lunedì 21 maggio 2012

Non so il grado, ma della scala “tlin tlin”

Da melusina il terremoto ha fatto “rattle rattle”.
Invece qua in camera mia il terremoto ha fatto “tlin tlin”, perché me l'ha segnalato per trenta secondi la vibrazione vetrosulegno della cornice con dentro una foto, appoggiata sulla mensola che ho sopra il letto.
C'è stato anche un poco di rattle, sommesso come le scosse, misto al pensiero che in quei momenti, altrove, qualcuno soffriva l'esperienza dell'epicentro; però cessate le scosse cessata la paura. È stata più che altro la riflessione sul senso di impotenza a tenermi sveglio per le due orette successive.

Riflettevo sul regolare e persistente tremolio del letto in quei lunghi significativi secondi appena trascorsi. Un tremolio che era arrivato senza chiedere permesso, che a suo piacere avrebbe potuto presentarsi ben più arrogante e prepotente.
Come siamo microscopico pulviscolo sulla groppa di un brontosauro!
Che poi, più che paura, è stato un misto di inquietudine e rassegnazione. Se qualcuno cerca di buttare giù la porta d’entrata, magari mi organizzo per reagire, probabilmente l’adrenalina ha il sopravvento sull’immobilità. Ma quando una gigantesca mano invisibile decide di sballottarti la casa, aspetti che finisca di fare i propri comodi, sperando che anche questa volta non abbia le balle particolarmente girate. Almeno non qua. Le ci vuole poco, se le va, di trasformare la vibrazione in una shakerata distruttiva.

Tornando alle ore in bianco a investigare quell’inquietante “tlin tlin”, c’era un altro aspetto da evidenziare. Se non erro questa è la terza o forse la quarta volta che avverto il terremoto. Capitò una volta da bambino, ricordo che stavo facendo i compiti sul tavolo e il piattino della merenda dal bordo del tavolo cadde per terra. Sciagura. Poi è ricapitato di recente, anche qualche mese fa, col lampadario che oscillava.
Questa volta però, come su una pellicola fotografica rimasta esposta il tempo necessario, l’accadimento ha avuto il tempo di impressionarmi.
Trenta secondi di regolare, monotono, indifferente “tlin tlin”, senza variazioni che tradissero emozione alcuna da parte del signor Tellurico. Non ho nemmeno acceso la luce, per stare concentrato su quel tlin tlin. Niente di umano; non uno sbotto d’ira, un ceffone e via, no; “tlin tlin tlin tlin” come se volesse esasperarmi, prendendo il posto delle lancette dell’orologio (che non ce l’ho a lancette, perché appunto rompono le balle).
Insomma, quel “tlin tlin” indicava una fredda, cadenzata presa di possesso del mio lettuccio.

A margine, una nota colorita. Appena terminate le scosse ho pensato: chissà chez Telemaco com’è la situazione!
L'accuditrice di Telemaco abita poco distante da me e notoriamente tutti gli animali avvertono più intensamente i cataclismi. Quindi stavo per mandare un sms o chiamare, ma poi mi sono immaginato la mia amica già presa a porconare e a staccare dalle tende il gatto che nel frattempo aveva già disfatto il bilocale, in preda all'agitazione felina. Ho pensato che meglio di no, e non l’ho contattata.
La mattina dopo, in chat, le chiedo del terremoto.
_Perché? C’è stato il terremoto?
_Sì, stanotte verso le 4. Non ti ho disturbata perché immaginavo che fossi già abbastanza alle prese a calmare Telemaco.
_No, no, io dormivo, non ho sentito niente. Solo che alle quattro e mezza mi sono rassegnata ad alzarmi a dargli le crocchette che continuava a miagolare e non mi lasciava in pace.
_Povero Telemaco! Bollato come famelico rompiballe, mentre cercava di salvarti!

K.

