giovedì 24 novembre 2011

Cavalieri menestrelli del drago

Non so se la musica sia in grado di vincere la morte.
Probabilmente no.
Non so se gli uomini siano in grado di vincere la morte.
Probabilmente no.

So però di un’antica leggenda dei cavalieri del drago.
Anche la tv l’ha trasposta in film.
Narra, questa leggenda, che le lunghe attese che trascinano le esistenze, sono intervallate da rari istanti, allorché la luna e le stelle, la terra e i cuori, palpitano all’unisono.

Allorché un prezioso attimo accade, un uovo di drago si schiude.
Ogni drago è predestinato a un cavaliere.
Soltanto dal suo cavaliere si lascerà montare.
E solo quel cavaliere saprà domarlo.

Una forza invisibile li attirerà l'un l'altro.
E si riconosceranno all'istante.
L'amore, del resto, altro non è che un istinto striato di sospiri.

Senza il drago, il cavaliere è poco più che se stesso.
Se morisse il cavaliere, anche il drago morirebbe con lui.

Ma quando sono un binomio, quando i loro respiri, i loro pensieri e i loro cuori battono all’unisono, essi diventano un unico essere.
Qualcosa di invincibile.
Di immortale.

No, una canzone da sola non può vincere la morte.
Tantomeno può riuscirvi un uomo solo.

Ma quando, non per miracolo ma per magia, da certe uova si schiudono certe melodie, che sempre per magia finiscono infallibilmente nei sogni e nella voce di uomini predestinati, allora ne scaturisce una fiaba che vincit omnia.
La morte depone la falce, si sdraia su un prato a faccia in su sotto un cielo stellato. E fissa il firmamento, incantata per sempre, al passaggio dalla sagoma di un cavaliere del drago che vola sopra la fine di ogni cosa.
Vinta per sempre, lei mortale, come noi tutti.
Vinti da melodie immortali, scaturite da voci immortali.
Che volano su ali di musica avvolgente. Al di là del tempo.
Mentre la morte, sotto, con un filo d'erba in bocca, fischietta una melodia.

Certe canzoni varrebbero meno se non fossero certi uomini a cantarle.
E certi uomini meritano certe canzoni, e niente di meno.
Per dar voce a qualcosa di unico.

Ne approfitto per rendere omaggio, come ogni volta che l'ascolto, ad Andrea Parodi, il mio cavaliere menestrello del drago, che ha cantato sorridendo fino a poche settimane prima di volare via.

A Freddie Mercury, nel ventennale della morte, rende omaggio Speaker Muto, che mi ha ispirato il post.

Questa non è Radio Free Mouth, io non sono SpeakerMuto, ma ho ascoltato il suo pezzo dal titolo “Memento mori, Freddie”. Voi fate come cazzo vi pare.

K.

23 commenti:

  1. Mai amato freddie mercury.
    Mai piaciuti i queen.
    Sopratutto con le porcherie fatte dopo.
    Tu e lo speaker muto però avete scritto delle cose meravigliose.
    E chi scrive come voi..chapeu.
    (Posso continuare a leggerti?).

    RispondiElimina
  2. Bell'omaggio, K.

    E grazie mille per la citazione :^)

    RispondiElimina
  3. @cielosopramilano
    E perché non dovresti potere continuare?!?!
    :oD

    De gustibus... e poi la mia passione per i Queen è francamente molto commerciale, nel senso che il momento significativo è legato alle colonne sonore di Highlander. :o)

    Ho solo fatto il collegamento tra due artisti che, sinceramente, mi emozionano per la capacità di dar voce a certe sonorità, pur nella caducità della vita.

    Sicuramente sono istintivamente più legato alle canzoni di Andrea Parodi, è più il mio "cavaliere menestrello", tra i due, oltre a molti altri cantanti (che si può essere bravi da morire anche senza dover per forza esser sul punto di...).

    Ok, dai! Rimettiti il cappello e quando sei alla canna del gas con le proposte di lettura, passa pure da queste parti. :oD
    Ciao!

