martedì 17 gennaio 2012

Come stelle sulla terra

"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità ad arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l'intera vita a credersi stupido." [Albert Einstein]

Questo post origina da quest’altro post, intitolato “Dislessico Famigliare”.
Va letto, è agile e interessante; fate un salto su La linea d’Hombre, e poi tornate.
……………
Ancora qua state? Tanto mica scappo, che qui si elogia la lentezza e la pazienza. Su, muovere il culo. A dopo!
(step 1: cliccare “Dislessico Famigliare
step 2: cliccare “read lamponi”)

Oh! Rieccovi!
Bello, vero?!
Stavo per scriverci un commentone come mio solito, inserendo link ecc.
Al che mi sono detto: “Pover’uomo, lasciamolo in pace per una volta.”
Così il commentone l’ho fatto diventare un post, cogliendo l’opportunità per fare servizio di diffusione di utilità socio-culturale-cinematografica.

Siamo in balia della deriva neurolinguistica delle parole, con l’unica preoccupazione di non urtare la sensibile permalosità di qualcuno, anche a costo di sparare cazzate.
Gli spazzini sono operatori ecologici.
Gli handicappati sono diversamente abili.
Gli idioti sono diversamente intelligenti.

Può essere comodo giocare il jolly del “soggetto dislessico”: l’insegnante sfoggia un parolone; il genitore tira un sospiro di sollievo che il figlio non è affetto da trotismo (ma un salto in farmacia bisogna farlo lo stesso, che la dislessia si cura col dissenten, giusto?); il bambino… beh magari diventerà Einstein, di certo la carriera da assessore regionale è compromessa.

Il guaio è che, a forza di sminuire con leggerezza la dislessia in testa agli zucconi, poi si rischia di sottovalutare il problema, quando si presenta davvero. È una specie di “Alla pecorella! Alla pecorella!”, al posto del più famoso lupo.
Con l'idea che c'è una parolona complicata dietro la quale nascondere un semplice "quello non ci arriva di comprendonio", poi forse a farne le spese sono quei bambini che veramente soffrono di dislessia.
Magari finiscono pure loro sbattuti nel mucchio dei tontoloni diversamente intelligenti.
Ed è un vero dramma, proprio perché colpisce dei bambini, vittime indifese e silenziose, che, in quanto dislessiche, non formulano proprioproprio tante frasi per reclamare.

La parte di sensibilizzazione sociale la sto svolgendo.
Ora inserisco la parte cinematografica. Qualche anno fa ho visto un film di produzione Bollywood, quindi coloratissimo, con qualche deriva fantasiosa, davvero delizioso, sul tema della dislessia.
Si intitola Stelle sulla terra; il tema è trattato “artisticamente”, rendendolo godibilissimo anche per i più giovani.
Questa è una scena clou. Se volete ve lo procurate.

La dislessia è davvero un peccato quando viene fraintesa, perché si può intervenire efficacemente; basta avere la fortuna di trovare adulti competenti e senza una zucca al posto del cervello.
Suppongo occorra tanta pazienza, tanto amore e tanta professionalità.
Qua si possono reperire informazioni interessanti, per chi volesse documentarsi, per entrambe le fasce neurolinguistiche.
Cosa vuol dire essere dislessici
Cosa vuol dire essere diversamente dislessici

Finisco con la parte culturale.

“I dislessici imparano la modestia e a comportarsi bene con gli altri, doti che li avvantaggiano nel mondo del lavoro. Cerco di non mettere mai in difficoltà gli altri, perché so come ci si sente.”
[Richard Benson, imprenditore Virgin Group]

“Quando sentivo i compagni leggere ad alta voce mi sembrava che gli angeli suggerissero loro le parole”. [Paul Orfalea, fondatore di Kinko]

Questo è un video lungo, ma istruttivo e curioso, su alcuni famosi insospettabili dislessici.

“Tutti mi dicono che sono lento, ma non riesco a capire perché non dicono agli altri che sono veloci. Tutto è relativo, dipende soltanto da quali occhi è visto.” [Thomas]

Quest'altro video è un… test, per noi relativamente brillanti e svelti.

