Dice il Signore: “Mia sarà la vendetta e il castigo!” (Deuteronomio – Bibbia, libro V)
Anni fa
Galway, Costa occidentale dell’Irlanda
In un pomeriggio piovoso, un autobus proveniente dall’aeroporto di Dublino si ferma nella piazza centrale della capitale culturale delle radici gaeliche, affacciata sull’omonima baia.
Ne scende Kisciotte.
Dopo quasi un anno è andato a trovare il fratello, che da tanto non vede e che colà trovasi in scambio culturale universitario Erasmus o Socrates o Zico, non ricordo esattamente.
Gli si fa incontro il fratello a braccia aperte.
Con le braccia spalancate di disappunto il fratello di Kisciotte redarguisce Kisciotte:
“Dovevi proprio venire con lo zaino dell’invicta, cazzo?! Così lo capiscono tutti che sei italiano!”
Non segue alcun abbraccio.
Giorni nostri
sotto l’elmo, Italia
Il fratello ha conseguito una laurea in ingegneria e dopo qualche anno di incubazione ha contratto la matrimonite, per giunta di ceppo greco.
Kisciotte, oramai sbattezzato e non più complice dei nemici del popolo, dovrà presenziare alle esequie dell’intelligenza in terra di Grecia.
Come recita il proverbio, siediti sotto un albero e prima o poi il fiume delle umane vicende ti consegnerà il relitto umano di un cuore gonfio di pucci pucci, bacini bacini, ma quanto mi ami passerottina mia.
Ogni briciolo di credito affettivo va in cenere, insieme alle foto ricordo dell’infanzia, alla notizia che non soltanto si sposa, non soltanto si sposa in culo ai lupi in Grecia, non soltanto ha fatto atto di mortificazione andando a mendicare alla diocesi cattolica il nulla osta per aver diritto di divorzio con rito ortodosso.
Non basta! La zia adorata della futura tortorella del suo cuore smack smack ecc. ecc. mette a disposizione degli ospiti il proprio resort a Mykonos!
Su google maps Kisciotte prende impietosamente atto della situazione. Da qualunque zoom lo si guardi, trattasi di scoglio arso dal sole, abbandonato da Zeus e dal dio barbuto degli ortodossi in mezzo all’oceano ellenico, e il cui nome viene spesso associato a riti di impalazione da far impallidire il Conte Vlad.
Indiana Jones dopo mille peripezie arriva in un’isoletta del Mediterraneo, finalmente al cospetto dell’Arca dell’Alleanza.
Kisciotte deve sfracassarsi i coglioni per accompagnare i mai finora aerosaliti genitori al cospetto di un prete barbone che cerimonierà l’ennesimo patto d’alleanza tra ipocrisia plutofashion da album di matrimonio e fanatismo del Nulla.
Kisciotte è un pacifico, non cerca la pugna, ma alla pugna non si sottrae punto.
domenica 28 agosto
Aeroporto di Atene, Grecia
Kisciotte atterrerà, recando seco il peggio del folclore peninsulare, in attesa di essere condotto nelle rovine sopra Atene, dominate da un capannone con le pareti sfondate.
Sull'Acropoli esternerà apprezzamenti del tipo “Eccoci finalmente qua, al cospetto di quasi 3000 anni di dominazione culturale dell’oppio dei popoli, in forma di cosmogonia di Zeus e compagnia trombante. Duri a morire come quel vecchio matusa che da noi si spaccia per il Rappresentante di Dio sulla terra”.
Lo dirà in italiano, per poi tradurre in maniera non corretta ma comprensibile in inglesiano.
All’occorrenza passerà all’esperanto della pisciata ai piedi della colonna dorica (del resto un tronco stilizzato).
Ad eventuali espressioni di sconcerto, Kisciotte restituirà uno sguardo ancor più strabuzzato e virginale.
“Ma come? Con il mio atto di pisciata rendo omaggio al più grande dono che la Grecia ha fatto all’umanità, il mai abbastanza compianto Diogene di Sinope, dallo del quale zampillo di ben più famosa pisciata germogliò la sana e sempre troppo rara essenza del Cinismo. Ed ecco, mentre mi sgrollo il cazzo sul vostro edificio di minchia che se non fosse esistita la civiltà ellenica non esisterebbe nemmeno la Grecia e io non sarei qua a mandarvi affanculo sotto il sole battente che me ne stavo volentieri a casa e cara grazia che almeno non perdo la prima giornata di campionato che lo sciopero dei calciatori l’ha fatta slittare, che altrimenti venivo con il piccone e vi tiravo giù anche il tempio di Venere, che ‘sta zoccola ce l’avrà pure un tempio da qualche parte, quindi non scandalizzatevi ma ringraziatemi che se non fosse per la Serie A vi avrei mandato in frantumi l’unico straccio di fideiussione per pararvi il culo con l’Unione Europea, straccioni che non siete altro; ed ecco, dicevo, l’ultimo tlink! sfrangentesi su pietra atavica lo dedico reverente al di Diogene spirituale antesignano maestro, quel per giunta ateniese Timòne il Misantropo.”
