapa sobria. E, secondo me, per bene.
    Purtroppo le persone per bene sono più facilmente noiosette (vedi Paradiso dantesco, vuoi mettere l'Inferno?!).

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  21. Stupendo post... bravo!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  22. Io credo nell' assoluta empatia delle lacrime della ministra Fornero, ed anche in una sua personalissima battaglia etica, sono certa che se avesse potuto lavorare senza pressione...avrebbe sicuramente scelto la via di una patrimoniale con i fiocchi e non sulle pensioni ....le sue sono lacrime di fustrazione...e la satira, maschile, si e' tuffata a pesce..in quanto donna, non mi risulta che le lacrime di Occhetto alla Bolognina, dove certamente non si rivoluzionava la vita ed il futuro degli Italiani, desto' ilarità e satira pittoresca...Menzione ed encomio per La7
    vergogna assoluta per la Rai...
    per il resto avrei preferito una scure più tagliente ciao

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  23. @K: Un decimo, mi basterebbe un decimo della tua bravura...
    Lo dico col cuore, non è piaggeria (che è roba da sputarsi addosso)
    Tieniti un bel po' di sputazzi, mi sa che fra poco tutti i politicanti ricominceranno i soliti balletti!
    Anch'io mi sono visto tutta la diretta su LA7. Non ricordo il tempo di essermi così appassionato alla politica, forse perchè la politica vera era scomparsa.

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  24. "Sforzatevi di guardare in faccia le persone. A guardarle negli occhi e nei sorrisi e pure nella serietà e nella dignità."

    Ecco, è vero, non ci si guarda più in faccia, però spesso ci si sputa a vicenda (non lo spunto "purificatore" che auspichi) e poi si va a fare shopping.
    Per me quello che sta accadendo è il fallimento del sistema capitalistico.
    Nel mio budget personale più della metà delle mie uscite riguarda bollette, tasse e spese di questo tipo, mangiare non è più un bisogno primario.
    tristess...

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  25. @S.
    Con la tua sensibilità femminile hai colto un aspetto, che io, magari perché riterrei meschino il solo "approfittarne" nel ragionamento, da uomo non ho colto.
    Puntualmente Castelli al Senato e Feltri a Otto e Mezzo, hanno subito confermato le tue preoccupazioni.
    Hanno bollato il pianto di Elsa come una riprova della emotività (inaffidabilità?) femminile. Con tanto di risata beffarda di rinforzo.
    Quelli che pensano che una lacrima, un'emozione sia un disvalore, sono forse gli stessi che reputano un valore di conferma di virilità il saluto romano o celtico, con la moglie a casa a commuoversi davanti alle telenovela. Mentre loro procurano il cibo, cacciando brontosauri
    Ben venga una lacrima in più sulle guance e meno pelo sullo stomaco. Le lacrime passano, il vizio resta.
    Ovviamente, sempre a patto di avere un carattere e una tempra che non pregiudichi la fermezza per ricoprire un simile ruolo di responsabilità.
    Per evitare che l'emozione diventi instabile emotività. Ma non è questo il caso.

    Penso che pure Monti avrebbe voluto usare la scure, penso abbia un forte senso dell'etica.
    Ma è anche intelligente e sa che, purtroppo, è nelle mani di quei meschini nell'emiciclo, e che se osa troppo lo buttano giù.
    Quindi si limita a mendicare qualche briciola di equità, mortificandosi a fare il piacione nel dialogo con i politicanti (che fuor di facciata forbita, penso disprezzi sentitamente).
    E' triste avere la conferma che, anche la migliore persona del mondo, poco potrebbe finché i luridi presidiano la cittadella da una posizione di ricatto.
    Purtroppo l'emergenza ci obbliga a esser contenti delle briciole. Senza Monti temo non staremmo nemmeno qua a disquisire sul tanto o sul poco. Perché anche quelli che oggi fanno la voce grossa scandalizzata (e ci metto pure Di Pietro che rischia di perdere il mio futuro voto), da Berlusconi non hanno saputo ottenere nulla. Ora fanno i duri e puri con uno che almeno ha saputo ottenere qualcosa.
    Siamo da briciole in questa fase.
    Questo temperino è grasso che cola. Purtroppo!

    RispondiElimina
  26. @MM
    "Non ricordo il tempo di essermi così appassionato alla politica, forse perchè la politica vera era scomparsa."
    Tu sei bravo a condensare tutto un sentire, in una frase semplice che condivido totalmente.
    Grazie

    RispondiElimina
  27. @ME
    Mi irrita sentire i soliti politicanti e scribacchini fare le loro dichiarazioni nelle quali si percepisce chiaramente che avevano preparato i testi ancor prima di ascoltare cosa avesse da dire quest'uomo che, indipendentemente dalle sue qualità o meno, si sforza di parlare un linguaggio educato, argomentato, che a sua volta ascolta ogni intervento in aula.
    Ma loro no, loro non guardano in faccia nessuno.
    Equiparano al ribasso la "sceneggiata" della Fornero alla risata strafottente della Minetti.
    Non conoscono altri modi di relazionarsi: uniformano tutto al ribasso.

    Il guaio non è se stia crollando il sistema capitalistico, il vero guaio è che, anche una volta usciti da questa fase critica, ci si adopererà per erigere un palazzo ancora più alto. Come dice Ida Rolf, se le premesse restano le stesse, la conclusione immancabilmente è buttare giù il muro a testate.
    Ma di solito si rompono prima le teste.

    ps: e che tu non vai in coda per lo shopping delle scarpe fighette :oD Altrimenti ci sarebbe già una lapide: "Qui giace ME, il budget la ricorda con affetto".

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