domenica 6 novembre 2011

Rancido

A me piacciono gli odori, l’olfatto ci offre i ricordi più pregnanti.
Mi piacciono i buoni odori, ovvero i profumi.
Mi piace il profumo della ciambella che ha fatto la mamma, che arriva a cercarmi in ogni stanza, mi piace tantissimo il profumo dell’erba tagliata, mi piace il profumo di lei, che se chiudo gli occhi, mi sembra ora che le sto annusando il collo, invece sono passati troppi anni, o troppo pochi.

Mi piacciono anche i cattivi odori, che gli altri chiamano puzza, ma a me viene difficile chiamarli puzza.
Per me non c’è mai puzza di benzina, perché mi piace l’odore della benzina. Mi piace anche l’odore del fumo, che sono gli incendi a rendere cattivo. E mi piace anche l’odore di stallatico, quando proviene da una stalla, se è odore d'animali e non di uomini.

Gli odori, per me, quando sono se stessi, sono sempre buoni, perché sono veri.
L’odore di un ciclamino di sottobosco è bello. L’odore di una merda di vacca è bello. Sono entrambi belli perché esprimono la natura di ciò che li emana.

Mi piace l’odore di zolfo e pure l’odore di incenso.
Ma le persone che fanno puzzare l’incenso, dicendo brutte cose sullo zolfo, quelle sì mi danno la nausea, dal naso fino al midollo.

Non penso che esistano odori cattivi insomma, siamo solo noi a renderli sgradevoli.

Mi piace, soprattutto, l’uso della parola “rancido”.

Perché l’odore di vomito è rancido, ma il vomito non ha nulla da nascondere. Il vomito ti rivela la schifezza che avevi dentro.

Rancido è ciò che si ossida.
Rancide diventano le cose, al contatto con l’ossigeno, quando perdono la propria essenza.
Rancido può essere un salame che non è stato trattato con cura.
Dietro un odore di rancido, spesso, ci sono comportamenti irranciditi.

L’odore di rancido denuncia un tradimento, una mancanza di rispetto.
Rancidi possono diventare i pensieri, quando, ironia del contrappunto, non respirano più ossigeno.

Sono rancide le idee, quando non reggono il confronto, quando soccombono alla prova dei fatti, sono rancidi gli uomini, quando irrancidiscono la propria epoca.
Irrancidiscono le opinioni, quando si fanno stantie, sorpassate e non si ossigenano al vento d’ogni giorno.

A me piace l’odore di rancido, perché penso che un odore irrancidito sia come una persona febbricitante.
Ecco, il rancido è la febbre, il sintomo.
L’odore di rancido ti avverte che c’è qualcosa che non va, che un odore si è ammalato, che qualcosa si è guastato.

È bene che il nostro naso senta il rancido, come è bene che un mal di pancia si faccia sentire.

A me non ha mai fatto vomitare l’odore di rancido.
Mi aiuta sempre a mettermi in guardia, il sentore di rancido.

Mi fanno schifo i dopobarba spruzzati sopra facce rancide, mi fa ribrezzo stringere mani rancide, mi provocano repulsione i profumi di mughetto sulla carne rancida, l’aroma d’erboristeria su dentature dai sorrisi rancidi.

E quando anche la potta sa di rancido, mi rassegno all’evidenza che là sopra, ormai, anche le altre labbra odorano di rancido, di rapporto stantio, di relazione sorpassata, di frasi rancide, di sopraccigli rancidi, di smorfie rancide, di finte intese e vere pretese.

Umori rancidi sopra di giorno e umori rancidi sotto di notte.
Tolgo il naso umido dal rancido, e fiuto che è ora di cambiare aria.

È bello l’odore di rancido. E utile.
Mi aiuta a capire che un profumo c'era e non c’è più.
E che i profumi ci saranno sempre.
Basta avere voglia di cercarli, come un cacciatore sulle tracce di un bouquet.

Nelle cose, nelle persone, nella sua risata argentina.

*****

Se non avete i neuroni rancidi, capirete in un baleno quale parola abbia deciso di adottare.

Preparatevi a morire gonfi. E rancidi! Muahahahahahah!
Vi attende un anno di post e commenti... rancidi.

K.

Qua trovate il divertente post che Chinaski77 ha dedicato all'iniziativa.

32 commenti:

  1. Bravo K., bel post!
    Hai adottato una parola importante. Niente da dire, hai un gran fiuto!

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  2. @MaiMaturo: adesso attendo il primo buontempone che dica che questo post fa vomitare.

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  3. Ah no! Quello non lo possono proprio dire. Sarebbero rancidi.