Chiusa la patta, fine della storia.
Quante cose ci narrano gli uccelli, a saperli ascoltare.
Primi di settembre
Mykonos, Mare Egeo
Quindi Kisciotte traghetterà alla volta di Mykonos, e intratterrà i potenziali parenti del ramo ellenico, prendendone subito le distanze e mettendo il peggio dell’italica gloria tra sé e i doveri del bon ton cognatale.
“Ah come mi sento a mio agio! Qua, in mezzo a voi! In fondo è un po’ come tornare a casa, tra di voi, cari inferiori, fino a ieri sudditi dell’italico impero, quando si puniva la femmina per dar figli alla patria! Ma prego, dite dite, come? Non capite il mio idioma? Oh, scusate, stavo dicendo che this red wine is fantastic, directly from Dionisus vineyard!”
Dopo aver massacrato arte, economia, politica e storia recente, Kisciotte si dedicherà a sviscerare la storia antica.
Così, tra una portata e l’altra, tra un brindisi e l’altro, con affabilità Kisciotte si farà amare da tutti i commensali, giusto per dare prestigio allo sposo: “Il viaggio? Tutto bene grazie, a parte l’inevitabile inconveniente al metal detector, causato dal mutandone di castità in cotta di ferro medievale, sapete com’è, quando si deve venire su quest’isola di finocchi, la prudenza non è mai troppa. Del resto voi mi insegnate che dove poteva andare a parare un popolo che ha come padre fondatore il manifesto del gay pride di tutta l’antichità fino alla foce dell’Indo? Dai su, non è un mistero che l’appellativo Magno se lo conquistò con fatica, di città in città, battaglia dopo battaglia, a mano a mano che la resistenza cedeva e il calibro aumentava.”
Fin qua, ordinaria conquista territoriale, la legge del più pirla.
da sabato 3 settembre all'eternità
sagrato della chiesetta, Mykonos
da sabato 3 settembre all'eternità
sagrato della chiesetta, Mykonos
Poi, sotto la facciata di una chiesetta con la croce di Malta, finalmente, dopo tanti anni, arriverà il momento delle foto ricordo per l’album di matrimonio.
Il fratello spalancherà le braccia invitando Kisciotte ad appropinquarsi per immortalare gioia e letizia.
E Kisciotte, con imbarazzata mitezza e capriolico candore nello sguardo, si avvicinerà, e con una mano cingerà il fianco del fratello, o della di lui sposa, e con l’altra reggerà in bella vista uno zaino blu e arancione.
Quello zaino.
A favore di obiettivo.
“Perché mia è la vendicta!” (Kisciotte - sotto l’elmo, post penultimo di agosto)
K.
Wow, non ti facevo così 'aggressivo' e capace di serbare tutto quest'odio. Cosa ti ha fatto la Grecia? Trauma pregresso o nato durante il matrimonio di tuo fratello?
RispondiEliminaFantastiche le tue vicende in compagnia dello zaino invicta.
Mi dispiace per tuo fratello, la matrimonite non dà scampi.
Ora vorrai scusarmi ma vado ad informarmi sulla vita e le gesta di Diogene di Sinope e Timone il Misantropo.
@ Josef K.
RispondiEliminaa me la Grecia non ha fatto nulla, purtroppo dovrò comportarmi in modo tale da far appendere le foto segnaletiche di mio fratello sui muri degli edifici, come soggetto non gradito in quanto imparentato con tale K.
Parafrasando Goethe, a volte non ci si comporta come si vuole, ma come si deve. La vendetta esige disciplina.
A pensarci bene, non tutti sono zelanti come te, mi sa che conviene che linki qualche info sui due filosofi greci.
E tu sei stato molto disciplinato (a modo tuo) in quanto hai assaporato ed ottenuto la tua vendetta in maniera ironica e simpatica.
RispondiEliminaBe', secondo me si legge anche per conoscere e sapere di più. Se leggo nomi a me sconosciuti cerco di informarmi un minimo, per quanto possibile.
Se consideri che da una prima lettura veloce, sia Diogene che Timone, mi sembra abbiano profondamente a che fare con il cinismo, non posso far altro che andarci a nozze. Non come ha fatto tuo fratello però.
