Un po’ per non allarmarla e spaventarla più di quanto già
fosse. Soprattutto per non mancare di rispetto alla sua recita coraggiosa. Però la scenetta è stata così esilarante e commovente che ho
rischiato di riderle in faccia e di apostrofarla dando voce ai pensieri.
Le spavento e le sottopongo a moto terrifico con volo
spiccato, ma per il loro bene. Poi, dopo una trentina di metri, si tornano a posare, e io
proseguo il mio giro d’ispezione.
Per completezza devo precisare che a farle decollare non è
soltanto il lancio alla cieca del ramo, ma anche l’avvistarmi nel mio farmi
prossimo.
Arrivo sul ponticello sopra il fiume. Mi appoggio al
parapetto in mattoni rossi per rilassarmi e ritrovarmi nel lento scorrere dell’acqua
torbida. E che ti vedo? Un’anatra che, a pochi metri di distanza, molla gli
ormeggi dall’argine destro e, dandomi il fianco, si para di traverso.
Scena già vista negli anni.
Non segue l’istinto di sopravvivenza volando via. Obbedisce
di buon grado a un altro istinto, altrettanto antico. Guardo bene, e dietro di lei sette meraviglie sette, sfilano
via come barchette facendo su e giù sui flutti. Una magnifica nidiata di anatroccoli
che si allontanano di massima lena esprimibile (ovvero lentissimi!) in
perfetta, dignitosa compostezza.
E la mamma sempre parata di traverso arretra tenendomi a bada,
ostentando impassibile coraggio.
Ma scema! Che non lo so che sei terrorizzata come un pollo
su uno spiedo arrosto?
Chi te li tocca quei candori color castagna, quelle gocce di morbidezza?!
Dai, dai, vai tranquilla e portateli via.
Per adesso sono roba tua, appartengono al tuo istinto di maternità.
Ogni cosa a suo tempo. L’estate prossima glielo innesto io a
legnate l’istinto di sopravvivenza.
Come probabilmente ho già fatto con te negli anni passati.
La scuderia Kisciotte sforna anatre da combattimento.
Sono troppo pedagogico!
K.
:))
RispondiEliminaDa noi, dove lavoro, una coppia di germani ha deciso di eleggere il giardino a loro residenza: sfrontati, si cibano del pane che un nostro vecchietto lascia per gli uccellini, passeggiano come galline, incuranti delle sedie a ruote e dei walkers.
Credo abbiano fatto il nido sotto il bosco di pittosforo.
Attendo con ansia le meraviglie :))
Buona serata
Ciao astime,
EliminaBuona attesa ansiosa e felici meraviglie :D
(grazie, alla fine ora so anche cosa sia un pittosforo, dopo averlo cercato vanamente su google maps)
(prova a cercarlo col naso: ora è fiorito e ha un profumo gradevole)
Eliminasei pedagogo a gogo'
RispondiEliminae pure a pedali nella fattispecie
EliminaB e l l i s s i m o.
RispondiEliminaG r a z i e
EliminaGrazie, un post stupendo per la festa della mamma! Sei un grande, non so se te l'ho mai detto.
RispondiEliminaAuguri alla tua mamma che deve essere una mamma super!
Smack
Sì sì, sono grande, mi faccio pure la barba e digito correttamente i captcha.
EliminaAh già, che ieri era la festa della mamma! A saperlo!
Smack :o)
Io sono stato educato a stremissi. Forse questo spiega parecchio.
RispondiEliminaMI unisco alla standing ovation anch'io: proprio un bel quadretto!
Il quadretto è tutto merito di mamma anatra.
EliminaIo ho soltanto messo la cornice.
Grazie, squisito come sempre ;)
Un post delicato e toccante , scritto con estrema maestria! Complimenti!
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento, nella :o)
EliminaMa lo sai che sei bravo!
RispondiEliminaE anche dolce, ma forse non vuoi ammetterlo.
Sì, sei troppo pedagogico :D
Quelle anatre da combattimento un giorno ti ringrazieranno.
Beh, di bravura non so, ma di dolcezza una mela dovrebbe intendersi.
EliminaGrazie fruttola :D