12 commenti:

  1. A te posso chiederlo...in quei frangenti si riesce a pensare? Anche io l'ho sentito un po di volte, in quei pochi secondi non sono riuscita a pensare.
    Niente solo il vuoto i pensieri come la paura sono arrivati quando tutto è finito.

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    1. Beh, io non mi sono mai trovato alle prese con un terremoto nel significato pericoloso del termine. Dovresti chiedere a qualcuno che ha sperimentato un simile dramma.
      Posso solo dirti che, di mio, nel blando frangente del tremolio di sabato notte, non ho mai smesso di pensare. Aggiungo che - non certo per coraggio ma per un certo self control - le volte che mi sono trovato in situazioni un poco estreme, mi sono scoperto con nervi saldi, per mia fortuna. Anche perché sono un tipo cerebrale e pure sfasato di mio, ovvero realizzo l'emozione in seguito. Dopo magari tremo di paura, ma sul momento prevale l'allerta dei sensi, anche se tremante.

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    2. Per fortuna neanche io mi sono trovata a alle prese con un terremoto pericoloso... Ma ricordo che i pensieri sono venuto solo dopo non durante perchè ero presa ad identificare quello strano tremolio...
      Grazie per la risposta

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  2. Già, sono un povero gatto bistrattato...nessuno mi vorrebbe nella propria magione, perchè ho fama di esser tremendo e pestifero...e ora neppure su web mi vogliono...Colui che credevo essere mio amico fedele (fedele poi mica troppo mi ha ripudiato il giorno che gli fui per finta regalato...) ha avuto il coraggio di postare la foto di mio cugino Tomino...No comment!

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    1. Sono costernato, patatone bello.
      Ma, credimi Telemaco, siamo entrambi vittime di un deplorevole inganno. Siamo stati beffati da una tipa x-| dalla quale mai avremmo pensato di dover stare in guardia.
      Grrrrr!
      Rimedierò a breve, patatonzolo. E Telemaco avrà ciò che gli spetta.
      E pure la tipa birichina di nostra conoscenza! ^_^

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  3. Beh, senti: io di gatti ne ho 6, più un cane ipersensibile che va in panico se solo sospetta un tuono di minima entità distante 50 chilometri, eppure nessuno di loro ha mosso una vibrissa.
    ps: ma tlin tlin o plin plin?

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    1. Beh, senti :D
      Io tendo a ingigantire i sentito dire e i visto fare. Stando ai film, un gatto dovrebbe cominciare a parlare in aramaico e ululare alla luna quando c'è un terremoto. :D
      Invece Telemaco pare si sia limitato a un composto miao miao e gli sia comunque bastato per prendersi del molestatore. (molto prossimamente gli renderò giustizia pubblicando la foto giusta, con su lui)
      ps: nessuna infiltrazione d'acqua, quindi tlin tlin
      (plin plin lo fa la Chiabotto)

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    2. post scriptum per melusina
      Non escluderei l'eventualità che il piccoletto, conscio delle implicazioni di ruolo che gli competevano in presenza di scosse telluriche, abbia tramutato un dovere in opportunità. E che abbia colto al balzo l'occasione per sentirsi autorizzato a miagolare, rompere le balle in stile Simon's cat, e ottenere alfine la razione di crocchette delle quattro del mattino.

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    3. Ecco, questo è già più plausibile. I miei, in effetti, vedendomi in piedi si sono subito messi il tovagliolo e hanno inforcato le posate, convinti che fosse imminente una razione extra e antelucana.

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  4. L'esperienza del terremoto l'ho vissuta nel lontano 2002...è stato terribile! E credo che il senso di impotenza arrivi a tutti in quei momenti. Ricordo come fosse ieri il pavimento che oscillava come su una nave in tempesta ed io che correvo fuori e sembravo ubriaca perché facevo fatica a stare in piedi. Che brutta esperienza!

    P.s. Povero e incompreso Telemaco ;)

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    1. ;)

      Grazie per la sensibilità dimostrata verso Tele

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    2. Mi sento molto vicina a Tele in quanto sono spesso incompresa :P

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