Per questo ti ringrazio.
Sono inoltre contrario ai link. A mio modo di vedere il lettore dev'essere stimolato, non si dovrebbe vomitargli cibo predigerito nel becco.
Questo direi se i tuoi lettori fossero dei volatili.
Ma questo è il tuo blog.
E i tuoi lettori non sono degli stupidi pennuti.
O se lo sono, scrivono molto bene!
Appare evidente che la mia materia grigia necessiti di riposo forzato.
P.S. Se t'interessa c'è un piccolo errore di battitura nella 15esima riga. Non per fare il saputello, ma forse ti interessava correggerlo.
Me ne vado, giuro.
Diavolo! Sto iniziando a commentare alla Kisciotte.
RispondiElimina(Non per l'erudizione dello scritto ma quanto per la lunghezza).
Scusa per la battuta, non ho resistito. Stavolta smammo sul serio.
Intesa e simpatia.
@ Josef K.
RispondiEliminache io assapori la vendetta è corretto.
che l'abbia ottenuta, beh, saprò dirtelo al mio ritorno se la mano sarà rimasta salda e mio fratello non mi avrà menato.
Sono d'accordo anche sullo stimolo maieutico a sapersi informare con curiosità, riservando i link a integrazioni artistiche "extra".
A volte mi si insinua il dubbio che occorra una spintarella, ma voglio seguire il tuo invito all'ottimismo sull'amor di conoscenza innato in ciascuno, ecco perché ora torno alla scelta iniziale, dopo aver vacillato, e senza incertezze elimino i link filosofici.
Il chierico studioso Josef K. è passato di qua, quindi che ne segua il fulgido esempio chi giunge dopo.
Anche le mie cellule grigie necessitano di ristoro visto che l'errore non lo vedo, e sono contento quando mi segnalano errori; sono un fanatico del rispetto delle parole, sia nella forma sia nel contenuto. Ci provo, per quelle poche che conosco.
Ultima cosa, cerca di essere meno prolisso nei commenti, perché altrimenti obblighi me a rilanciare in lunghezza per non perdere il primato e non ne esco vivo.
:D intesa e ilarità
Ahahah grande Kisciotte.
RispondiEliminaScusa errore mio, non avevo letto 3 settembre. Allora ti auguro buona fortuna.
Se tu conosci poche parole allora io sono un analfabeta. Cosa ampliamente probabile.
Prima di dirtelo ho controllato sul mio dizionario garzanti da 10 kg. Però magari sbagliamo entrambi.
La parola che volevo segnalare è 'reguardisce'.
Spero non mi redarguirai.
Mi sento in perfetta sintonia con i commenti di Josef, mio malgrado ;^D
RispondiEliminaAnch'io sono "gnuranta" e i tuoi post, oltre a dilettarmi, mi spingono ad approfondire sempre qualcosa.
Che bella coincidenza, ho iniziato a leggere da pochi giorni "Le affinità elettive" e adesso ho pure un E-book dal titolo: "Il libro dell'Inquietudine" :)
Allora possiamo attendere un post di varie considerazioni di ritorno dalla Grecia?
Mi hai fatto venire in mente le immagini de "Il mio grosso grasso matrinonio greco"; già ti vedo ad abbuffarti di Feta, Moussaka e Tzatziki :)
PS
Mi è venuto il sospetto che tuo fratello sia all'oscuro di questo blog...
@ comincio da Josef K.
RispondiEliminala mente umana è un mistero insondabile: mi sono incaponito per 3 minuti sulla riga 15, a dubitare di preposizioni o mancanti "i" prima della "e", insomma cercavo il topolino dietro il filo d'erba e pure dietro il tronco, quando il tronco altro non era che la zampa di un elefante! grazie, grosso errore dislessico che correggo.
Visto che siamo in modalità di mutuo soccorso grammaticale, ti segnalo il tuo "ampliamente" con una "l" esuberante. A meno che tu non ti voglia flagellare al punto da profetizzare dilatazioni dei confini imperiali del tuo analfabetismo :)
Se ti tornassero utili qualora non avessi sottomano il tomo da 10 kg, ti segnalo due siti:
http://garzantilinguistica.sapere.it/ (ti iscrivi e usi gratis i dizionari)
oppure
http://www.treccani.it/vocabolario/ (molto agile e pratico, scoperto grazie a Il Democritico)
Hasta luego!