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  4. @giovanni: papà di una parola, intendi? :o)

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  5. Che bel post! Adoro anche io gli odori genuini. Ops...mi raccomando non cazziare oltre le guardie, non sai che ho dovuto fare per farmi passare, Ebbene si ho mentito. Ho finto mal di stomaco, mi hanno fatto entrare per non sporcare l'ingresso, perchè se a te non disgusta il vomito,ed io da mamma veterana ho fatto il callo a vomiti e cacche, qualcuno dei tuoi ospiti avrebbe potuto un pò storcere il naso.

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  6. @lillina: ahahahahah effettivamente. Ok, ora vado a dispensarli dalla strigliatura dei cavalli e li mando a dormire. E ci vado pure io. ;o)
    Night!

    [Il vomito è per sua natura disgustoso, sono i comportamenti disgustosi a farmi vomitare.]

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  7. @K il tuo post mi ha ricordato, per paradosso un storiella di Gianni Rodari " Il paese delle esse" ( che naturalmente non e' il mio :))...dunque ci aspetta un anno di ...".effluvi" rancidi :)
    buonanotte!

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  8. Bello questo post, condivido, per me sono più le "idee rancide" che infastidiscono...
    Sebbene una volta fui costretta a troncare (con grande dispiacere) una relazione iniziata da poco proprio per via dell'odore fastidioso della sua pelle.

    Auguri per la nuova paternità allora!
    (minchia però avete mai odorato una patata rancida?)


    (bleahh)

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  9. Anche a me piacciono gli odori, in questo mondo che sta diventando sempre + "asettico" e dove il rancido è più interiore che esteriore ;)

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  10. Questo post e il brano seguente in particolare

    "L’odore di un ciclamino di sottobosco è bello. L’odore di una merda di vacca è bello. Sono entrambi belli perché esprimono la natura di ciò che li emana."

    ... mi ha fatto pensare alle installazioni di arte moderna, dove tutto è arte perché gli artisti vedono arte in tutto. E poi succede che la signora delle pulizie pulisce la bacinella di gesso. Purtroppo io non sono d'accordo con questo tipo di arte, ma questo è un altro paio di maniche.

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  11. @S.: devo documentarmi su Giovanni Rodari. grazie.

    @SpeakerMuto: io ci tengo a riconoscere alla merda l'esclusivo diritto di odorare di merda, di modo che tutto ciò che cercano di propinarmi per arte, magari spiegandomi che non l'apprezzo perché non la capisco, non possono spacciarmelo nemmeno per merda.
    Se, come tanta robba d'artismo contemporanico, non mi trasmette nulla (se non la sensazione che c'è tanta gente che dovrebbe andare ad arare i campi con i denti), se resta inodore e asettica, significa che è roba priva di movente, partorita da scatole craniche foderate di polistirolo e opportunismo.
    Meno nobili della merda stessa, quindi.

    (tutta la mia solidarietà alla sciura delle pulizie, grazie del link)

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  12. @ME: grazie per l'uso di "asettico", come mancanza di "vissuto".
    Come dici tu: i nostri nasi e non solo quelli stanno perdendo confidenza con gli odori della vita; e non a caso asettiche sono di solito le sale operatorie e i laboratori di Silicon Valley.

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  13. Che bel post!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  14. Ti sarai accorto odoroso hidalgo che questo post è essenzialmente non commentabile.
    I concetti espressi sono in odore di una santità laica poco perfezionabile.
    Se tu scrivi così, ogni commento che possiamo inviare niente potrà aggiungere al tema, volenti od olenti.
    Solo la mia triste esperienza di non naso, posso narrarti.
    Non sento mai gli odori in prima battuta, la mia respirazione è sincopata, parziale, non mi consente per abitudine (pessima) la profondità e pienezza di respiro che agevolerebbero l'olfatto.
    Ho sempre bisogno di qualcuno accanto che mi dica "Oh, hai sentito che odore 'sto bosso?" oppure "Oh, senti che schifo 'sta cacca!". Solo a quel punto inspiro profondamente e riattivo il mio odorato, m'inebrio del profumo delicato e forte del bosso e vado grattarmi via la merda dalla suola.

    sniff

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  15. @Hombre: effettivamente... nei prossimi giorni metto a rosolare un paio di post da incazzo geriatrico, belli unti, grassi e frigolanti di argomentazioni nonsense-minimaliste e 'fanculo ogni forma di santità.

    Comunque, resti tra noi, ti do in anteprima la news che fervono i lavori sottobanco per apportare modifiche all'adozione... se la cosa si perfeziona, lo rendo di pubblico dominio... sono ore decisive, non soltanto a Palazzo Chigi.

