martedì 27 dicembre 2011

Shampoo alle olive verdi

Si avvicina la fine dell’anno, ed è il momento di tirare le somme.
Beh, il mio 2011 non è stato particolarmente brillante.
Anzi, fuor d’eufemismo, lo definirei particolarmente rancido.
Uso il condizionale soltanto perché il rancidume degli anni precedenti ne mitiga la particolarità d’annata.
Insomma, se hai una azienda vinicola di prestigio e produci un buon barolo, l’annata 2011 ora riposa nelle botti e tra qualche anno si rivelerà straordinariamente nella norma.
Se invece produci vino cancarone, addizionato con carriolate di zucchero per dargli gradazione, allora ogni barolo 2011 sarà il degno rappresentante di un’annata memorabile. Non di tua produzione, ma memorabile.
Funziona così anche con le mie annate, alla rovescia.
La mia vigna è di una indecenza tale che l’ultima annata è squisitamente, rancidamente nella norma.
Essendo tutta esperienza di mia produzione, posso però prendermi il merito di alcuni accadimenti che hanno dato un’impronta unica al bouquet.
Nei grappoli gli ultimi giorni prima della vendemmia sono fondamentali per suggellare la qualità del succo. Occorrono soleggiati, per rosolare il chicco e tostare i gradi: qualche bottiglione in meno, tanta goduria in più alla mescita.
Stessa cosa con il mio finale d’annata.
Ho infilato un superbo colpo di coda, con due perle particolarmente caratterizzanti.
In realtà sono un episodio in controtendenza all’altro, ma in ogni caso hanno “smosso la classifica”, diciamo così.
Adesso posso dire che il mio 2011 abbia qualche grado alcolico.
Il primo episodio ve lo riporto con malcelato orgoglio.
Giovedì 8 dicembre ho fatto la doccia: in piedi nella vasca, con la tendina per non bagnare il pavimento, lavandomi tutto dalla testa ai piedi, la doccia insomma!
Bene, giovedì 22 dicembre, alle ore 19 circa, l’ho rifatta.
Ho aspettato fino all’ultimo per non correre il rischio di vanificare la prestazione per un cavillo di poche ore.
Quattordici giorni senza fare la doccia! È record! Miglior prestazione sull’anno solare 2011!
Ormai non ci speravo più, visto che siamo allo scadere dell’anno, ma ce l’ho fatta.
Non è il record assoluto, che risale a svariati anni fa, quando stetti un mese senza lavarmi, ma in quel caso ero avvantaggiato da una bronchite coriacea che caratterizzò un intervallo significativo di quelle settimane.
Questa volta no. Due settimane nette nette, cioè al netto di qualsiasi alibi influenzale per non lavarmi. Non nettissimo io, anche se avrei potuto durare ancora qualche giorno.
Mi sarebbe bastato farmi uno shampoo in più in testa, che quello è ammesso durante il record, quando è più che una sensazione il prurito da pulci sul cuoio capelluto.
Ma le mutande no, le mutande non le ho cambiate altrimenti sarei stato passibile di squalifica.
Comunque, è andata! Chiudo il 2011 soddisfatto con questo palmares:
uno scudetto
una supercoppa di Lega
una doccia dopo 14 giorni.
Ed è anche merito mio.