@ e veniamo a Obi:
del Libro dell'Inquietudine mi mancano 10 pagine per finirlo, l'ho iniziato circa 14 mesi fa, è forse il libro più denso che abbia mai letto, e non riesco a leggerne più di una pagina "numero d'epistola" per volta, in quanto è così un concentrato di significati che poi devo diluirli nell'animo per almeno 24 o 48 ore o più (tipo barretta energetica, se ne mangi 10 insieme, magari crepi). Quindi spero che pure tu non riesca a "divorarlo" in fretta, altrimenti c'è il rischio che non assorbi gli strati profondi e celati all'occhio distratto e scartabellante.
Di ritorno farò il report, ma questo non mi distoglierà dall'unica ragione di vita che ho per tornare (Girasoli 2). Il film che citi mi sono rifiutato di vederlo, che già mi hanno messo ansia le notizie che i matrimoni greci sono stile napoletani o messicani e durano ore e ore, mentre io sono per salamella grigliata baci e abbracci e ora andate pure a trombare con la benedizione del divino.
Mio fratello sa del blog ma lo snobba metodicamente. La sua sicumera sarà la mia migliore alleata. A cose fatte l'oscurità lascerà il posto a una mail con il link del post, ma per allora le sorti della battaglia saranno già decise.
Se tornerò, sarà da vincitore, altrimenti mi lascerò morire su uno scoglio, lauto banchetto per i granchi.
Di quel libro avevo già iniziato a leggere qualcosa qua e là quando ancora non lo avevo ed ho capito e concordo su ciò che hai scritto al riguardo, anche se forse 14 mesi mi sembrano eccessivi quando un libro mi appassiona tantissimo.
RispondiEliminaPoi ho chiesto ad un'amica divoratrice di libri; del suo giudizio da questo punto di vista mi fido ciecamente e non solo me l'ha mandato subito via mail ma mi ha pure aggiunto che per i prossimi giorni avrò una cosa fantastica da leggere!
Si siiii! I matrinoni greci sono anche peggio di quelli dei terroni (nel caso qualcuno dovesse offendersi, premetto che sono terrona anch'io, anche se parecchio atipica...).
No tesorino, non lasciarti morire su uno scoglio, altrimenti la blogosfera subirà un lutto senza precedenti.
Sento che tornerai come un Ulisse astutamente vincitore!
Anche perchè voglio leggere "Girasoli 2" :)
La descrizione che fai del partenone meriterebbe l'ergastolo,
RispondiEliminaoppure...
92 minuti di applausi
http://www.youtube.com/watch?v=GZIAs5NWzFk
Il mutuo soccorso grammaticale mi piace ampiamente. Grazie per la correzione e per i link!
RispondiEliminal'avevo, l'invicta. m'è durato tutte le superiori e un po' di università. forse a sgarfare nel solaio-della-morte-dei-miei lo si trova ancora.
RispondiEliminaad ogni modo.
carina, 'sta storia. attendo la continuazione. quella tipo "riusciranno i nostri eroi..." ecc...
aspetto.
Oh my god!!! (Which one???)
RispondiEliminaCosa leggono le mie orecchie? Ehm... cioè... volevo dire... cosa ascoltano i miei occhi!
Sì vabbé... avete capito!
Un anno e due mesi e ancora ti mancano 10 pagine???
Come si può bistrattare così Bernardo Soares?
Pollice verso per quest'oltraggio alla Letteratura!
P.S.
"Celiavo" di brutto... :-D
Se poi tu avessi anche letto l'affascinante "Scoperta della Lentezza" di Sten Nadolny... un classico delle alterate percezioni... sei perdonato per sempre!
Bellissimo post! ;-)
@ La Eta: l'opera di Pessoa mi piace al punto che ha costituito il mio regalo di nozze allo sposo (crepi l'avarizia). Mi mancano dieci pagine per la verità, ma aspetto a leggerle altrimenti dopo resto smarrito senza più il mio quasi biennale amico letterario. Quindi ne leggerò una riga al giorno, e poi una parola e alfine una sillaba cadadie, intanto ho attaccato Zaziè nel metrò, per sgravarmi di tanta pesante profondità.
RispondiEliminaGrazie per il suggerimento di lettura, me lo appunto su un foglio, anche se, sigh, i miei ritmi da bradipo ruminante e rimuginante fanno sì che sulle mensole abbia già accumulato una trentina di libri nuovi da leggere.
è proprio vero che "la vendetta è un piatto che va servito freddo!" e la vita non manca a presentarti poche ma buone occasioni per poterla consumare, talvolta solo attimi: in un solo istante scandito dal click di un otturatore tu sei riuscito a coglierlo... genio di un Kisciotte!!
RispondiElimina( marooo'... me sto ancora a sbellica'!:D )