Pronti… via!
Questo post va fatto in cinque minuti, ho deciso così, l’improvvisazione va tenuta in esercizio!
Non c’è tempo per… per… ponderare, soppesare, riflettere, ritornare, guardarsi indietro, come si dice quando non rimane più pellicola per girare un’altra scena, anzi no, la stessa scena, ecco, no no non c’è tempo, bisogna passare alla ripresa successiva… buona la prima punto!
E allora vi ‘conto una roba che vi rende bene l’idea… passato un minuto, non devo… tergiversare ecco. Non devo tergiversare, che cavolo, una volta che mi serve veramente me ne dimentico, roba da tergiversarmi una testata nel muro!
Beh insomma, per farla breve.
Quando prendo l’aereo, sì ok, sicuramente ultra economico che parte a spinta o a manovella, ma oltre a quello l’unico frill che mi concedo (spero d’averlo scritto bene che le regole sono ferree… disciplina per dio, non ciò tempo per controllare) io se riesco mi faccio sempre assegnare il posto vicino al finestrino.
Le prime volte che volavo perché andavo pazzo come un cormorano goloso di aringhe di poter guardare fuori, che era un’emozione vedere il paesaggio sotto o le nuvole montate fuori e così via.
Ma poi, anche dopo, ho sempre chiesto il posto a sedere vicino al finestrino, e vicino all’ala se possibile, appena dietro, anche l’ultima volta che sono andato in Grecia che si sposava mio fratello con sua moglie, e con chi sennò, con mio nonno?!
Volare continua a essere un evento, viaggio poco e mi piace sempre guardare giù e ho pure scoperto gli alettoni, che si aprono e si chiudono ed è una figata teconologca, e ci sono le lucine sulle ali.
Ma a me piace stare seduto vicino al finestrino dietro le ali, perché non voglio perdermi la possibilità di fare la battuta che è tutta farina del mio sacco e aspetto da anni l’occasione buona per farla.
Ma ci vuole l’occasione giusta.
Pazienza e attesa.
“Oh! O nemmeno ‘sta volta sono riusciti a eleggere il nuovo Papa o abbiamo appena perso un motore!”
Sai le risate!
La devo imparare in almeno cinque lingue straniere a memoria.
Devo farmi trovare pronto, capite?
Buona la prima!
K.
spero di non trovarmici mai ad essere passeggera del tuo stesso aereo...ma sopratutto se mai capiterà che qualcuno dia l'allarme, mi sorgerà sempre il dubbio che sia tu...e potrei non salvarmi :( P A N I C O!
RispondiElimina@S.: fai come vuoi, liberissima di perderti una prima assoluta e senza repliche in cartellone.
RispondiEliminaPerò sia chiaro: se finisci sullo stesso volo, non è che ti metti a fare scenate isteriche e a urlare come una femminuccia e a correre avanti e indietro per il corridoio o a metterti nella posizione a guscio di noce con la testa tra le ginocchia per finire comunque spiaccicata ma in posizione d'ordinanza.
Quando faccio la battuta me la lasci finire senza inutili scenate, e mi fai l'applausone e poi panico finché vuoi, ma prima applausone fino alle lacrime.
Se è un bimotore, ripeti la battuta due volte: sai le risate!!!
RispondiEliminadopo essermi ripresa dallo stato di cachessia, niente crisi isteriche non preoccuparti, certo che ti faccio un "applausone fino alle lacrime" ...solo che nel mezzo ci sara' il tuo faccino di #### ...senza rancore eh?
RispondiElimina@ MM & S.: :o)
RispondiEliminaFrill?? Se intendi quel "piccolo cappuccio di carta pieghettata che si infila sull'osso della braciola o della coscia di pollo per poterlo afferrare senza bruciarsi" allora il senso del post cambia completamente, se invece intendevi THRILL allora va bene :)
RispondiEliminaIn compenso la battuta è molto british.
A me se non danno il posto vicino al finestrino di solito mi metto a piangere.
@Obi: ehm... sì sì certo, io intendevo proprio dire che toglietemi tutto quando volo, potete anche non farmi trovare il bidet in bagno, ma non fatemi decollare senza trovare quel cappuccio di carta pieghettata nel marsupio dietro il sedile anteriore. Sì sì, ovviamente al cappuccio mi riferivo.
RispondiEliminaIl thrill ce lo metto io, servito con contorno di freddura alla Mr Bean.
Guarda, io sono pure disposto a farti sedere vicino al finestrino, che se cominci a piangere poi allaghi il sedile e scassi i maroni. A patto però che al primo segnale di fumo mi dai di gomito e la battuta la lasci fare a me.
