Al mondo c’è chi urina e c’è chi piscia.
Io piscio.
A te scappa la pipì. A me scappa una pisciata.
Vai alla toilette a fare la pipì?
No, vado al cesso a pisciare, io!
Sta cercando il bagno?
Sì, avrei un piscio.
Quando piscio, inoltre, mi capita di zampillare qualche goccia sull’asse del cesso.
Forse accade per una legge della fisica, diventando mal gestibile il getto allorché l’idrante perde di pressione.
In quel momento potrei sporgermi in avanti, concentrarmi alla ricerca della precisa balistica della gravità dei fluidi. Potrei, ma non me ne frega.
Potrei, forse riuscirei, ma posso anche rifiutare la ricerca dell’errore zero.
Esercito il libero arbitrio di rimbalzare sull’asse.
Questo è il bello del pisciare stando in piedi.
La lascio agli altri la perfezione.
Sbaglio ergo piscio! Anzi spiscio!
Il piccolo Grisù spiscia e spande ineluttabilmente, gli sta stretta la prospettiva luccicante dello smalto della tazza perbenista. Magari si sforza anche di spegnere ogni scintilla di ribellione, ogni vampata di contraddizione. Si sforza ma non ci riesce. La pisciata è fuori dal coro e l’asse si bagna.
La tazza del water è pur sempre un imbuto asfittico che conduce allo scarico delle fogne, a una vita che a pisciarla in posizione marziale e impeccabile, ti conduce a una merda d’esistenza.
Water luccicante, mi fai semplicemente cagare, e nulla più del mio disprezzo avrai da me!
No, Grisù preferisce spegnere l’incendio dell’angustia che lo divora da dentro, e innaffia a colonizzare nuovi spazi e diversi modi di porsi, a gambe larghe e corpo basculante, alla ricerca di un improbabile punto d’appoggio.
Datemi una leva e vi solleverò il mondo.
Datemi un water e piscerò sull’uscio delle vostre paure, zampillerò il bordo delle vostre miserie.
Non fuori, sia chiaro. Che a farla fuori è capace qualsiasi bastian contrario, qualsiasi polemico da strapazzo. Il perfetto idiota subnormale piscia fuori dal water.
No, no. Io non mi faccio da parte e non la faccio da parte.
Io ti piscio prima nel water e poi pure sull’asse, che ti sia chiaro che volendo puoi farlo pure tu.
Anche tu se vuoi puoi pisciare sul bordo, se non lo fai non è perché ce l’hai piccolo o ce l’hai dritto.
Il mio è tanto lungo e tanto storto quanto il tuo, solo che è pure cazzuto e piscia sul bordo. Se così mi aggrada. E di non pisciare sul bordo non ci aggrada punto, a me e a lui.
Sensi di colpa? Ma per piacereeee, zero!
Canto pure, mentre svuoto la belva I'm piiiiissing in my way! I'm spaaaaanding all around. Dadadaah da da daaah dadadaaaaah da da daaah!
La goccia cade sull’asse, ma non è detto che poi rimbalzi nella tazza. No! Può andare alla scoperta di nuove frontiere, rimbalzando o scivolando fuori.
Quando non ho voglia di schizzi pindarici o rimbalzi prometeici, allora riposo le meningi con una letteraria pisciata nel lavandino. È un’usanza consegnata alla dignità del documento da Milan Kundera, ne “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Scrive che Tomáš è solito pisciare nel lavandino, perché in Cecoslovacchia si usa così. Io non sono ceco, però penso che le ceche siano tra le donne più belle d’Europa, ciò fa di me un fervido sostenitore della pisciata in qualunque sanitario che non sia in water.
Forse accade, insomma, per una legge del mio io, che non pongo troppa cura alla conclusione dell’atto urinario, diffidando della perfezione e firmando con una sbavatura d’approssimazione quella, che in fondo, è la sfumatura della mia esistenza nelle pisciate relazionali di tutti i giorni.
Penso che quelle gocce al marginare del radicato pitale rappresentino in fondo quella spruzzata d’umorismo e ironia che rende sapida e salata un’esistenza altrimenti calcolata e noiosamente mirata. Quell’approssimazione canzonatoria senza la quale diventa oltremodo difficile se non impossibile tirare a campare in mezzo a un mondo di pisciatori diritti “tutto bene style” di giorno e piscialletto di notte.
Verrebbe da dire che noi non valiamo per la durata della nostra pisciata, ma per come sappiamo lasciar traccia con qualche goccia sul bordo delle nostre tazze anonime.
Una pisciata senza sbrodolo non val la pena di esser vissuta.
Soltanto chi ci prova sbaglia. Soltanto chi piscia sgocciola.
Diffido selvaggiamente di un uomo che affermi di pisciare senza sporcare il bordo.
Che esistenza priva di sfumature!
