O lo si accetta, o lo si scura

_Driiing! Driiing!

_Pronto?

_Ciao, ti disturbo? Sono Kisciotte!

_Sì lo so che sei tu picci, ho riconosciuto la voce

_Ma vah?!?! Veramente?!?!

_Cosa ma vah??

_Hai riconosciuto la voce?! Ma sul serio?! Pensavo il colore degli occhi. O l’odore del dopobarba.

_Idiota

_Eh no perché, il mio cellulare nokia di terza generazione da 35 euri riesce solo a captare la voce, ma magari il tuo è più tennologgico, magari capta pure gli odori, la sudorazione, l’impronta ottica, il colore delle mutande, che ne so. La tecnologia fa balzi da canguro oggigiorno.

_Che vuoi, bestia?

_Grazie per la domanda. Beh sarei tentato di aprire un dibattito sulla schiavitù umana. Abbiamo debellato la piantagione di cotone con manovalanza di Kunta Kinte, però l’automatismo da programmazione neurolinguistica è dura a morire, eh. Ma sei sicura che non rilevi la temperatura corporea o il battito cardiaco del tuo interlocutore, che sennò non è affatto sciocco precisare che mi hai riconosciuto dalla voce.

_..................zzzzzzzzzzzzz

_Magari dall’alito? Può essere? O dal nodo alla cravatta. Ah, no, quello no, non hai il sensore guasto, tranquilla, è che la cravatta non la metto mai e nemmeno il dopobarba a dire la verità.

_Guarda che riattacco.

_No, no, no! Ok, come vuoi tu! No prolisso! No prolisso! Promesso. No prolisso!
Era solo per dire che magari basta solo dire "Ti ho riconosciuto!" È tutto pleonasmo che si può riciclare come materiale di riparazione neuronica, non credi? Che poi si attiva un circolo virtuoso che a quel punto, io so chi sono tu sai che sono io e non serve che mi dici chi sono che già lo so, e allora risparmiamo un'intera frase, no? Non credi? Eh? Eh? Eh?

_Sgrunt! Senti, come va col blog? Fossi in te mi atterrei alla domanda, così, un consiglio spassionato prima del tuut, tuut, tuut. Non credi?

_Ehm sì... No prolisso! No prolisso! Ma, bene direi, mi commentano con regolarità, c’è solo il problema che ultimamente ricevo anche degli apprezzamenti scritti tutto in maiuscolo, mi sa che devo cominciare a offenderli un po’ che mi trovo a disagio io con la folla intorno, e che manco cerca di linciarmi per giunta.

_Tzè tzè, come no…

_Forse dovrei fare dei post di scrematura, qualcosa tipo…

_Awaaan! (sbadiglio a fauci spalancate) Mi stai annoiando.

_Occhei occhei! No prolisso! No prolisso!

_Quindi sei contento?

_Beh, ci sono solo due nuvolette.

_Che sarebbero?

_Eh! Mi sono imbarcato nella sciagurata idea di fare un post esaustivo sulla faccenda dei black bloc di Roma e sta venendo fuori un papiro allucinante. Dovevo pubblicarlo ieri e non riesco a farlo nemmeno oggi. Tra un po’ devo cercare un editore.

_Vabbeh, sopravvivremo sai?! Io personalmente sopravvivo anche se non lo leggo… ehm… anche se non lo leggo subito volevo dire.

_Comunque, per distrarmi un attimo da tutte le serietà delle concatenazioni logiche delle argomentazioni...

_Kisciotte! Come ti ho insegnato? No...?

_No prolisso! Che barba! Uffy. Ti ho chiamata ecco. mmm… vabbeh poi c’è un altro problema più problemoso, è per questo che t’ho chiamata. Temevo non riconoscessi i miei ciglioni, ma per fortuna hai riconosciuto la voce, eh già!

_Sto riattaccando. Lo sai che riattacco vero?

_No, no. Il problema è che sai che ti dicevo che secondo me bisogna ricolonizzare il mondo digitale con le emozioni del mondo reale?

_Sì certo, mi fai una testa così ogni tre per due.

_Ecco, però non avevo calcolato che non puoi decidere cosa portarti in valigia dal mondo reale a quello digitale. Ormai sono diventato lo zimbello di tutti, mi danno del logorroico, dicono che scrivo troppo, mi burlano facendo comunella, ieri sera mi hanno irriso e ludibriato dicendo che accettavano soltanto commenti sopra le 600 parole altrimenti non erano certi che fossi io.

Uffa! Mi prendono in giro capisci? Mi danno del “lungo”.

_Ma vah?!?! Veramente?!?!

K.