Note, parole e chiome

Vi segnalo due siti, nei quali mi sono imbattuto.

Il primo è in ambito musicale, radiofonico per l’esattezza.

Siccome da queste parti bazzicano almeno due strimpellatori di chitarra (La Carta e Speaker Muto), a loro potrebbe interessare, sempre che già non lo conoscano.

È un sito concepito per la condivisione e diffusione gratuita di materiale musicale, nello spirito del copyleft, ovvero con licenza creative commons (la stessa che moltissimi blogger riportano sul proprio blog per ostentare un’impronta di valore letterario ai contenuti pubblicati, non sia mai che qualcuno se ne voglia appropriare impunemente).

Il sito si chiama Reset Radio.

L’altro sito potrebbe invece interessare chiunque abbia un blog testuale, ovvero sia in qualche modo appassionato di scrittura.

Anche in questo caso, con modalità che non ho ben indagato, ma che potete investigare nel sito, si può dare visibilità gratuita ai propri scritti più significativi (poesie, racconti, ecc.).

Il sito si chiama ewriters. Scritti per essere letti.

mmm… cavolo, ho già finito! Siccome mi fa strano e brutto essere così corto, ricordo a chi non avesse ancora provveduto e segnalo a chi ritenesse meritevole l’iniziativa, che realizzando un post a tema e segnalandone l’avvenuta pubblicazione, potrete contribuire a far piantare un albero a nome del vostro blog.

“Il mio blog è carbon neutral” è un'iniziativa che ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Come fa 1 albero a neutralizzare la produzione di CO2 del tuo blog? Quanta CO2 produce il mio blog? Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l'anno. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server. Un albero neutralizza le emissioni di CO2 del tuo blog, per 50 anni! Il tuo blog produce almeno 3,6kg di CO2 l'anno, un albero ne elimina 5 e vive in media 50 anni! Aiutandoci a piantarne uno, insomma, puoi continuare a scrivere sul tuo blog per il prossimo mezzo secolo!"

La sensata obiezione che alimenta la diffidenza di alcuni è che dietro ci sia un fine pubblicitario. Più che sensato, quasi ovvio direi. Ma se ogni campagna adv avesse come effetto secondario la piantumazione di alberi, vivremmo su un pianeta verde, anzi verdissimo. Se vi interessa qua ci sono i dettagli del'iniziativa Dove Conviene.

Questo è il post che facetti… facqui, fettii io…

Ufff, vabbeh, questo è quello che scribbi io qualche mese orsono: Per fare un albero ci vuole un blog.

K.