Il secondo episodio, che ha dato anch'esso un tocco di personalità a quest’anno, è occorso esattamente l’indomani, venerdì 23.
Probabilmente ero ancora su di giri fresco e profumato di doccia. Fatto sta che alle 11, come spesso faccio, sono uscito dall’ufficio per farmi il giro dell’edificio in pausa caffè, approfittandone per pranzare al sacco.
Lo faccio spesso perché mi irrita investire un’ora in pausa pranzo per un’attività che si può espletare in cinque minuti, pranzare appunto.
Allora, dicevo, esco dal cancelletto che dà sul marciapiede, con il mio barattolino di olive Termite di Bitetto, e del pane tostato.
Faccio per aprire il barattolino, ma, distrattamente e inaspettatamente, pure maldestramente, lo apro male, e in men che non si dica otto delle mie dodici olivette, saltano fuori dal barattolino monouso di plastica e cadono sulla strada.
Dovete sapere che io sono ghiotto di olive. Vedere delle olive che rotolano sull’asfalto mi ha procurato un senso d’angoscia e impotenza, per un attimo la gioia del record doccia si è dissolto come una bolla di sapone.
Però non ho perso la calma, sono rimasto fermo, che in certi casi meno ti muovi meglio è.
Bisogna fare così, fidatevi, sia che abbiate ai vostri piedi un cobra dell’India che sibila, o delle olive verdi che rotolano. Calma e gesso!
Appena le olive hanno smesso di rotolare ho ripreso in mano la stecca del mio destino.
Hic et nunc!
Analisi: nessuna oliva è rotolata nella feritoia dello scarico dell’acqua piovana; trattasi di una viuzza secondaria con poco traffico, e in questo momento non passano auto e nemmeno pedoni.
Guardo le olive, col dorso luccicante al sole sembrano dire provocanti “Pappaci, Kisciotte, siamo tue e siamo succose e saporite!”
Deciso! Di rinunciarvi non se ne parla nemmeno.
Mi chino e a una a una le raccolgo amorevolmente e le ripongo nel barattolino insieme a quelle già superstiti alla caduta.
Chiudo il barattolino e faccio il mio giro di pausa caffè.
Rientro in ufficio, vado in bagno e sciacquo bene le olive sotto il lavandino, rimuovendo granellini di asfalto e altri polveri sottili.
Poi le scolo e vado a papparmele col pane tostato, seduto al pc.
Un poco sciapette, dopo il lavaggio sotto l'acqua corrente, ma vabbeh.
È vero che ho dovuto rinunciare al valore aggiunto e inappagabile di sputacchiare i noccioli lungo il percorso esterno e magari anche dentro i giardini delle portinerie adiacenti.
È anche vero che ho imparato la lezione: non bisogna sedersi sugli allori. Una volta conquistato un titolo, stabilito un record, dall’istante successivo “concentrati sulla nuova situazione!”

Altrimenti poi finisce che le olive cascano per terra.
E allora è meglio un barbone vivo che un bagnoschiumato morto.
Che l’alloro non ha mai sfamato nessuno.
L’ulivo invece sì.
Sacco vuoto non sta in piedi.
Kisciotte ripieno di olive sì!

K.

22 commenti:

  1. Sì, insomma, non è vincere la cintura, ma mantenerla...

    By the way, Primo!
    ( che cosa stupida, vabbè lascia perdere, vado di là e butto giù qualcosa, in modo che tu possa contracambiare l'inutilità del commento..)

    AINTION

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  2. Vivevo con il nonno, anche incalzato non cedeva alle pressioni docciarole:
    "Adesso no, a primavera."
    "cazzo nonno siamo a Novembre!"
    Un giorno ero in malattia (influenza)seduti in cucina uno di fronte all'altro alza la testa: "Lavati, lavati a me non attacca niente"
    Probabilmaente aveva ragione è arrivato ad un passo dai 93 anni, e bene vivendo solo e autosufficiente.
    È un augurio.

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  3. @La Carta
    Sì esatto, l'importante è non montarsi la testa e nemmeno distrarsi soddisfatti.
    (Come minchia è che una volta che fai un commento decente, subito dopo rovini tutto spacciandolo per inutile?! Allora lo fai apposta, lo fai!)

    @giovanni
    Il botta e risposta è stupendo! hahaha
    Aveva proprio ragione mi sa.
    (però il record del nonno spero non sia omologabile, altrimenti sono fottuto: 4 settimane ci sto ancora dentro, ma 4 mesi la vedo dura)

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  4. Ecco se dovessi farti un regalo so quello che dovrei comprare...docciaschiuma all'olio d'oliva.



    Cular....mha ahahahah

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  5. @lillina
    E se mi regalassi un secchiello di olive e poi mi lavo col detersivo in polvere?
    Guarda che va bene uguale, una volta a militare l'ho fatto.
    E sono tutte olive guadagnate!
    Eh? eh? eh?

    Smack! (thanks)

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  6. ma per sciacquare le tue di olive che fai aspetti la doccia?

    saclà

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  7. @Hombre
    Ma no! Quelle sono buone sgocciolate dalla loro acqua. Io aspetto di aver svuotata dalle olive una ventina di secchielli-contenitori. Intanto li metto da parte. Quando arrivo a venti li uso per farmi la doccia, a secchiate (stile western, ma che te lo dico a fare?!).

    olivolì

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  8. @ Kisc:
    Abilità e tanto, tanto allenamento

    Fancena

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  9. immagino i tuoi vicini di metro come erano contenti...
    avranno fatto la Ola per tutto il tuo percorso dall' ingresso all' uscita ...