    @SpeakerMuto
    Il salamelecco è reciproco.

    RispondiElimina
  4. @cielosopramilano: ti ringrazio nonostante i gusti differenti ;^)

    RispondiElimina
  5. provo ciò che scrivi quando ascolto per esempio questa http://www.youtube.com/watch?v=JR_0nbEzVdY&feature=related

    RispondiElimina
  6. @ciku
    Grazie della traccia.
    Essendo io uno che ha voragini musicali grosse come crateri lunari, ogni nuova scoperta è una vera scoperta! :oD
    A me, nel mio limitato ventaglio di scelte, del Boss piacciono molto "My HomeTown" e "Streets of Philadelphia".
    Anche questa che mi hai suggerito, mi piace!
    Mi piacciono i vocioni con la ruggine.
    Nell'assolo di piano all'inizio mi ha fatto ricordare "Romeo and Juliet" (così ricordiamo anche quei Draghi dei Dire Straits e quel portento di Mark Knopfler above all).

    RispondiElimina
  7. molto commuovente l' ultimo video di Andrea...colpisce vederlo così sorridente...

    RispondiElimina
  8. @S.
    Moltissimo.
    A me commuove anche pensando al suo volto da indiano selvaggio e abbronzato, con i capelli lunghi, degli anni precedenti.

    RispondiElimina
  9. Ti ho cercato sulla radio.... ma temo che la tua stazione venga coperta da Radio Maria! Devi fare assolutamente qualcosa!

    RispondiElimina
  10. La musica è bella tutta, e ognuno si può scegliere il suo gusto, come l'amore è bello sempre, ma ognuno si sceglie il SUO.

    Sai che nella storia del drago ci ho visto una fonte d'ispirazione di Avatar? Non è che per raccontare l'amore si usano spesso le solite metafore?

    ;)

    RispondiElimina
  11. Bravo Nobile!
    Mi hai ricordato un fanasy di qualche anno fa: la storia di Eragon e del suo drago Saphira, uniti nella vita e nella morte.

    Se poi mi citi il buon vecchio Mark parte in automatico Private Investigations.

    Questa devo proprio dirtela: avevo scritto investigation ma il captcha - "gations" - mi ha segnalato l'errore.

    RispondiElimina
  12. @ciku: che palle, lo tiri sempre fuori Bruce.

    Freddie Mercury era un genio. Un genio assoluto.

    Parodi non lo avevo mai sentito nominare prima d'ora. ho imparato qualcosa di nuovo.

    RispondiElimina
  13. @Conte di Montenegro
    Chiederò a una dozzina di bigotte di pregare per te; scucirò dei soldi per farti officiare in prime time 5 Salve Regina, 3 Quattro Stagioni, 1 Gloria e 2 Svedesi.
    "Preghiamo per il fratello alcolizzato e posseduto dal demonio, che gli fa sentire frequenze radiofoniche là dove non esistono radio"

    @ME
    Benvenuta alla rubrica "A domanda rispondo".
    Domanda Avatar: se intendi Avatar come icona del blogger, lo so da adesso che l'ho letto nel tuo commento; se intendi Avatar film, non ho visto Avatar film; se intendi il capitano Avatar comandante della Base Bianca bisogna vedere se sei a conoscenza della Base Bianca.
    Domanda metafore amore: le variazioni sul tema possono essere infinite; il punto è stabilire, ogni volta, una definizione concorde del concetto "amore", per potervi di conseguenza sintonizzare le metafore.

    @MM
    Eh, a quale film pensi che mi riferissi?! :oD
    Mark Knopfler per me sta su un piedistallo da solo da solo, magicando magicando.

    Captcha non avrà gli occhioni di Saphira, ma a suo modo è un bravo draghetto e sa riconoscere chi gli vuole bene.

    RispondiElimina
  14. Grazie delle tue risposte, spesso precise quanto le mie (I <3 it)!
    Come dice il messia del mio Dio Quelo: la seconda che hai detto (escludendo la prima perché Avatar era scritto con la lettera maiuscola e la terza perché effettivamente non conosco la Base Bianca, nonostante abbia una certa conoscenza di fantascienza).

