Sono qua a scrivere perché questa cosa devo buttarla fuori,
devo darle forma in qualche modo, anche in forma di parole. Che a tenermela
dentro rischio di impazzire. E di pazzo uno basta e avanza. Scrivo sul suo
blog. È l’unica cosa che mi abbia lasciato di lui, a parte tanti ricordi, tanti
sorrisi, tante dolci parole. Tanta dolcezza ormai tramutata in fiele.
Finisce tutto dove tutto è cominciato. Su questo dannato
blog.
Sono certa che non l’abbia fatto con calcolo. Fatto sta che
l’ha fatto. Dev’essere accaduto che sia finito su un sito di incontri o, più
semplicemente, che sia entrato in qualcuno di quei blog per adulti, equivoci,
con individui che ti adescano con foto di nudo.
Dev’essere andata così. Non c’è altra spiegazione. Perché
Kisciottino mio ha iniziato a farsi taciturno, le sue tenerezze sempre meno
spontanee. Ogni settimana che passava ha smesso di dedicarmi le sue attenzioni,
a me che ero sempre stata il paesaggio di sfondo a ogni suo pensiero, a ogni
suo slancio.
Dapprima ho provato con le buone, mi sono armata di pazienza
perché mi dicesse cosa stesse accadendo. Ma niente da fare, cambiava discorso.
Un giorno, entrando nella stanza, l’ho visto davanti al computer, che digitava
smanioso con la lingua fuori, come un mandrillo allupato. Aveva gli occhi
calamitati dallo schermo, come due spilli, tutto concentrato a fissare… a
fissare cosa?! La conversazione del suo nuovo amore?! Non ci ho visto più.
_Ora basta! Le stai chattando vero? Non provare a negarlo!
Tanto vale che la chiami al telefono!
_Ma cara, che dici?...
_ Pensi che non abbia capito che hai un’altra! Ormai non mi
sfiori più nemmeno con un dito. Dai, dimmi chi è!
È la fruttivendola di Campobasso vero? Quella smorfiosa con
tutte le sue faccine e le linguette. Glieli do io il micino che beve il latte e
i filmetti romantici!
_Eh?!?!
_Belinda, Olinda o come diavolo si fa chiamare.
_Ma no! Dolcezza, cheddici?!
_Cos’ha più di me? Il culo più sodo? Le tette più grosse?
_No, e non essere volgare. Comunque no, non può avere un
culo migliore del tuo e le tette non le ha più… ehm… non le ha proprio.
_In che senso non ha le tette?! Vuoi dire che… che…
_Voglio dire che è giovane sì, non ha molti anni, ma
comunque non è per quello...
_Non è per quello?! Ma sei impazzito?! Sei finito in una
community di pederasti? Ti rendi conto?! Stai flirtando con una minorenne?
Quanto minorenne?!
_No, ti dico di no!
_Allora è una di quelle altre tre befane! Scommetto che è
quella là con le moine di tiramisù di qua e fragoline di là e quant'è bella la mia spiaggia. Oppure quell’altra
che fa la raccolta di firme per le sue petizioni decisamente del cazzOh, ma sei impazzita?!
Impazzita?! Vedrai quando vi caverò gli occhiali e pure gli
occhi a tutti e due! Ve le do io le piramidi a te e alla tua cammella! Oppure è quella seduta sul davanzale? Vedi che rattle rattle
quando vi ci mando a calci nel sedere a far visita parenti alla Sorbona o in Albania!
_Ma no, non è come credi. E poi te l’ho detto, non ha le
tette perché in compenso ha qualcos’altro.
_Eh?!?! Qualcos’altro???
_Esatto! Lui ha il casciafff!
_Lui?!?! Porco! Porco e depravato!
Abbiamo smesso di parlarci. Quando ci incrociavamo a
colazione, quando lo vedevo coricarsi sul divano in salotto, se mi sforzavo di
comprenderlo, subito lo sdegno prendeva il sopravvento e nel mio sguardo c’era
soltanto disprezzo. Oppure cercavo di guardarlo con odio, ma non potevo fare a
meno di commiserarlo.
