“Gloria a te nell’aria! Quale tu sia, solo uno solo in compagnia!”
Ho cominciato ieri pomeriggio, così, spontaneamente, distrattamente, a mano a mano che nella diretta del TgLa7 si consolidavano i risultati dei Referendum.
“Fa’ che s’innamori! Gloria all’uccellino! Vola da lei, io non so volare. Dille che sei felice in mano!”
E mentre si consolidavano e prendevano forma i quattro Sì, ugualmente lei si faceva solfeggio e fischiettio, la melodia di una gioia profonda che veniva a galla.
Una gioia talmente viscerale, talmente epidermica che me la sono portata a letto soprappensiero borbottandomela come ninna nanna.
“Yeah yeah che l'anima mia va a questa bocca di sole. Che mi toglie le parole .”
E ancora stamattina, mentre facevo colazione, stentavo a riconoscerla; in fondo nessuno direbbe “Ciao pelle, buongiorno!”
Ma quando sono andato nella mia sala prove, al lavaggio denti davanti allo specchio…
Mi sono messo a cantarla! E ho continuato pure mentre andavo a prendere la metrò, e la fischiettavo entrando in ufficio, e l’ho ascoltata tutta la mattina in cuffia mentre lavoravo.
“Gloria, siamo fiori! Yeah Yeah Yeah... Fa' che s'innamori!”
Così ho realizzato a distanza di quasi ventiquattro ore che stavo godendo di un orgasmo multiplo, ben più profondo dei quattro ansimi in cabina elettorale!.
Sì! Il mio cuore, e la mia mente sono andati a prendere una canzone del Menestrello e hanno attaccato a cantarsela. E la fischietto anche adesso che digito.
“Gloria a te o divino. Come sarà l'altra vita da suino.”
Sì, ecco il significato del mio mantra ecologico, rinnovabile, alternativo, pulito, contro tutte le lordure stonate di chi vorrebbe rendere il nostro paese un luogo di centrali nucleari realizzate da scorie umane radioattive.
“Gloria sei nell'aria. A te che fai certe cose con le cose di noi. Che siamo sabbia.”
Ora sono più lontane le barre di uranio e sono molto più vicine le barre d'acciaio per il Nano Arkoriano, anche se ostenta indifferenza andando per bigiotterie nel centro di Roma a risultati appena acquisiti.
"Yeah... Ai piatti pieni a tavola. La gente nostrana, senza boria né buriana.”
Farebbe un bel quadretto con Gheddafi, che, indifferente, gioca a scacchi contro un russo, irridendo l’intera compagnia di canaglie opportuniste della Nato.
Con la differenza - Yeah Yeah - che il rais libico sta in bunker sotto bombardamento aereo, e un regime l’ha comunque saputo costruire.
Il nostro Nano d’Arkore, come tutti i mediocri, può solo -Yeah Yeah Yeah Gloria siamo fiori! – troneggiare sul suo impero in bunga bunga da sottoscala, comandando su pochi scilipoti sfigati che plaudono per contratto, a comando, purché retribuiti: e vai di lap dance, deretani al vento e tante baciate di culo a chi fa il baciamano a un farabutto.
“Solo uno, solo o in compagnia. Ma la vecchia storia.”
Si sa, anche per fare il dittatore occorrono intelligenza e personalità, i soldi aiutano, ma non bastano se a maneggiarli è un opportunista senza etica.
Sarebbe davvero un peccato morire adesso, che forse avrò il piacere di vederlo in galeraaaaa!!!
“Yeah, Yeah, è un peccato morir!”
Ma veramente!
K.
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