Ieri sera all’Olimpico è andato in scena il derby Lazio-Roma.
Ipotizziamo che gli hooligan di mezza Europa si fossero dati appuntamento nella capitale, per darsela di santa ragione fuori dallo stadio. Così, una allegra rimpatriata tra commilitoni e teste di cazzo, magari avendo anche l’arroganza e la spavalderia di preavvisare la FIGC con tanto di comunicato ufficiale.
Insomma un bel ritrovo di incappucciati, ma niente di segreto; un allegro raduno alla luce del sole, anzi a favore di telecamere e fotoreporter.
Sono certo che, di fronte al pericolo che una partita del campionato business di serie A rischiasse di non essere disputata, le Istituzioni avrebbero fatto del loro meglio, allertandosi per tempo e fermando queste poche centinaia di “tifosi esagitati” ai confini della Regione Lazio, se non prima.
Avrebbero sicuramente fatto qualcosa di più del nulla del giorno prima.
Avrebbero sicuramente fatto qualcosa di più del nulla del giorno prima.
Sabato 15 ottobre, un manipolo di “tifosi esagitati” ha soltanto – come preavvisato del resto – portato vandalismo e distruzione nel cuore di Roma, mettendo a spranghe e fuoco la città, incendiando macchine, sfondando vetrine, deturpando con totale successo la manifestazione civile e pacifica dei cosiddetti Indignados.
Fatti salvi i bisogni primari dell’italiano tipo (la partita di pallone con rigore immortalato con foto dal telefonino), tutto ciò che resta della dignità italiana può anche andare a farsi prendere a sanpietrinate in testa.
Intanto togliamo le virgolette agli eufemismi, e, come ho scritto altrove, chiamiamo le cose col loro nome.
Alcuni ultràs delle curve non sono tifosi esagitati, ma delinquenti col volto coperto.
I black bloc non interpretano la rabbia della società. I black bloc sono dei criminali in passamontagna e casco da motociclista con visiera oscurata.
In Italia, debole o malata che sia, esiste una repubblica democratica.
Evitiamo di fare la facile equivalenza: volto coperto = combattente per la libertà.
L’anonimato come tutela della propria incolumità fisica è necessario quando si combatte contro regimi dittatoriali, pronti ad applicare esecuzioni sommarie e fucilazioni in piazza.
Nella Repubblica Italiana, coprirsi il volto e indossare un casco, non è atto di coraggio, ma segno di viltà.
Roma è stata devastata da terroristi codardi, e non da paladini del popolo.
Personalmente li schifo.
In democrazia, chi crede in un’idea si espone per essa, si prende dei rischi, ma sempre a volto scoperto. Chi vuole esporsi anche all’arresto, mettendoci la faccia, ha la mia stima perché io non sono capace di tanto.
Ha la mia stima anche se arriva alle mani con la polizia, ma a volto scoperto.
Chi lo fa bardato come un terrorista omertoso, non ha la mia stima.
Perché io non sono un terrorista e non ambisco a identificarmi nella feccia.
E ripenso anche alle scene di tanti stadi, ogni domenica, nei quali ormai diamo per normale e concepibile che degli individui appaiano a volto coperto, con il fazzoletto sul volto. E proprio all’Olimpico di Roma, qualche anno fa, scesero sul campo, legittimati dalle Autorità, a trattare le condizioni per la disputa della partita.
È un nostro triste costume scandalizzarci dell’ovvio e del prevedibile.
Era previsto che sarebbero arrivati a far casino, era ovvio che le nostre Autorità li avrebbero tollerati.
La tolleranza, si sa, non è un valore, la tolleranza è l’anticamera del razzismo o il salotto delle istituzioni deboli.
Delle istituzioni forti, messe di fronte a certi eventi, accettano o rifiutano.
Mi spiace se qualcuno vede in questi sfigati senza coglioni l’emblema del disagio di una generazione.
La manovalanza dei black bloc è costituita da minorenni e minorati, da ignoranti violenti che vanno a fare weekend in una città europea, magari stanchi della discoteca tutti contenti di essere ripresi per potersi ripostare su youtube.
E mi spiace che la loro più grande preoccupazione non sia essere identificati dalle forze dell’ordine. La loro unica paura è che la mamma li possa riconoscere in tv e magari, al lunedì mattina, mandarli a scuola senza merenda.
Mi spiace anche che se certi delinquenti hanno modo di agire indisturbati e diventare attori da tg e reportage, è perché usano lo spazio e il palco lasciati vuoti dai protagonisti di una politica che ormai mira soltanto a tutelare se stessa ed è vuota di ogni concreta azione.