Non riuscivo a odiarlo del tutto e nemmeno a perdonarlo.
Per lui è stato più facile, almeno credo. Non mi badava più,
nei suoi occhi non c’era risentimento, anzi li spalancava con stupore ogni
volta che lo fissavo arrabbiata o triste o smarrita o inviperita.
Niente. Se non si stupiva è perché era assente, con la testa
altrove.
Non avevo più alcun potere su di lui, mi guardava attraverso.
Ci ho provato fino all’ultimo. Io che soffrivo e lui in
cambio ha cominciato a decantarmi le lodi del suo nuovo amore.
_Perché ti comporti così?! Cosa ti ho fatto per meritarmelo?
Hai sempre detto di amarmi e adesso ti diverti a farmi male!
_Ma io ti amo ancora, ti voglio tanto bene, ma con lui è
diverso. Come faccio a spiegartelo? Certe sensazioni non si possono spiegare. O
le provi o non le provi.
_Bugiardo! Se mi amassi davvero, come dici, non mi faresti
soffrire. Io ti basterei e avanzerei!
_Non riesci proprio a capire. Lui mi regala sensazioni che
tu non puoi darmi. Io mi eccito solo al pensiero del caBastaaaa!
_Non hai dunque nemmeno più il senso della decenza?! Così mi
dimostri il tuo amore, bugiardo?! Dimmi almeno il nome. È quel chitarrista da
strapazzo vero? Quel pervertito che ti invita pubblicamente a calarti le
braghe. Dove suona, al Blue Clister? Già me lo immagino in chiodo nero, ray ban
scuri e boxer a cuoriciotti! O è quell’altro, il macho a cavallo? Altro che
appennini toscani, arriva diritto diritto da Brokeback Mointain il tuo bel cowboy… ci ho
azzeccato né? Almeno te lo impasta bene lo sfilatino?
_Acqua e acqua! Non sono loro. Magari tra di loro, non so,
non ci metterei la mano sul fuoco, ma no, non sono loro.
_Ahahhh!!! Ecco chi è! Quel satiro della Bassa! Nobile di
qua, nobile di là! Nobile di dietro, ecco dove! Ma ci metto poco io a farlo
maturare a ceffoni! Te lo faccio girare come un birillo, altro che ciondolare
titubando!
_No, nemmeno lui! E smettila di offendere la gente a
casaccio! Loro sono soltanto dei blogger, e anche se volessero non andrebbero
bene per me. Due praticamente non ce l’hanno proprio e l’altro ce l’ha piccolo
piccolo. Non c’è soddisfazione.
_Non cerchi nemmeno di dissimulare?! Un po' di pudore almeno, un filo di decenza...
_Oh, nemmeno un mandingo potrebbe donare certe
emozioni. Invece lui! Oh lui è molto di più! Come puoi non capire?! Quella
magica sensazione quando infallibilmente lui cresce sotto le mie dita sapienti,
prendendo forma. Sempre più lungo. Gigantesco!
_Vatteneeee! Non
voglio più vederti!
In questo mi ha ascoltata. Quella sera stessa, a notte
fonda, con lo sguardo allucinato, se n’è andato. È andato fuori, partito per sempre.
Non mi ha più cercata, come non esistessi. Pagine e pagine di inchiostro, di
sospiri, sogni e apparizioni. Tutte le frasi romantiche che mi aveva profuso
col cuore palpitante. Il nostro amore immortale consegnato alla letteratura. Niente.
Non rimane niente.
L’epoca dell’amor cortese è tramontata. Il mio cavaliere che
a costo della vita si batteva in armi per farmi sua, dov’è?! Ha sfidato
giganti, eserciti d’ogni d’ove, si parava a ogni impresa per farsi bello ai
miei occhi.
Ed io, oh! Quanto giocavo a fare la riottosa e quanto
lusingata ero al contempo!