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  10. pane e olive è un'accoppiata strana. capisco il pane. capisco le olive. capisco il pane alle olive. ma pane e olive mi sfugge.

    (a me però piace la polenta nel caffelatte)

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  11. @S.
    Assolutamente no. Non sono mai maleodorante. Altrimenti mi lavo. Capitò a militare qualche volta, ma facevo dei campi senza possibilità di doccia. Non è così automatico che due settimane senza doccia portino all'emanazione di cattivi odori. Di sicuro mettono un poco di distanza tra me e chi pensa che ogni giorno ci si debba lavare sempre e comunque, come atto automatico e fuori dalla consapevolezza della coscienza, indipendentemente dall'essersi sporcato, cosa che rende sensato il bisogno di una doccia.
    E le stesse due settimane riducono la distanza tra me e alcuni indigenti.
    L'accettazione degli altri passa anche attraverso l'olfatto e io l'esercito in modo che il mio naso non si storca troppo facilmente, con un'autonomia inferiore alle 24 ore; la fragranza di mughetto e ambrosia da via Montenapoleone, di fighette e fighetti che circumnavigano degli esseri sfortunati su dei cartoni, quella sì a volte mi irrita le narici.
    Inoltre... 8-|
    Ehi! Dove siete andati tutti?! Perché state a quattro metri??? Non mi diverto a urlare per farmi sentire. Siete timidi o cosa?!

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  12. @ciku
    Beh pane e olive a me piace.
    Per diversi motivi.
    Intanto perché mi piace risalire ove possibile ai sapori distinti, e poi combinarli a piacere.
    Poi perché, diciamocelo!, le olive che i panettieri usano per fare gli sfilatini al pane, sono spesso dozzinali e salatastre.
    Aggiungo che cuocendo le olive perdono la parte migliore della loro organolettica e non le gusto più.
    Quindi mi piace portare il pane (spesso fatto da me) e le olive possibilmente al naturale, a parte.

    Sì, polenta nel caffelatte fa molto Friuli.
    Preziosità ;o)

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  13. Olive ricoperte di asfalto.... come quelle che vendono alla Coop!

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  14. Ma lo fai per una questione ambientalistica? O per rimanere single?

    (non ci crederai ma la parola era IMENI, anche il tuo blog ha capito che sei single :P )

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  15. @Conte di Montenegro
    Le vendono alla Coop e ora sai anche dove le raccolgono...

    @Josef K.
    Beh, io voglio che chi farà breccia nella mia zitellità sappia apprezzare anche i lati peggiori di me, così poi sarà tutta discesa.
    Inoltre io porto in dote la totale assenza di malattie veneree.
    Nessun bacillo, virus, batterio, o altra mostruosità microscopica avrebbe il coraggio di avventurarsi nella selva oscura delle mie mutande. E anche se avesse la malsana idea, resterebbe stecchito all'istante.
    In fatto di igiene non so, ma in fatto di sicurezza, un imene con me sfonda una porta aperta.

    (il mio captcha mi vuole bene)

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  16. Sì, ce l'ho fattaaa :-D

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  17. la bronchite coriacea in effetti non vale... ottime prestazioni, comunque.

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  18. @Lario3
    Evvaiii!!!
    Ciao

    @magneTICo
    Grazie, finalmente un tecnico che sa apprezzare la performance.

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  19. Ehehe grazie anche per il commento di oggi :-D

    CIAO!!!

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  20. Come ti capisco! Anche io amo le olive, ne mangio un'infinità e poi, fisso, ho mal di pancia :D
    Senti, e durante i 14 giorni, nessuna si è innamorata di te? Sai per la storia dei feromoni...

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  21. @Melinda
    Ciao, piacere.
    Io ne mangio un poco meno di un'infinità e poi, fisso, non ho mal di pancia.
    Ah, i feromoni! Ecco spiegato perché sono stato abbordato, in sequenza, da:
    - due labrador
    - tre gatti randagi
    - un nugolo di moscerini
    - quattro barboni di sesso dubbio
    - cinque feromoni femmina amanti del masochismo hard

    Alla fine mi sono fatto la doccia perché la situazione stava diventando troppo socializzante per i miei standard.

    Ciao, e sii famelica e ingorda, ma con moderazione (del tipo: perdi tutto alle corse dei cavalli, ma con moderazione... mah!)

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  22. Tantissimi auguri anche a te :-D

    CIAO!!!

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