martedì 31 gennaio 2012

Il peposo dei cosaccai

Sarà l’effetto del vento siberiano che spazzola la penisola. Qua c’è aria fredda, qualche briciola solitaria di nevischio che cade giù. Fa così freddo che le nuvole si scrollano di dosso un po’ di miseria, scuotono il pelo come dei bisonti bianchi, e quella che viene giù è più forfora che altro.
Sono granelli che conti proprio sulle dita di una mano, chicchi di sale grosso.
Sarà anche per questo che mi ha preso un’indolenza e una stanchezza nelle ossa da aver solo voglia di sbadigliare, volevo fare un post di impegno sociale, invece sono da pennica di disimpegno esistenziale.
Sono tutto uno stiracchiarmi tipo letargo in chalet di montagna.
Mi piace l'aria gelida, bello infagottato all'aperto, al calduccio al chiuso.
Per fortuna è la giornata giusta per gustarmi in serata il peposo dei fornaciai.
Ne ho saputo l’esistenza grazie a questo qui.
Ho stampato le ricette quo e qua.
Ho passato il tutto al papà cuoco nel reparto cucine.
Il qual cuoco avrebbe dovuto farlo ieri sera, ma accadde l'imprevisto prevedibile.
Ovvero il suddetto cuoco sa cucinare l’ira di dio di varietà di piatti, ma è anche convinto che tutto ciò che non ha mai cucinato in vita sua, altro non sia che scisma culinario da ricomporre nell’alveo dell’ortodossia del suo pensiero da ricettario unico.
Oltre ai tanti tomi mandati a memoria d'esperienza, in decenni di mestiere di chef, da Venezia fino a Parigi, l'unica bibbia alla quale riconosca autorità è Il talismano della felicità di Ada Boni. Se lì non ci sta, è eresia apocrifa.
Tanto per darvi un’idea del soggetto: ottime capacità tecnico-realizzative, ma mentalità rigida (eufemismo).
Io compenso bene, perché capacità ai fornelli prossima allo zero, ma stomaco elasticissimo.
Siamo specializzati nei ruoli. Lui cucina, io mangio.
Fatto sta che ieri sera, siccome aveva deciso che non fosse sensato far cuocere il peposo per tante ore, a un certo punto ha spento la fiamma, e più che un intingolo da spezzatino, la roba in pentola aveva l’aspetto di una broda di carne.
Allora l’ho convinto, con un predicozzo da eretico suadente, a rimandare tutto a stasera.
Riprendere la fiamma, per rapprendere le spezie!
Tra poco riaccenderà il rogo, si spera di ottenere un sugo intransigente e speziato degno di un boccaccesco Chichibio.
Si spera vada tutto bene, senza bisogno di litigare, senza che volino dei porco ziole sulla consistenza azzeccata o meno del sughetto.
Oggi a pranzo sono stato a stecchino, che non consumo tante calorie stando alla scrivania, e allora sono andato di tristissimo spuntino salutistico-deprimistico con crackers, yogurt, banana e carota (il pasto unico è un'abitudine negativissima, ma una tantum, a fin di bene, è cosa buona e giusta).
Così a cena avrò una fame schietta, e mi ingozzerò ripieno come un “porcellotto alla Hombre”.
Anzi, come un lupo della steppa, che con il clima gelido e la fame che ho, mi sbaferei pure un bue muschiato dei cosaccai.
Con tanto di vellutato purè.
Vi farò sapere.

K.


Ore 20,50, dopo cena
Aiuto! Sto morendo da ingozzo! Ne ho mangiate tre porzioni! Ho lo stomaco pieno come un otre a zampogna! Purtroppo non sono riuscito a finirlo! Purtroppo perché domani la porzione avanzata mi tocca spedirla a Mai Maturo via porta USB.
Che buono, fischiola!
Stasera sì che era fascinoso, tutto bello rappreso.
Mio papà che ha sempre da brontolare sui piatti che non propone lui ha mangiato senza aver nulla da ridire. Per uno come lui equivale a una promozione a pieni voti. Ovviamente per non rovinare l’incantesimo non gli ho chiesto nulla, perché da perfetto bastian contrario avrebbe inventato qualcosa sulla quale recriminare.
Mia mamma l’ha trovato squisito e mi ha chiesto conferma, prontamente ricevuta, sul fatto che il sapore sia al contempo: unico, originale, con forte personalità, quasi aspra, ma privo di qualsivoglia arroganza o sgradevolezza.
Fette di pane toscano tostato e purè hanno fatto il resto, stemperando il sapore – come dicono i calciatori e gli allenatori per dare profondità alla loro vacuità di pensiero? – importante!
La carne era tutto un burroso filamento che si scioglieva in bocca, saporitissima, e la puccia era un rincorrersi al palato d’aspro di vino, speziato di pepe, erbatico di rimando.
Insomma c’era un che di selvaggina in salmì.
Il tutto annaffiato da glug glug di vino rosso.
Esperienza da ripetere assolutamente.
Con la giusta cadenza d’intervallo temporale.
Ma da ripetere!
A seguire un buon caffè.
Vi amo tutti!

firmato
il Kaposo dei Captchai

23 commenti:

  1. Invece di farci sapere, non puoi farcelo assaggiare? Questo post mi ha messo fame.

    ps. Dì al tu' babbo che lo stimo. (Ap)parecchio!