Hai ragione, credo che sarebbe indispensabile darlo in dotazione sugli aerei, come si fa a volare senza un piccolo cappuccio di carta pieghettato che si infila sull'osso della braciola o della coscia di pollo per poterlo afferrare senza bruciarsi??
RispondiEliminaComunque grazie a te stasera ho imparato cos'è un frill :)
ecco perché stasera s'era tergiversato un certo traffico dalle mie parti.
RispondiEliminaaccanto all'ala è ottimo così puoi controllare se per caso ci sono delle alghe.
dovresti imparare anche a mimarla la battuta, così ti metti laggiù come le hostess e a gesti la spieghi a tutti...
Certo frill l'hai scritto giusto se intendi quel "piccolo cappuccio di carta pieghettata che si infila sull'osso della braciola o della coscia di pollo per poterlo afferrare senza bruciarsi", invece mi era venuto il dubbio che fosse sbagliato il "ciò" - io avrei scritto "c'ho" - allora mi sono documentato e ho scoperto che, poiche` si tratta di trasposizione grafologica di linguaggio parlato va meglio il tuo "ciò"... e va bene e va bene non interessa a nessuno, e con ciò?!
RispondiElimina@gnomicanarini: Ma chi ti credi di essere, l'unico interessato alla linguistica qui in giro? Ti sbagli di grosso e aggiungo pure che la tua ricerca è totalmente sballata. Non so quali siano le tue fonti, ma io, quando voglio sapere come si scrive/dice qualcosa, prima di raffinare il grano ci penso due volte. Chi ha orecchie per intendere... Insomma anche per chi non ha orecchie per intendere, ma occhi per capire, oppure nemmeno quelli, vado sul sito dell'Accademia della Crusca che il "ciò" lo indica proprio come soluzione peggiore di tutte. Tanto meglio il "c'ho" anche se l'apostrofo in funzione diacritica è quantomeno insolito. O no?
RispondiEliminaD'altra parte io quanto ho letto "non ciò tempo per controllare" ho pensato: 'anvedi che battuta raffinata, non certo comprensibile da gnomicarini, ma certamente deliziosa. Davvero vuoi che te la spieghi? D'accordo: Kisciotte dice di non aver tempo di ricontrollare e butta lì un errore ortografico di dimensioni macroscopiche. Ma forse mi sbaglio e, in realtà, quella maledetta trottola smette di girare appena dopo il buio. Chi può dirlo. Ad ogni modo io per la battuta non aspetterei davvero la rottura del motore, ma la farei ogni volta per vedere la faccia di quello accanto che si sporge su di te per controllare dal finestrino, in preda al panico. Senza contare le numerose applicazioni pratiche di questa brillante idea (persona in preda al panico che si sporge su di te, necessariamente inclinandosi per via della cintura allaciata...) che lascio alla vostra fervida immaginazione.
P.S. Questa è la mia fonte http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=7868&ctg_id=93
P.P.S. Nemmeno io ho ricontrollato... "quanto ho letto" non era una battuta, era un errore di fretta che svela le mie origini geografiche.
RispondiEliminaInglese:
RispondiEliminaOh! Or even this time we don't have a Pope, or we are losing an engine...
Francese:
Oh! Ou encore le temps est parvenu à élire un nouveau pape, ou nous venons de perdre un moteur!
Tedesco:
Oh! Oder auch "Zeit ist es geschafft, einen neuen Papst zu wählen, oder wir verloren einen Motor!
Spagnolo:
¡Oh! O incluso "el tiempo se logra elegir a un nuevo Papa, o que acaba de perder un motor
Russo:
О! Или даже "время удалось избрать нового Папу, или мы только что потерял двигатель
Torenerò!
(prima o poi)
Salutami l'Orsa...
La Carta smarrita
Ehiii Paperino:)
RispondiEliminaGrazie per i saluti ma volendo potevi fare un salto a casa mia eh...
Abbiamo un altro "porigrotta"(se segui questi 4 birbanti capisci il senso).
Comunque quella battuta io la sapevo solo in russo:)
@Hombre: l'idea di mimarlo come nelle disposizioni pre-decollo è sublime! Già mi vedo agghindato come un rebus umano, con paramenti sacro-ecclesiastici tipo mago Otelma, rimediati in una boutique equivoca e armeggiando con una riproduzione in polistirolo di un motore in scala 1:1.
RispondiEliminaOvviamente mi incazzo pure se non prestano la debita attenzione soltanto perché l'aereo comincia a prendere una traiettoria simile alla Perla Nera dentro un Maelstrom.