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  16. lei m'incuriosisce nobiluomo
    (è una perifrasi per dire che non ho capito una cippa)
    vabbè se vivrò vedrò

    cough

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  17. @Alice: ciao, e ben trovata.
    Penso che tutti i sensi siano preziosi.
    I colori, i suoni, le superfici, i sapori.
    Ma mi va anche bene una dittatura dell'olfatto, se può servire a restituire agli odori il posto che meritano, e che spesso non viene loro riconosciuto. :o)
    (faccina con naso pacioccone e olfattivo)

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  18. Ma meno male che le sale operatorie sono asettiche! Il problema è che non sempre l'odore del bagnoschiuma addosso ad una persona sia meglio del SUO odore...

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  19. @K e Me: non vorrei contraddirvi,ma le sale operatorie non sono totalmente asettiche...tant'è che statisticamente si muore più per infezioni contratte in ospedale ed in particolare in sala operatoria che per la patologia stessa. Lo stesso dicasi per l'odore...in sala operatoria esistono odori, quelli dei disinfettanti, quindi il concetto di asettico è molto relativo...per non parlare degli odori che si sviluppano dalla patologia che si sta trattanto, anche la nascita di un bambino, dunque non una patologia, svilluppa "odore"...scusate stamattina so saccente,ma per la precisione :)

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  20. Concordo con Hombre, con i commenti non si può certo aggiungere tanto quando hai già detto tutto. Bello!
    Poi mi trovi d'accordo perché anche io odoro tutto! Ma poprio tutto, magari sono stato un cane in un'altra vita. È uno dei sensi migliori.
    Odoro e adoro.

    Sbaglio o stai leggermente cambiando l'impostazione di scrittura? Noto frasi più brevi e molte divisioni in paragrafi. Dal mio basso punto di vista un cambiamento in meglio.
    Cos'è? Vorrai mica raggiungere la perfezione?

    (deuteronomio)

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  21. @S.: altro che scusarti, grazie della precisazione.
    In realtà "contraddici" soltanto me, in quanto ME ha utilizzato l'aggettivo "asettico", ma sono stato io a riferirlo a sale chirurgiche e di ingegneria informatica.
    So bene quanto sia relativa l'asetticità delle sale chirurgiche (ne fui reso consapevole da un articolo di giornale di molti anni fa quando veniva proprio denunciata la cosa, confrontandola all'estrema igiene dei laboratori proprio di Silicon Valley: per garantire la qualità dei microchip vengono osservati parametri di igiene dell'aria svariate volte più rigidi di quelli richiesti per una sala chirurgica.)

    Ci sono stato, da operato in stato cosciente, in una sala chirurgica, e come dici tu ci sono tanti odori, dal cloroformio ad altri.

    Ho usato impropriamente "asettico" per fare da contrasto con gli odori della vita vissuta "all'aperto, sana", rispetto a quella patologica di ospedali e industrie informatiche (le stanze del silicio).

    Come giustamente dici tu l'ambiente asettico assoluto probabilmente non esiste, può essere un valore cui si tende.
    Mi piace chi mi richiama alla puntualizzazione.
    Thanks.
    Ciao S.accente! :o)

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  22. @ Kisciotte
    Eheheh...(che è diverso da ahahah).

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  23. @K: devi ammettere che sono stata all'altezza del tuo rancido=acida
    ciao

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  24. @S.: premessa di precisazione sul flusso comunicativo: quando ti ho risposto prima, non mi ero accorto che ME nel frattempo avesse già nuovamente commentato, "raggiungendomi" in sala chirurgica. :o)

    Beh, non è una questione di altezza, ma di lunghezza... il rancido esce alla distanza e io ho trascorsi da fondista in atletica leggera. Un anno di paternità è una strada lunga; spero che la tua determinazione non divenga rancida anzitempo. (prendila come una sfida hihihi)
    Ciao Acidella S.alamella ;o)

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  25. @Josef K.: Grazie. Magari ho cercato di essere stringente e avvolgente, un po' come nel legare l'arrosto. Ma non si dice mai tutto. Volendo, delle considerazioni si possono sempre apportare.
    Anche il miglior arrosto privo di fumo si esalta ancor più se guarnito di dorate patate al forno.
    Alla perfezione si può tendere, mai potendola raggiungere. Anche Dio, Perfetto, avrà sempre una nozione imperfetta del senso della incompletezza. Che noia!

    Non ti sbagli Josef K per ciò che hai osservato, ma non sto cambiando stile, ho solo utilizzato tagli di frasi differenti in relazione ai contenuti.
    Un po' come nei tagli di macelleria.
    L'importante è non fare macelleria sociale, né con i coltelli né con le parole.

    Magari ti dedicherò una bella fiorentina di post monoparagrafico. Che non si vive di solo spezzatino.

    A me piace scalare, sia i monti che le marce.

    (pentateuco)

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