lunedì 25 giugno 2012

Tre tablet d'ardesia, tre

La mia amicissima, il mio Babà inzuppato di guanciotte e rhum di bontà, si sposa. Sta anche andando regolarmente in palestra per entrare nell'abito, quindi è proprio vero, si sposa. Ormai all'evento manca meno di un mese, sebbene i preparativi vadano avanti da più di un anno. Lei ha messo in moto una macchina organizzativa portentosa, parentele, ordinazioni, partecipazioni, prenotazioni, e via dicendo.

È contenta di sposarsi di una contentezza contagiosa, al punto che piano piano mi è nato il desiderio di sentirmi un poco parte di questa gioiosa macchina da guerra organizzativa. Volevo essere coinvolto, ma come piccolo ingranaggio, per godermi la sensazione del meccanismo d'ensamble, standomene però defilato e pronto a svitarmela via alla prima seccatura.

Così quando l'altro giorno, incontrandoci per andare a mangiare una pizza, mi ha detto che le mancano tre lavagnette nere da scriverci col gesso, mi sono incuneato di scatto nel pertugio senza nemmeno domandare cosa cavolo debba farsene. Io, io! Mi informo io per le lavagnette! Lascia fare a me!
Subito, per dare prova di buona volontà, l'ho portata dentro un ferramenta storico di Corso Buenos Aires, per farle vedere che so dialogare con i negozianti.
Scusi, avete per caso delle lavagnette nere, come quelle che si usano a scuola?
No.
Grazie lo stesso, arrivederci.


Allora le ho spiegato che certi articoli si possono trovare nelle cartolerie. Mentre manducavamo la pizza ho chiesto i dettagli sulle misure.
Mi servirebbe grosso modo così... come un foglio A4
Ah! Come un tablet! Dai, chiedo come un tablet, così faccio il moderno anche se a me il tablet fa cagare e impressiono pure la cartolaia, che la cartolaia tipo è sempre una vecchietta di due generazioni dietro. Magari stramazza dalla paura pensando a una variante del motaba. O penserà che significa foglio nel gergo dei tipografi di Magonza. Ci faccio un figurone alla Gutenberg.


Il giorno dopo sono andato in missione. Ah, inciso. Quando si tratta di comprare qualcosa la mia disinvoltura passa inosservata al pari di una giraffa vestita da uomo in mezzo a un campo di nudisti. Però quando vado per conto terzi, mi esalto, faccio il piacione, pongo domande per lo più futili e superflue, pretendo di vedere la merce. Insomma disinibito al massimo, intanto al momento fatidico scandisco la formula magica: Grazie, è stata molto gentile, riferirò all'interessata che eventualmente si metterà in contatto con lei. Mi dia pure un biglietto da visita. Arrivederci.
Chiuso l'inciso.

Vado subito nella vicina cartoleria ed effettivamente mi imbatto in una signora tanto gentile. Le lavagnette non le ha ma le può ordinare, sentirà infatti domani il fornitore. Sono anche fortunato nei dettagli della missione.
Di che dimensione le servono? Perché quelle della Giotto sono più o meno formato A4.
Beh, sì. Penso possano andare bene, faccia conto che devono essere come un tablet.
La cartolaia ne prende atto, non sembra intimorita, ma sono convinto che sotto sotto l'ho impressionata.
Esco, e da bravo "personal lavagnetta hunter", cerco una comparazione. Mi infilo in un negozio di carta da regalo e cordami vari.
Avete delle lavagnette di ardesia?
No.
Sa, le cerco formato tablet...
No.
Sa, un tablet...
No, magari provi in un colorificio.


Entro nel colorificio vicino casa. Il colorificiaio è un tipo asciutto, professionale, preparatissimo, a domanda risponde elargendo servizio a piene mani ma avaro di sorrisi.
Meglio essere avvolgenti.
Ehm, buonasera. Sto cercando per una mia amica che si sposa tre lavagnette di ardesia. Lei le vende?
Sì. Prende subito la scaletta e da uno scaffale tira fuori due formati.
Se vuole le prendo le misure così le riferisce alla sua amica.
Sì, grazie, anche se penso andrà bene quella più piccola, come un tablet sa?
Questa è circa un foglio A4.
Sì, quella, esatto. Infatti la mia amica con le mani simulava le dimensioni di un tablet.
Come reazione ricevo un sorriso di circostanza.
Sono tanto certo che non l'ho minimamente scalfito quanto che ora mi sta schifando profondamente. Lo prendo in profonda simpatia per questo, poiché se fossi al suo posto ora io mi starei schifando da solo. È che a me piace ogni tanto recitare atteggiamenti che detesto fin nelle viscere. Solo un beato coglione può andare seriamente in giro a usare 'sto cazzo di vassoietto elettronico infestante come unità di misura, lavagnesca e ardesica per giunta!
Ritiro il fogliettino con le misure.
La mia amica, nel caso, si metterà in contatto con lei. Io per ora la saluto.
Lo saluto ed esco.
La sera stessa comunico via mail una dettagliata relazione scritta alla mia amica: misure, prezzi, telefono, indirizzi dei negozi.
Mi chatta l'indomani.
Che rapidità! Sei stato davvero efficientissimo. Grazie!
Figurati! Mi sono divertito. E poi è per te.
E poi per me vale più di cento tablet di marca prendermi un complimento dalla mia Mozzarellona Campana.
Che si sposa. E senza le tre lavagnette il matrimonio non potrebbe sicuramente riuscire ugualmente bene.
E li ho procurati io i contatti giusti per le tre lavagnette, grosse più o meno così.
Come un tablet, insomma.
Avete presente un tablet?