@gnomicanarini: ciao e grazie del commento :) La trasposizione è appunto presa dal parlato volgare (nel senso di ignoranza analfabeta trasportata dall'orale allo scritto). Detto ciò, ammemmepiaciuto il tuo contributo su "trasposizione grafologica di linguaggio parlato" ;)
RispondiEliminaAnche per me era così... sempre vicino al finestrino... poi sinceramente mi basta partire ed arrivare. Il resto poco importa :-)
RispondiElimina@Il Democritico: ebbene sì, mi hai scoperto maledetto Carter! Ovviamente trattasi di palese ostentazione di ignoranza analfabeta usata come escamotage letterario, nonostante la lingua parlata le riconosca dignità appunto da immediatezza espressiva e umoristica. Sempre ricordandosi che la dignità della lingua italiana è Cruscodita altrove!
RispondiEliminaAltrimenti si fa dell'ignoranza una regola e la madre degli sms è sempre incinta.
Se voglio usarla, prediligo l'uso sguaiato del "ciò" che usando il "c'ho" mi viene male al cuore per il verbo avere preceduto da quel "c'" burinazzo.
Come tu ben sai, l'autore di "Dopo aver mangiato il parmiggiano, ciò bisogno di calarmi del colluttorio", è ben distante dall'Accademia della Crusca, ma è sempre contento quando viene un poco elevato culturalmente e cerca, nel proprio piccolo, di non mancare troppo di rispetto a quel magnifico scrigno che è la nostra lingua.
Riguardo il valido potenziale di ripetuti sbilanciamenti indotti da sedile a fianco, possibilmente di generoso décolleté, con possibili sviluppi fellatici, pondererò con massimo scrupolo.
Però mi lascia un po' perplesso inflazionare il valore della battuta, che proposta "dal vivo" (ancora per poco hahahaah) darebbe risultati impareggiabili.
Lo so che occorre molta pazienza e molti anni, però a me piace godermi certi attimi avendo saputo aspettare.
Insomma, se io ti urlo "Vieni a vedere che stanno linciando il Nano Arkoriano e i suoi cortigiani" tu precipitati, e con tanto di macchina fotografica.
@Giovy: ciao Giovy, sì certo, ma la casistica degli inconvenienti di volo è zeppa di aerei che sono riusciti ad atterrare anche con un motore in avaria... vuoi mettere?! Non solo hai la probabilità di arrivare ugualmente a destinazione, ma la sommi alla certezza di vivere una tragedy comedy ad alta quota! Roba da raccontare ad amici e parenti... se li rivedi.
RispondiElimina@La Carta: scusa se sono breve, ma mi hai commosso, ora verso lacrime in esperanto. Mi ritraggo all'indietro, non vorrei allagare la tastiera. <3
RispondiEliminaNiente smancerie frivole, trattasi di cono gelato: due gusti a scelta, offro io, crepi l'avarizia (che è imbarcata sul mio stesso volo).
La battuta è fantastica. Meriti di poterla recitare tutta nel palcoscenico adatto.
RispondiEliminaPer questo ti auguro, in futuro, di precipitare.
Ovviamente col sorriso stampato sulle labbra.
@Josef K.: grazie di cuore.
RispondiEliminaIl sorriso non mancherà, anche perché, se qualcuno non capisse subito la battuta, il bello di certe battute in certi momenti, è che a doverle spiegare non perdono di valore, anzi guadagnano significato.
Non ti prometto nulla, ma se riesco ti riservo un posto in fondo alla cabina, da dove si gusta meglio tutta la scenetta. Ci sbellichiamo!
http://www.minimaetmoralia.it/?p=5386
RispondiEliminaciao
@giovanni: grazie! l'avevo visto giorni addietro, tra l'altro arrivandoci tramite il tuo blogroll, ma in quel momento non ero in vena di letture lunghe... adesso però sono "obbligato" a leggerlo. Cosa che farò tra pochissimo, grazie ancora
RispondiEliminaVado in Grecia a fine Ottobre(in aereo). Mi dispiace che tuo fratello si sia già sposato.
RispondiEliminaTi avrei applaudito per questa battuta.
@Piedi Alati: cavolo, spiace pure a me! non si trova facilmente gente in grado di apprezzare certe battute. grazie comunque, magari ci organizziamo meglio in futuro. Ci tengo che tu sia presente.
RispondiEliminaCi conto! Se poi sarà vero... Almeno morirò ridendo(e applaudendoti).
RispondiEliminacavolo, non avevo ancora visto la risposta piccata del Democrito al mio commento, chiedo scusa se l'ho offeso in qualche modo o se ho offeso qualcun altro
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