Ora è tutto finito. Rimango sola. Ci sono rivali contro i
quali il mio fascino nulla può.
È arrivato e se l’è preso.
Dove non poterono pecore e mulini, potè il c… potè il ca… È
inutile, non riesco a pronunciare il nome di quell’essere che si è preso
Kisciottuccio mio.
So solo che io, in quest’epoca tecnologica che spezza spade e
corrompe sentimenti, io dolce donzella non ho più motivo d’esistere. Se non per
piangere.
Addio Kisciottinuccio mio adorato.
Ormai appartieni a lui.
Dul K. inea
il raccontino soprastante tende a soddisfare la petizione
lanciata giorni addietro per rendermi partecipe all’Esercizio Di Scrittura
“MilanSex” (perché i Milanisti - e le Milaniste - lo fanno meglio!).
Letta e riletta, simpatica...si, prendila proprio come l'intendi tu...Lei non mi piace, preferisco la versione maschile, è troppo fiabesca, poco realistica.
RispondiEliminaGli incisi tra le parentesi rovinano il racconto, secondo me.
Gli amici uomini si chiederanno chi secondo te non l'ha proprio...cattivissimo!
Una cosa è certa sei stato bravo anche da donna, grazie per aver accettato di giocare con noi.
Tolti gli incisi.
EliminaGli amici uomini non devono prendersela con la mia cattiveria, ma con la loro smania da autocastrazione in Impostazioni commenti.
Ora scusa, ma ho un rapporto da ricucire :)
Sembravi l'amante di Lady Chat-terley.
RispondiEliminaAh, questi chitarristi da strapazzo! :^)
:D
EliminaBravo, molto divertente! E chi l'avrebbe mai detto? Non si capiva mica che ci tenevi al ca
RispondiEliminaVero? Chi l'avrebbe mai detto?
Elimina"Se tu mi amassi....."
RispondiElimina"Ma certo che ti amasso."
Comunque è vero: noi milanisti lo facciamo meglio. Che cosa ?
Digitare il Ca.....
Tu sdraiati cara, mettiti comoda.
EliminaRilassati, faccio tutto io.
Ecco, così, allunga bene le gambe.
No, no, non aprirle, ben distese e unite.
E braccia lungo il corpo, ecco, bene.
Così è molto più semplice tumularti, amore mio.
Digitare il Ca... e tumulare cad...ri. ^_^
Diavolo di un Kisciotte, tu sì che hai un ca come si deve! E poi è come nuovo ogni volta: il sogno di tutte le donne.
RispondiElimina@ Melusina, perchè quelli che hai avute te in comodato d'uso si consumavano volta per volta? Buon dio d'un ca! Che donna!!!
EliminaMa sarai tremenda? :-))
Elimina@melusina
EliminaE pensare che certi sogni sono così a portata di mano... basterebbe lasciare quel minidotato di Altervista, che tra l'altro sa far di calcolo e nulla più.
Nobilissimo K. in nome dei nostri trascorsi del ca, non è che potresti passarmi il numero di Dulkinea?
RispondiEliminaBravo K, piacquemi parecchio. :)
Grazie per aver accettato il nostro cortese, ma fastidioso, invito.
Eh, carissimo MM, come numeri per ora devi farti bastare quelli del tuo ca... minidotato.
EliminaCon Dulkinea devo cercare di ricomporre il quiprocap.
È pur sempre una donna da sogno ;)
Difficile rinunciarvi.
:D
EliminaSe lo lasci dire, selo: lei è un grande!
Ahahahahahahahahahahahahahaha!!!
RispondiEliminaPuò bastare una risata per commentare?
Nooo?!?!?
Allora aggiungo queste:
:) ;) :D :* :S
Ahahahahahaha! M'hai fatto morì :D
Ah, eccola qua quella delle faccine!
EliminaMelinda! Ecco come ti chiami!
x-| grrrrr!
Tranquilla Dulkinea...io e Kisciottino tuo siamo solo amici! :D ;)
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