K.

17 commenti:

  1. Per fortuna io non devo risposarmi, oggi questi matrimoni sono diventati uno stress, partono un anno prima a stilare delle liste infinite di cose per lo più inutili, ai miei tempi mica era così!
    Mia sorella invece ha fatto come la tua amica, mentre io manco col cavolo ho fatto come te...non chiamarmi apatica ma proprio non riesco a fare le cose che ritengo superflue....i coni del riso così e non cosà, il tovagliame abbinato ad un particolare dell'abito, le partecipazioni di quel colore particolare sfumato ma non troppo con inchiostro non nero ma neanche colorato, assaggio del buffet dei dolci e disposizione dei tavoli........ahahahahah

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    1. Mi ero dimenticata....ma di che misura erano ste lavagnette ? No perchè io a casa le ho così mi faccio un idea di quanto misura l'altro aggeggio

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    2. Non dirlo a me, guarda. Io sono specializzato soltanto in lavagnette nere, d'ardesia. E della dimensione di un tablet. Tutto il resto è follia pura.
      Ah, penso tre o quattro tentativi per le partecipazioni: di quel colore lì, ma con questa sfumatura qua, che si ottiene con quell'altra stampante là, che dà il riflesso giusto al tramonto, ma stando sull'altro lato della strada, inclinando il cartoncino. ahahahahah

      ps: Eh, erano della dimensione di un tablet. Hai presente un tablet? È quell'aggeggio delle dimensioni di una lavagnetta d'ardesia, per intenderci.

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    3. hahahaha no per carità non andare, tanto mi piace troppo questo vecchietto che uso ora!
      Pensa un po' che quando mio marito si è ostinato a volermi far cambiare il mio vecchio cellulare l'ho maledetto sia lui che quel cavolo di telefono col touch screen.

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  2. Avresti potuto prendere tre tablet e scaricarci un applicazione che te li fa usare come fossero lavagnette. Ci sarà di sicuro un applicazione simile, ed una che ti dice di che misura è il tablet.
    Ma si perde il gusto del vero. E dell'ardesia.

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    1. Invero! Calma e gesso; e pure ardesia.
      E poi le lavagnette della Giotto vengono via 4 euro al pezzo. Non è ancora nato il cinese che mi costruisce un tablet a meno di 4 euro. Ehm, forse è già morto suicida, ma nato ancora no.

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    2. 4 euro? domani me ne compro una.
      E pure un cinese che scrivi e cancelli per me che la polvere di gesso sulle mani non è simpatica.

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  3. Ho presente il tablet. Me lo sono regalato l'anno scorso perché ero stata tanto ma tanto buona, davvero una santa, giuro, ma poi è finita che gli do da svolgere mansioni puramente estetiche. In pratica è adibito a spocchioso oggetto d'arredo sul ripiano basso del comodino.
    (ps: tu l'eds no, eh? E dai, muovi il culo, noi ti si aspetta di là)

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    1. Io magari mi prendo una lavagnetta vah, ci disegno sopra il display di un tablet e me la metto sulla mensola.

      (eh mi sa di no sai, sono un captcha sciolto io)

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  4. ahah viva la lavagnetta d ardesia!!viva kisciotte!!

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    1. W tutti! W le pagnotte! W Pino Scotto! W le guanciotte!

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  5. bella l'idea di scrivere le promesse matrimoniali col gesso sulla lavagna!!!
    Tu procurale anche un cancellino, magari non in ferro battuto.

    ah, volevo anche dirti che non sono hombre, sono solo un cicciobello che, opportunamente modificato e dotato di pollici opponibili può digitare captcha e e bersi pure una pinta.
    quindi il tuo sistema di protezione non serve, ecco, solo questo

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    1. Dici che sia quello lo scopo? Te lo saprò dire tra un mesetto, con la cronaca dello sposalizio.
      Ma perché tre? La terza è per l'amante?
      Magari è stata previdente e ha deciso di tenerne in serbo uno di scorta qualora l'altro si rompa.
      Il tablet intendo...

      Un cicciobello non avrebbe manifestato l'impulso vanitoso e narcisista di rivelare il sotterfugio per farsi bello. Quindi tu sei davvero Hombre e il mio sistema di protezione serve eccome, ciccio.

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  6. Hai un certo stile nelle ricerche di mercato, complimenti. Io il tablet lo vorrei aver presente invece mi arrangio a scrivere, scomodamente, su un quaderno malconcio. me ne servirebbe uno con la copertina rigida, come quelle di un tablet. hai presente un tablet? K.

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    1. Sì, certo, grossomodo metà quadernone ;)
      (w carta e penna)

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  7. Ma sei tornato!!! Che bello!!!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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