Con l’aggravante che, per chi è al governo, i black bloc sono la manna dal cielo, un valido pretesto per delegittimare ogni protesta critica antagonista.
Per chi non aspetta altro per poter manganellare indistintamente in bocca ogni voce di opposizione, ora sarà più facile equiparare una opposizione costruttiva a una violenza distruttiva, sarà facile fare di ogni erba… un fascio.
C’è un’altra cosa che mi dispiace, molto più di quelle sopra.
Che questi mentecatti, volendo rendere un servigio vagamente utile alla società, invece di distruggere i luoghi e i beni pubblici e rovinare una manifestazione di critica sociale, non dimostrino di avere un minimo di palle e di cervello per andare a randellare la Casta. In senso fisico intendo, non figurato.
In questo, governo e opposizione, in quanto persone fisiche, dovrebbero essere accomunati, e di santa ragione!
Perché i black bloc sono dei picchiatori sociali su commissione. E a creare questo mostro di delinquenza e violenza è la connivenza di politici indegni, incapaci di interpretare e tradurre in veri e concreti atti istituzionali (che mancano) una vera e concreta rabbia sociale (che c’è, eccome!).
Ma Frankenstein non si rivolta contro il suo Creatore.
Accade soltanto al cinema.
K.
Non ci sto capendo più niente in questa vicenda.
RispondiEliminaCredo che immedesimarmi troppo mi abbia fatto male, una sorta di sindrome di stoccolma dell'empatia.
Credo che dovrò dormirci su.
Notte
Basta che non vieni a pestarmi ora che hai scritto il diario del Black Bloc.
RispondiEliminapremesso che sono d'accordo con te su tutto...una domanda proprio ho dentro che urge risposta : ma i caschi che portano i BB (non leggere Banda Bassotto) di che marca sono? non si sono frantumati per nulla...stamattina per una leggera caduta dalle scale il mio casco, cioe' la visiera ...non esisteva più, cercherò su Subito.it..chi vende casco reduce 15 ottobre, visto che per due mesi e' stato vietata ogni manifestazione a Roma, hai visto mai...per disoccupazione:))
RispondiElimina@S.: beh magari su ebay, con pazienza, qualcosa trovi... adesso che la polizia sta facendo qualche arresto, penso che abbiano fretta di svendere i caschi e quant'altro delle loro "ragazzate". Se hai da barattare con qualche gioco della Playstation, magari non ci devi nemmeno mettere i soldi. :D
RispondiEliminaNobile K, giusto per dare alle parole il loro effettivo valore, vorrei chiarire un paio di cose, se posso:
RispondiElimina1) i TG e gli organi di stampa parlano di "orde": No, non sono orde, sono circa 200 coglioni. Numero impressionante da tenere a bada per quell'esercito di Forze dell'Ordine che si è riversato per strada.
2) Anarco-insurrezionalisti: non esistono, è una definizione di comodo che il Ministero dell'Interno tira sempre fuori in occasioni di questo tipo, molto utile per far proclami a vuoto e non fare nulla di concreto. Certo c'hanno anche scritto dei libri, ma ci sono anche dei testi sui fantasmi e li cito perchè entrambi parlano di entità inesistenti.
In queste occasioni mi chiedo sempre:" A chi giova?" La risposta, forse, chiarisce un po' la vicenda.
Ah, per inciso, negli stadi solitamente basta un poliziotto ogni dieci ultras per garantire tranquillità. Consideriamo pure che in strada è più difficile, ipotizziamo un rapporto di forze uno a uno. Non c'erano 200 poliziotti?
Ma io non me ne intendo; si prenda pure questo mio commento, si bolli come cazzata qualunquistica e lo si metta in coda a tutte le altre boiate che si sentono in questi giorni.
A proposito, gran bel post, onesto, duro e puro.
Adesso vado da Josef perchè mi sono accorto che non gli ho fatto i complimenti per il suo post.
@MaiMaturo: grazie per le utili precisazioni e considerazioni, da parte mia ineccepibili.
RispondiEliminaSe tutte le cazzate qualunquistiche fossero scritte così, io verrei da te a scuola di cazzatismo qualunquistico (ma credo che al momento tu abbia già in lista di attesa quelli che definiscono i black bloc anarco-insurrezionalisti).
Qui c'è un altro qualunquista... sei in ottima compagnia.
Grazie dei complimenti, quando vengono da te non ho la prontezza di scansarli. ;)
Grazie mille della segnalazione. Aggiunto ai Preferiti.
RispondiEliminaE' qualche giorno che rifletto anche su questo argomento e ti ringrazio per darmi l'opportunità di esprimere i miei dubbi al riguardo.
