Gutta cavat lapidem.
Proverbio latino: la goccia scava la pietra.
La stessa goccia che magari fa traboccare il vaso.
Non vi sembri innocua quella gocciolina, poiché innocua non è.
Lasciamola lì per adesso, a sgocciolare, poi torneremo a riprenderla.
Proseguo.
I dettagli non sono importanti, i dettagli sono tutto.
I dettagli fanno la differenza.
Ecco altre due frasi apparentemente “innocue”, ovvero tranquillamente accettate e condivise.
Ma non sono poi così inermi.
Pensateci bene. Pensate alla differenza.
Ovvero, vediamo un po’ cosa ci sta sotto la superficie che fa la differenza.
Procuratevi una tinozza in grado di contenere l’Oceano Pacifico.
Avete due strade per gestire questa operazione complessa con l’immaginazione.
Opzione uno (nella quale adattate voi alle circostanze-approccio scientifico): vi immaginate giganteschi come Dio e nelle divine mani reggete una tinozza cosmica.
Opzione due (nella quale adattate le circostanze a voi-approccio fantastico): immaginate di tenere tra le mani un mappamondo-palantir, che si trasforma e si anima in un piccolo globo terracqueo.
In ogni caso, duplicate il pianeta, per scissione binaria.
Afferrate un globo terrestre e versate l’Oceano Pacifico nella tinozza.
In un’altra tinozza versate l’equivalente dell’altro Oceano Pacifico.
Nella seconda tinozza aggiungete una goccia.
C’è più acqua nella seconda tinozza, la seconda tinozza vince!
Le immense vastità d’acqua della prima tinozza soccombono sotto il peso di una sola goccia!
La seconda tinozza vince per il dettaglio di una goccia, che ha fatto la differenza.
Per eccellere, proprio per eccellere, là dove tutti quelli bravi sono arrivati, sarà la goccia in più, il passo in più, il particolare in più, a decretare il trionfo di tutti gli oceani, di tutte le esplorazioni dell’Africa, di tutte le complesse architetture del pensiero.
Quindi cercate di non sprecare mai ogni tipo di opportunità, nemmeno una goccia: potrebbe fare la differenza.
E fin qui ok.
Ma quella goccia in più non farebbe nessuna differenza se non poggiasse su un intero oceano.
L’ultima goccia che perfora la dura roccia, l’ultima goccia che fa traboccare il vaso, l’ultimo passo che fa piantare la bandierina in cima alla vetta o gridare di gioia scoprendo le sorgenti del Nilo, beh tutto questo sarebbe vano e privo di significato senza l’immane mole di gocce e passi precedenti.
Significa che non bisogna incaponirsi troppo a celebrare la specialità e la straordinarietà della goccia che fa la differenza.
L’ultima goccia, l’ultimo passo, raccolgono soltanto il frutto della laboriosa presenza delle infinite gocce e dei tantissimi passi precedenti.
Altrimenti si corre il rischio di ridursi ad esaltare lo sprint finale, la goccia brillante e straripante, la frase a effetto, l’insight casuale, la palla che va in rete.
Palle di fra’ Giulio!
Dietro e prima di ogni dettaglio che fa la differenza, c’è sempre una solida competenza che ha fatto la forma della sostanza, la dura madre di ogni genitura creativa.
L’ultima goccia, l’ultimo passo, senza questa consapevolezza, si riducono a sciocca approssimazione.
Da sola, la goccia che fa la differenza, il particolare che fa traboccare il vaso, nulla possono.
Non la pietra, ma nemmeno uno strappo di carta da culo riuscirebbero a perforare.
L’approssimazione nulla ha da spartire con l’improvvisazione.
L'improvvisazione posa su placide, consapevoli vastità oceaniche di competenza.
Grazie al laborioso operare di fantastiliardi di goccioline di mare, che unite in milioni formano cavalloni e onde, che in successione si spingono avanti l’una con l’altra, che alla fine si infrangono nella cresta spumeggiante di migliaia di gocce del più vicino spruzzo, una piccola gocciolina d’acqua arriva fino a te che guardi il mare in burrasca, fino alla punta del tuo naso, solleticandolo.
Sappi che è tutto il Mare Oceano che ti sta facendo il solletico al naso.
Non quella sciacquetta di primadonna ultimarrivata dell’ultima goccia.
Questa sì, è una bella differenza!
K.
ps: personalmente ne sono consapevole anche ogni volta che lo sgocciolio sulla tazza del cesso impreziosisce e dà un senso a tutta la pisciata, senza il fiotto della quale lo sgocciolio non avrebbe né ragion né natura d'essere. Ma all'immagine delle onde nel mare aperto non mi pare particolarmente raffinato affiancare quella di me al cesso intento a pisciare, anche perché al mare piscio sempre quando faccio il bagno, quindi non c'è sgocciolio, sebbene la schiumetta che viene in superficie mi riconcilii con la mia natura bestiale, nonché terrena.
(ok, ok giovanni! Lo so! Se vengo a casa tua il bagno è fuori servizio, se vengo in spiaggia dove vai tu, per me il mare è inagibile! Occhei!!! Troverò il cartello "mare guasto". Va bene uguale. Vorrà dire che piscerò sul palo del tuo ombrellone mentre farai il bagnetto nel mare lindo lindo. Problema risolto. hihihi)
Cazzo, devo andare a pisciare, ma poi giuro che faccio un commento intelligente!
RispondiEliminaBalph
Sbrigati a pisciare, cazzo!
RispondiEliminaOk, ci sono.
RispondiEliminaIspirazione a gocce: la mia situazione attuale.
Non perché mi manchino idee: tutt'altro, è un buon periodo.