Come dice Hombre, stiamo attenti a dare del dislessico a qualsiasi somaro, zuccone, lazzarone.
Uno zuccone ha tutto da guadagnarci a passare per dislessico.
Un dislessico non ci tiene affatto a passare per zuccone.
No buono scambio! Lo sa: è dislessico, mica scemo!

K.


Come Stelle sulla terra
Le stelle, da lassù, ci guardano quaggiù.
Ci vedono frenetici, caotici e veloci,
opachi e trafelati.
Ogni tanto una di loro scende a trovarci,
a ricordarci la pazienza e la lentezza.
Altri tempi e altri ritmi.
Ci vuole amore per accendere una stella.
Costa fatica.
Però poi non la spegni più
brilla di luce propria.
Già in cielo
mentre splendono in silenzio
sono una meraviglia.
Quando poi quaggiù
imparano pure a leggere e a scrivere
e a far di conto
diventano emozione.
Da mozzare il fiato.

21 commenti:

  1. Zucconi alla meta.
    Grazie del citone.
    bacio
    bacio?
    massì dai

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pure bacio?
      Ogni tre per due offri assist della madonna al Conte per martoriarmi le palle rossonere, e pure bacio?!?!
      ;oD

      Elimina
    2. carissimo, prima ho "solo" ringraziato perché stavo facendo un'altra cosa, mi apprestavo a godermi "Diario di un maestro" che ho finalmente trovato e che, nel caso, ti consiglio. Non parla di dislessia, ma d'insegnamento... è un gioiello a mio avviso.
      Tornando a noi, meno male che non hai strizzato tutto in un commento da me, hai composto un post memorabile, da par tuo, e il film me lo sto già accattando.
      E ti linkerò eccome, affinché il quadro non risulti zoppo.
      ma NON lo faccio perché lo dice lillina, sia chiaro... :P

      stenally

      Elimina
    3. Grazie della segnalazione del film.
      Certo, certo, anche Adamo ha mangiato la mela perché gli garbava a lui di addentarla... è da allora che va così... Sì arrivo lillina! Ti preparo la tisana, subito! Miele invece di zucchero, d'accordo! Ufff!

      Elimina
    4. ecco, fatto.
      visto il film, stasera.
      La mugliera mi ha terminato paccate di kleenex, per il resto bello.
      Molto poetico.
      Come film un tantinello troppo bolliwoodiano, però c'era tutto. Molto poetico.
      E c'erano pure quegli zucconi degli altri profe!

      Elimina
    5. Mi fa piacere vi sia piaciuto; l'obolo rosa in lacrime era ipotizzabile.
      Sono d'accordo che sia un po' troppo speziato di Bollywood, con quel senso di variopinto che stempera la profondità del dramma. Del resto è il loro modo di approcciare, un surreale svolazzante e distaccato che non dà mai tempo allo sguardo realista di posarsi e penetrare. È il loro marchio di fabbrica insomma, come un sari leggero, fluttuante, non per questo meno riflessivo, soltanto più avvolgente anziché incidente.

      Io dire che noi fatto buono scambio: una ricetta per uno film. Augh!

      Elimina
  2. Il film me lo segno molto volentieri. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero ti piaccia. Non ha una trama complessa o sofisticata, però è fresco, variopinto e toccante oserei dire. Ho osato.
      Prego.

      Elimina
  3. Per par condicio Hombre dovrebbe mettere il link a questo post!
    Bravo, mi è piaciuto il commento !
    Dai torno seria, bel post proprio un bel lavoro, mi hanno emozionato le citazioni e la poesia te la rubo per regalarla ad una personcina che so io...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Orrore! La par condicio no: evitiamo le parolacce in inglese per favore.
      Fammi capire lillina!
      Prima passi di qua e buchi con il tuo spillone da acume essenziale tutti i miei palloncini prolissi.
      Adesso arrivi e ti freghi la poesia.
      OOOOH!
      Dispettosa e pure scroccona?!
      Mi sa che ti sto dando troppa confidenza! Che ti prendi troppe libertà!
      Veramente!
      No, ma prego, fai come fossi a casa tua!
      Posso mantenere lo sfondo bianco o lo devo mettere a pois rosa?!
      Come? Devo abbassare il volume e colazione servita a letto non prima delle dieci?!
      Grrrrr!!!!
      :oD