RispondiEliminaSinceramente mi sembra un nonsense dare dei codardi a chi si incappuccia per mettere in atto azioni ILLEGALI, è come se dicessimo: "Hai visto quei due rapinatori? Hanno rapinato una banca incappucciati, che codardi!" nessuno si sognerebbe di dire una cosa simile no?
E che dire dei terroristi che negli anni '70 (e non solo) non andavano certo in giro a volto scoperto?
Qui non si sta parlando delle differenze ideologiche e se esistono dietro atti violenti o comunque illegali, ma sulla codardia di non farsi sbattere in galera???
Tra l'altro, stando a questa intervista, non sembra si tratti di quattro coglioncelli improvvisati e ripensando a quello che ho visto sabato, ho motivo di credere che ci sia un piano dietro.
E forse scioccherò qualcuno dicendo che, in questo caso, il mio atteggiamento nei loro confronti cambierebbe...
Visto? Alla fine abbiamo trovato qualcosa su cui non essere d'accordo, era ora! :)
@Obi: oh sì, è sempre ora per confrontarsi intelligentemente, che poi si sia d'accordo o meno è secondario. Ti rispondo.
RispondiEliminaCome dici tu, è un nonsense dare del codardo a un rapinatore di banca che si espone magari a una sparatoria.
Il fatto è che i rapinatori di banca di solito non sono mossi da intenti di "messaggio di protesta sociale" quando rapinano una banca: fanno i delinquenti.
I black bloc o sono dei delinquenti, e allora liberi di camuffarsi come vogliono, oppure sono dei codardi che si spacciano per soggetti insofferenti del degrado delle istituzioni, mentre sono soltanto dei criminali. Resto dell'idea che in questo contesto sono dei codardi, non solo perché si mascherano, ma anche perché non hanno le palle per dichiarare il loro preciso scopo (fare casino e danni) nascondendosi dietro il passamontagna chiamato "malessere sociale".
In questo senso i rapinatori di banca agiscono col "volto scoperto" del chiaro proposito di rubare soldi.
Riguardo agli stronzi incappucciati, ho precisato che sono manovalanza diretta da altri individui adulti, e riguardo l'intervista di questo pirla che ha fatto il master in Grecia, io lo reputo un criminale nemico delle istituzioni. Le istituzioni si cambiano a volto scoperto. Altrimenti si è terroristi, tali e quali le Brigate Rosse, manca solo il morto.
Se ritiene di doversi mascherare non è perché teme di essere fucilato da un regime che non c'è (per chi nutrisse dubbi su cosa sia un regime, consiglio un viaggio nel tempo nel Cile di Pinochet). E' perché non è disposto a rischiare la galera per ciò in cui crede.
Il tuo link all'articolo di Repubblica a me conferma che non solo è criminalità, ma anche organizzata.
Come ho scritto, avessero almeno la coerenza di andare a prendere a sprangate i politici della Casta, invece di distruggere una città.
Mettere a ferro e fuoco una città come obiettivo primario si chiama essere dei criminali, con o senza laurea.
L'effetto di certi violenti con borsa di studio ad Atene è che è già stata proibita la manifestazione della Fiom a Roma.
"Avessero almeno la coerenza di andare a prendere a sprangate i politici della Casta"
RispondiEliminaEcco, è quello che molti sperano, anche se non lo dicono apertamente e nel caso lo facessero? Ci sarebbe comunque tutta questa condanna alla violenza?
Si, ma solo ufficialmente credo, senza troppe ipocrisie di cui purtroppo la società è infetta.
"La istituzioni si cambiano a volto scoperto"
Diciamoci la verità Kisciotte, pensi davvero che se ne fottano delle nostre proteste sociali? Delle nostre manifestazioni pacifiche?
Io inizio ad avere seri dubbi al riguardo...non so tu.
E comunque, viso coperto o meno, la galera (o peggio la morte) la rischiano ugualmente.
Purtroppo io non credo più che le istituzioni siano qualcosa da rispettare a tutti i costi, non intravedo più il LORO di rispetto verso i cittadini.
E non lo intravedo perchè NON C'E'!
Ovvio che siano dei delinquenti e come tali costretti a nascondersi.
Chi delinque a viso scoperto invece sistematicamente a nostro danno è sempre in bella vista e rappresenta "le istituzioni".
Io non so chi siano esattamente i black bloc e se hanno un piano finale oltre quello di distruggere la città, so solo che se lo avessero e ci liberassero per sempre dall'abominio in cui si è arrivati...beh non nascondo che tiferei per loro.
Se si riflette un po' più a fondo sulla storia, è difficile trovare casi in cui i conflitti si siano risolti in maniera pacifica.
Io me lo auguro di cuore, sia ben chiaro, ma diciamo che inizio fortemente a dubitarne tutto qui.