Poi si ripone la colt nelle mutande, una sgrollata e a cuccia, senza troppe cerimonie, che le mutande sono la culla dell'anima. E la mia anima vuole sentirsi a casa anche lì, con graffi e sbaffi alle pareti, che l'odore di bucato dopo un po' ci innervosisce.
E via verso nuove avventure borderline. Sempre al limite!
Il mio Easy Rider viaggia su due palle, non su due ruote.
Per l’uomo pisciare è un’avventura, e anche sull’asse del cesso, l’istinto atavico prevale, il richiamo della foresta ci ricorda che, da qualche parte nel tempo, siamo stati pisciatori cacciatori.
Pisciatori si nasce, sgocciolatori irriverenti si diventa.
Il ribelle bagna il bordo.
Da vecchio cercheranno di zittirmi col catetere?
Ficcatevelo nel culo il catetere!
Mi garberà pisciare anche fuori dal catetere.
Creperemo. lui ed io, esalando l’ultimo sgocciolio, al grido di Ora e sempre incontinenza!
Mille volte meglio morire sul proprio zampillo, che sopravvivere su mutande linde e griffate.
Non ci avrete vivi! Se ci sentiremo braccati, se busserete alla porta, non lasceremo traccia del nostro passaggio. Farò scarpetta, ma I pissed here! Lo saprò io e lo saprai tu, quando capirai dal luccichio negli occhi, che ho fatto il piscio con gli schizzi. Non te lo dico, ma già lo sai.
Ah! L’ideologia dello zampillo sull’asse!
Che meraviglia!
Che bello svegliarsi nella consapevolezza che a dir cagate e a pisciar sul bordo, si è sempre a tempo!
K.
Un approccio epico come solo tu puoi, K :^)
RispondiEliminaIo ho un approccio più "sistemico".
@SpeakerMuto
RispondiEliminaGrazie, ho letto la tua preziosa testimonianza!
Hai davvero sviscerato la questione... poi nella vita ognuno sceglie da che parte stare, e più che con chi, come pisciare! :oD
Io a casa la faccio seduto, si sta più comodi.
RispondiEliminaIn trasferta invece, la faccio in piedi e quando capita è un piacere scrostare sgommate di precedenti utilizzatori.
Vi lascio con una battuta di Luttazzi: "Chi piscia nel lavandino, perché non ci caga anche?".
Vado a pisciare.
Chiedo venia!
RispondiEliminacambiai testo all'ultimo, ma lasciai una consecutio monca. E non sia mai che sporchi un post così bello!
Rifo:
Anche Califano ha dichiarato di pisciare nel lavandino; te lo dico nel caso ti serva un vicepresidente per il tuo club "borderline". :-)
(alzalatavoletta!)
RispondiEliminaHo giocato a minibasket dai 10 ai 13 anni! Io piscio di tabella! Mi fa sentire un pò Dino Meneghin!
RispondiEliminaMi piacerebbe dirvi che, stando in piedi, piscio sulle tende, ma son finiti quei tempi.
RispondiEliminaa jk invece direi che "una battuta di Luttazzi" son parole grosse.
tra le mie invenzioni giovanili c'era SegIgi, la seggetta igienica. era fatta di mille strati che venivano tirati via, uno ad uno, dopo ogni utilizzo... poi è venuto quel coglione che si è preso l'idea, l'ha rigirata e ha brevettato i copriseggetta (o coproseggetta? boh) in carta. stronzo.
tenderly
@Josef K.
RispondiEliminaNoooouuu! Da seduto no :(
Così mi uccidi!
@MaiMaturo
Califano piscia nel lavandino perché è un cafone maleducato, io invece per cultura letteraria.
Le pisciate possono sembrare simili, ma se vai a indagare le motivazioni scopri che differiscono.
:o)
@Conte di Montenegro
Figo di tabella! Non ci ho mai pensato. Non sono da basket, ma adesso mi bevo mezzo litro d'acqua e provo subito. Non sto più nelle mutande dalla curiosità! Glug! Glug! Glug!
blablabla. ma poi pulisci? o sei ribelle fino in fondo?
RispondiElimina@Hombre
RispondiEliminaAh, sulle tende, ok...
Se dicevi che pisci stando in sella, ti invidiavo pesantemente!
@ciku
Certo che pulisco, faccio la scarpetta come spiegato nel video linkato.
Chessonoscemo?!?! Non lascio traccia del mio passaggio, che se mi scoprono poi finisce il divertimento! Sono una serpe in seno io! Uno zampillo sull'asse di ogni struttura organizzata (e inconsapevole). Da dah!!!!
ah, ok. non avevo cliccato il link. guarderò ora. chiedo perdono se ho arrecato offesa.
RispondiElimina@ciku
RispondiEliminaperdono?!?! offesa?!?! maddecheee?!?! :oD
Se capiti da queste parti sappi che il mio bagno è guasto, per te.
RispondiEliminasoloseduto
@giovanni
RispondiEliminaMi darò alla macchia!