      Elimina
    2. OOOOOH (nota ho meso un O più del tuo, prolissa anche o!),da notare:
      -Quel link è stato messo
      - La tua nobiltà non è acqua di colonia, ma profumo, questo post lo testimonia
      - Dispettosa? Direi sana ironia, bisogna prendere la vita col sorriso
      - Scroccona? Vero, ognuno di noi nel relazionarsi con gli altri prende e lascia qualcosa di se, in questo caso ho rubato un emozione che a tua volta avevi già rubato...Non temere andrà in buone mani nobile Kisciotte!
      -Troppe libertà? Giammai solo quelle che un blog pubblico mi permette di prendere
      - Odio il rosa, ti consiglio un arancio e non ti sto a spiegare perchè!
      - Dormire fino alle dieci e le briciole nel letto? Non sono mica malata si può fare solo a capodanno!
      Sei contagioso mi hai fatto scrivere un commento che sembra la sorellastra dei tuoi ! :))

      Elimina
    3. Siccome in certi tratti la tua replica è seria, meglio evitare malintesi: la mia risposta era tutta sketch ironico da finto risentimento.
      Spero non ti fosse sfuggito. ciao
      ;o)

      Elimina
    4. Certo che non mi era sfuggito! Ed io che pensavo di essere stata in grado di viaggiare sempre sul filo dell'ironia!
      Ok mi scuso, sono stata debole ho ceduto ad un basso istinto...ho voluto appositamente che tu pensassi mi fossi un po risentita.... No worry...;)

      Elimina
    5. No, scusa tu lillina. È che io a volte casco in modalità ironica, perché nella vita lo faccio spesso, ma per iscritto, soprattutto in una modalità interattiva, io so bene con che tono pronuncerei ciò che scrivo, e do troppo spesso per scontato che gli altri ricevano anche... l'audio delle mie frasi. Senza può essere ambiguo il senso a volte. Mi fa piacere che tu non abbia frainteso, mi era sorto il dubbio di essermi presa troppa "confidenza" e mi sarebbe dispiaciuto ;)
      Ok, ora mi dirai: tutta 'sta solfa per dire "Non ti devi scusare, l'equivoco l'ho generato io."
      Meglio che sto zitto.
      Ciao :o)

      Elimina
  4. Bello il post, bellissima la poesia.

    La citazione di Richard Benson, che si fa tirare topi morti dai suoi fans all'Alpheus, quella non me l'aspettavo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, non sono ferrato in materia. Si vede che non tutti i dislessici riescono col buco.
      Io i topi morti ce li ho nelle mutande quando non le cambio per due settimane. Ma grazie dell'info, poi mi documento.

      Elimina
  5. uno dei momenti in cui mi son sentita veramente una schifezza è stato quando ho saputo che una bambina presa in quinta e che credevo fosse solo terribilmente svogliata, da alcuni test alle medie è risultata dislessica. non una grossa dislessia e l'ho avuta solo l'ultimo anno ma mai per mezzo secondo m'era passato per la testa che potesse avere difficoltà di quel tipo.

    proprio una schifezza.

    RispondiElimina
  6. " ci vuole amore per accendere una stella ,
    costa fatica pero' poi non la spegni più "... :'-) brrrrrr che emozione!!!!!
    fantastico tutto ...
    adorabile la canzoncina del pagliaccione sorpresone :))
    per fortuna esistono tanti mezzi oggi, come anche tu hai evidenziato in un tuo link per
    per correggere e prima ancora per comprendere che dislessia non fa rima con ciucceria ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Emozione sorpresone!
      Pagliaccione brividone!
      Da stalle di ciucceria
      A lapilli di stelleria.

      (licenza poetica, ci ho messo i lapilli vah, un tocco di Vesuvio)

      Elimina
  7. Ammazza che post interattivo, congratulescions Kisciotte!!! Ero tutta un click :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ammazza che poligrottola che sei!!! :oD
      Rabbrividescioooon!
      ciao

      Elimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.