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    1. bzzzz... pron...to? mi ricev....brauzzzbragggzziii? io ricev...zzzzzzooooo malikkzwzzss mo!!!
      Hai detto bzzzzzz "farcelo guardare"?

      (questo dannato apparecchio, uff!)

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    2. Sono le macchie solari. Domani si sistema tutto. E a me piace anche riscaldato.
      :)

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    3. Ah! Allora è tutto sistemato. Che a me quelle robe lì, una volta riscaldate fanno proprio ribrezzo (ovviamente...).
      ;)

      Poscia integro col "dopo cena" e ti faccio sapere se è rimasta in piedi (o nella pentola) l'opzione "riscaldamento".

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  2. Bene, in effetti ero in attesa. Pensavo, ma come se l'è sbafato e non ci aggiorna? Allora non gli è garbato, maremma peposa. Mi dispiacerebbe, ecco.
    Spero che la cottura in due manche porti un risultato speciale, dopo il tentativo di libera del papone paposo (e da stasera peposo).
    Oggi ne abbiamo discusso a mensa... pare che l'origine del tanto pepe dipendesse dalla qualità scadente, già tendente al marcio e maleodorante. Così, per la storia.
    Stasera bruschetta con pane arrostito sulla brace: fichezza.

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    1. Come saprai meglio di me, quel maleodorante ben si sposa col selvatico della selvaggina.
      Maremma peposa! Ho aggiunto il responso di sopra ;)
      Molte grazie!

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    2. porterò il buon fornaciai a leggere questo passionale resoconto.
      è sempre una sensazione gradevolissima quando la ragnatela virtuale - vuoi con libro, un film o una ricetta - distende i suoi filamenti fino a sfiorare, abbracciare o legare a gran forza uno sprazzo di sociale.

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  3. Stimo il tu babbo, mai prendere per oro colato tutte le ricette, prima sperimentare.
    Aggiornaci sul risultato di stasera e su i suoi commenti.
    Non ti preoccupare per il mio assaggio ho già sparecchiato, riapparecchiare per degli avanzi mi da parecchia noia.:)

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    1. Aggiornamento inserito a fine post.
      Vedi che brava donna che sei?! Che sparecchia presto e non vuole gli "avanzi". Invece quell'accidente di MM li chiama "quella roba che riscaldata è ancora meglio".
      Mannaggia a lui!

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    2. Nobile! Nobile! Apri che c'ho il limoncello originale-artigianale. Dai che ci facciamo almeno il brindisi.

      Così, a puro titolo informativo: puccia, nella pentola, ne è rimasta?

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    3. Sì, come scritto nel fine post post cena, sì, ne è rimasta... e pure il pane per raschiare la scarpetta... comprendo benissimo il tuo puro titolo informativo... :)
      Purtroppo io non do soddisfazione col limoncello: mi piace ma non lo cerco più di tanto. Sono più da sgroppino, detto anche sorbetto al limone. Quello sì che mi piace tanto a fine pasto.

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  4. Viva tuo padre e questo post appetitoso, m'è tornata fame :D

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  5. che invidia avere qualcuno che cucina per te...e se il risultato e' anche piacevolmente succulento ancora meglio...
    leggere alle 12,33 ora italiana, e non della Mongolia che ci impone blogger, e' da languore cosmico...vado a magna' ;)

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    1. Eh sì, sono invidie che mi piace lasciare inalterate.
      Del resto, perché modificare un perfetto Status Quoco?

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    2. dovresti aggiungere un settore Status Quoco...così prenderei idee per la cena ...

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  6. Stupendo!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  7. Buonissimo il sorbetto al limone, è l'unica cosa al limone che mi fa impazzire :D

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    1. mmm... aggiorno la tua scheda personale.
      Soggetto famelico, impazzisce per il sorbetto al limone, ma a parte ciò detesta limonare. Fatto!

      Il tuo commento mi ha ricordato che a me piace molto la lemonsoda e anche che non la bevo da trooooooppo tempo. Dovrò porvi rimedio.

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  8. Risposte
    1. Dove c'è potenza c'è Kisciotte! E ci sta pure la Basilicata!
      (ottimo risultato, centro al primo tentativo!... ehm... cose nostre...)
      ;)

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    2. Tranquillo sparo a salve.
      Attento alle nuvole, poca visibilità causa maltempo, ti consiglio di volare basso ;) grazie...

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