    RispondiElimina
  15. @ME
    Quello di Quelo è pure il mio profeta di riferimento, specialmente quando ho grossa crisi, quindi costantemente e a prova di spread, anche se il bambino non ha vomitato.
    Con altri soggetti avrei escluso Avatar come immagine nick, ma con una che ha nick ME, può nascere il sospetto che si sia dimenticata di digitare maiuscole "vatar".
    Scherzo ovviamente.
    Ma venendo alle faccende serie, come puoi stare al mondo con certe voragini culturali?!?!
    Che facevi da bambina??!! Giocavi con le bambole?!?!
    Mentre io mi facevo una cultura! Eccolo qua quel figaccione del Capitano Avatar!
    :oD

    RispondiElimina
  16. @Sileno27
    Ehila, ciao
    Andrea Parodi l'avrai sicuramente sentito cantare senza conoscerlo di nome, come voce dei Tazenda.
    Famosa la loro interpretazione, con Pierangelo Bertoli, di "Spunta la luna dal monte".
    Facevano musica sarda, sono sonorità abbastanza particolari; o piacciono o non piacciono. :o)

    RispondiElimina
  17. Guardavo quel figaccione di Capitan Harlock! ;)
    Le bambole non mi sono mai piaciute molto, ma giocavo con i Lego (quelli veri) e con altri giochi meno da femminucce (tra cui arrampicarsi sugli alberi e via dicendo).
    Forse è per questo che non ho le manie femminili di cui ho scritto qualche giorno fa ;)

    RispondiElimina
  18. @ME
    UBI HARLOCK AVATAR CESSAT
    Capitan Harlock è stato uno dei miei precettori.
    Di Lego (quelli veri) ho uno scatolone zeppo.
    Della doccia come sai già ho letto, e ancora ho la febbre... sarà che somatizzo il pensiero dell'acqua fredda.

    RispondiElimina
  19. @sile: sempre e comunque. taci, ascolta e impara.

    RispondiElimina
  20. io non ce l'ho una cultura musicale vera e non sai come mi dispiace.
    I tazenda li ho visti alle Cascine una volta quando c'erano le Feste de l'Unità.
    Freddie no, ovviamente non l'ho mai visto, ma ho diversi suoi dischi, anche se nessun vinile.
    Ho invece dei vinili stupendi originali dei deep purple e dei pink floyd (ok ok anche dei collage).
    Proprio nella stanza dove sono adesso, una svariatezza di anni fa, wish you were here girava e girava come un pazzo sul piatto Thorens.

    bitesthedust

    RispondiElimina
  21. @Hombre
    Spiace anche a me per me; nel senso che manco io ho un minimo di conoscenza organizzata. Mi piacciono alcuni generi, specialmente alcuni filoni vocali (seleziono molto a favore delle voci dal timbro raschioso e dal tono sanguigno).
    Rispetto a me, penso tu sia molto meno carente.
    Poi non ho dischi, ho qualche musicassetta, tutto il resto è cd. Nell'era degli mp3 (penso si scriva così) non ci sono mai entrato.
    Da qualche anno vado tantissimo di youtube.
    Tra i miei preferiti (ma spizzico ovunque):
    Zucchero
    Rino Gaetano
    Mark Knopfler
    Annie Lennox
    The Cranberries
    Inutile, mi fermo, che me ne vengono in mente altri 200, ma tutti legati a singole canzone, e nessuna mi si appiccica addosso.
    Non sono fatto della densità adatta per trattenere troppa musica per troppo tempo; ho una memoria musicale sempre occupata ma sempre limitata; un motivo scaccia l'altro.
    Ora ho in mente questa, magari perché mi sento davvero in colpa per non aver mai dedicato tempo alla musica, magari imparando a suonare qualcosa che non fosse il citofono.
    Je suis desolé

    RispondiElimina
  22. Bel pezzo, evocativo a prescindere dai gusti musicali che sono come i calzini: ciascuno ha i suoi ailyr.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.