Quoto MM: "A chi giova?" e credo che per capirlo bisogna dare uno sguardo complessivo che abbracci anche il futuro. Nell'immediato, quel poco di stato che è rimasto incrudisce la repressione, ma questo alla lunga farà "indignare" ancora più persone, chi contro lo stato, chi contro i violenti. Il risultato potrebbe essere un allargamento della base. Del resto, le nostre istituzioni stanno perdendo sempre più concretezza, esistono solo più sulla carta: se non sono in grado di difendere i cittadini (non solo dalla violenza, sia chiaro) perché i cittadini dovrebbero difenderle? Poi non so, magari si trova una nuova forma di lotta efficace e pacifica, il fatto che questo movimento sia diffuso un po' dappertutto potrebbe fare la differenza. Mah. Stiamo a vedere ma stiamo preoccupati.
RispondiEliminaAggiungo una postilla, qui si può già vedere qualcosa che rigurda l'immediato.
RispondiElimina@Obi e @donna camèl: grazie a entrambe per le repliche. Stavo rispondendovi, ma vedo che viene fuori un testo lunghissimo. Siccome le vostre osservazioni (e quelle pure degli altri che hanno commentato) e la mia risposta, meritano un’evidenza maggiore che stare defilate qua nei commenti, preferisco rispondervi in forma di post.
RispondiEliminaCosì si evita di fare tutto un minestrone qua sotto, con frasi che alla fine cadono nel vuoto
Magari poi riprendiamo il discorso dal nuovo post.
Penso che lo metto in forma di finta intervista a me stesso, al fine di condensare i concetti e sintetizzare le domande e le risposte (un poco una replica al black bloc con borsa di studio ad Atene). Ovviamente se male riporterò, travisandole, le vostre osservazioni (specialmente le tante perplessità di Obi), puntualmente potrete dire la vostra e correggere.
Penso che anche nel non lasciare cadere in un rilancio di commenti, ma nel fare un po’ d’ordine nelle idee fin qua esposte da voi e altri, possa esserci uno strumento di presa di consapevolezza.
Oggi pomeriggio cerco di elucubrare per iscritto qualcosa e poi leggerete.
Grazie ancora
Ciao
Secondo me se avessero guardato bene i tifosi più esagitati del derby ne avrebbero riconosciuti parecchi di quei vandali protagonisti dello scempio.
RispondiEliminaSiamo in attesa :)
RispondiElimina@Matteo: sono d'accordo
RispondiEliminaLa realtà cari signori trapela tutta da una sola e semplice affermazione: "andassero a manganellare i signori della casta".
RispondiEliminaQui sta il nocciolo di tutto.
Voglio porre a tutti una domanda: ritenete sbagliato il bersaglio di costoro o il sistema?
Non è differenza da poco. Se, come predicava Gandi, ripudiate la violenza e la sopraffazione, allora costoro vanno condannati in toto senza alcun appello.
Se condannate la scelta del bersaglio ma applaudite al metodo allora mi sorge una domanda ancora: perchè non andate anche voi a sprangare ma questa volta i politici della casta? Perchè aspettare comodi e in poltrona che altri manganellino quello giusto insultandolo se prende il bersaglio sbagliato?
Datevi questa risposta perchè vi dirà molto su voi stessi, si può essere contrari o favorevoli ma stare seduti e sperare che chi distrugge cambi obiettivo è pura vigliaccheria.
Mi ricorda tanto il famoso: " vai in manifestazione? se vai tu vengo anch'io, altrimenti entro a scuola ".
Andare o non andare è una questione di idee non di compagnie.
Mille volte meglio un fascista convinto e orgoglioso d'esserlo che una persona che attende in silenzio che il fascismo prenda il potere per poi schierarsi col più forte.
Buona giornata a tutti.
P.S.
Kisciotte credo tu sappia benissimo chi sono, mi deluderesti se così non fosse
@Anonimo: non si può mai essere certi dell'anonimato, ma un'idea me la sono fatta ;)
RispondiEliminaCondivido buona parte delle tue considerazioni, e terrò conto anche di esse nel post che sto scrivendo per replicare con un certo costrutto ai commenti.
Spero che la mia replica serva a fugare qualche incomprensione, che inevitabilmente emerge nel relazionarsi per iscritto e non dal vivo.
Sulle ultime tre righe, sono d'accordo con te.
Se sei chi penso, sai bene che schifo i dittatori ma molto di più i "servi dei dittatori".
@ Anonimo
RispondiEliminaE chi ti ha detto che non lo faremmo?
Io trovo più meschino "belare" sentenze e poi neanche andare a quelle pacifiche di manifestazioni...