Sia dannato il libro di Calvino che mi hai consigliato :-)
Quel climax di incipit ha accentuato la mia propensione ad inventare conclusioni senza tesi e risposte senza domande ( vedi l'ultima Lettera)!
Comunque, sono riuscito a schiacciare il tasto Rewind e a risalire ad un post: la goccia è levitata verso la mia parete intracranica e la roccia è di nuovo grezza.
Ora però so come scolpirla, non solo quello che vorrei tirarci fuori.
In sostanza, non aggiungo gocce, le tolgo agli oceani paralleli futuri.
TIONS
Ho uno strano concetto di commento intelligente, non trovi?
RispondiElimina@La Carta
RispondiEliminaTrovo che hai un'intelligenza che segue regole proprie, questo la connota in quanto tale.
Mi ricordi Michelangelo che deve togliere il supefluo dal blocco di marmo.
La vita è selezione, non accumulazione.
Tu farai degli Oceani i tuoi scalpellini.
Sei già un Dio, devi solo prenderne consapevolezza.
ragazzi non è ancora il momento di farvi gli sgocciolii a vicenda.
RispondiEliminauolf
pensavo alla bandierina, in effetti gli ultimi passi sulla vetta di qualsiasi montagna saremmo in grado di muoverli anche noi che magari non sappiamo manco cos'è una cengia e non abbiamo mai indossato dei ramponi.
cyzymogg
(hai messo il captcha in creolo-haitiano?)
Sempre ottimo!!! :-D
RispondiEliminaGrazie mille per il bel commento articolato... :-D
CIAO!!!
@Hombre
RispondiEliminaCengia lo dici a tua sorella, rampone che non sei altro!
(lo metterei pure in klingon-vulcaniano se servisse!
Captcha cavat Hombre)
@Lario3
Grazie a te di esistere, Genioalcubo!
Hai copiato il tema di un mio post! (E non solo mio)
RispondiEliminaSappi che è l'ultima goccia!
;^)
@SpeakerMuto
RispondiEliminaSappi che se me lo segnali, lo leggo volentieri!
E questa è soltanto la penultima goccia!
:oD
Ultima goccia: De scimmiottandum
sai che m'ha riservato il tuo captcha: basta scarpe, per l'amor di Dio.
RispondiEliminami sa che ha letto il post su gosling.
in effetti mi' sorella è cengia assaje
subnop
@Hombre
RispondiEliminahahahahah a questo punto non so se mi piacerebbe conoscerla o meno, ora che so che è cengia e pure assaje!
Meno scarpe e più stivali! (con un Oronzo in mezzo)
La goccia di oggi, è la continuazione della pisciata di ieri? No perchè se è così, ho già idea di come si intitolerà il tuo post di domani!
RispondiElimina@Conte di Montenegro (o CDM che se legge qualche zvizeroddo fa più figo)
RispondiEliminaUn lungo filo di gocce imperlate unisce una trama segreta che il tuo animo sensibile ha saputo cogliere.
Lo sgocciolio sulla tazza del cesso impreziosisce e dà un senso a tutta la pisciata, senza il fiotto della quale lo sgocciolio non avrebbe né ragion né natura d'essere. Ma all'immagine delle onde nel mare aperto non mi è parso particolarmente raffinato affiancare quella di me al cesso intento a pisciare, anche perché al mare piscio sempre quando faccio il bagno, quindi non c'è sgocciolio, sebbene la schiumetta che viene in superficie mi riconcilii con la mia natura bestiale, nonché terrena.
@K: Sempre grande! E' proprio un bel post.
RispondiEliminaBasta individualismo, evviva il lavoro di squadra!
Aspetto con curiosità il prossimo post.
@MaiMaturo
RispondiEliminaGuarda che la tua aspettativa di un sequel si basa tutta sulle elucubrazioni del Conte... intanto che aspetti procurati una lettura adeguata... chessò... facciamo Guerra e Pace? :oD
"Lo sgocciolio sulla tazza del cesso impreziosisce e dà un senso a tutta la pisciata!"
RispondiEliminaVerissimo! Soprattutto quando la prossima ad andare al cesso è una donna!
@Conte di Montenegro
RispondiEliminaSei sempre una pisciata avanti!
L'importante è che ti lavi le mani dopo, con un bello scroscio che finisce in una goccia ;)
RispondiEliminazestion (gestione tedesca?)
@ME
RispondiEliminaCavolaccio! Tutto il profondo valore del post, da consegnare alla storia dell'umanità, è stato sminuito dal post scriptum che ha catturato l'attenzione! :oD
Mi lavo le mani e pure bene; e prima pulisco per benino il bordo del water con la carta, giuro!
Sono un eversivo educato io! :oD
(digitazione monomanuale)
Sì, ho deciso di investire in un generatore di captcha tedesco, mi hanno detto che riduce lo spread negativo dei contatti.
(indiceemedioincrociatidietrolaschiena)
Molto volentieri, caro e gentile K. Eccolo.
RispondiElimina@SpeakerMuto
RispondiEliminaTi strangolo! :oD
Ma questo l'avevo letto! E' recente.
L'unico plagio è nella goccia che scava la roccia, hahaha.
Speriamo che Ovidio non ci denunci entrambi!
Pensavo avessi fatto un post sul tema dell'ultima goccia che ha valore solo se tutte le altre hanno preventivamente riempito il vaso ecc.
A posto così allora :o)
La blogosfera è un luogo ancora abbastanza spazioso per tutti e due.
mmm... ho riguardato meglio il tuo avatar... e poi 1,87... magari a strangolarti aspetto, ma si vah!
Ho messo "zestion" da Hombre:
RispondiEliminaCAPTCHOMANZIA
Non ti pagano per leggere blog in giro, tienilo a mente.
Direi che ha ragione...vado a guadagnarmi la pagnotta :)