giovedì 13 ottobre 2011

La Teoria dell’Atollo

La Teoria dell’Atollo è molto pratica e intuitiva.
Me la sono creata a mio uso e consumo, per poterla spendere ogni qual volta mi sento rivolgere argomentazioni futili, inconcludenti o stereotipate.

Sono un Atollista convinto. E praticante.

Devo dire che la Teoria dell'Atollo si è sempre rivelata inattaccabile e inarrivabile da qualunque disquisizione oziosa e paludosa da… terraferma inconcludente.
Con i cittadini imbolsiti da rammollente esistenza urbana poi, va giù a meraviglia: come un batticarne per aprire i bagiggi.
Palude Neuronica: Ma che schifo! Mi dai da leggere Metro e me lo dici solo adesso che l’hai raccattato nel cestino dell’immondizia in metropolitana?!
Kisciotte: Innanzitutto me l’hai chiesto tu. Dopodiché, io non cerco Metro mosso dallo spirito evangelico di fornire qualcosa da leggere a te, in pausa caffè. Lo cerco unicamente per procurarmi la vignetta del cane e del gatto. E se nei contenitori non ne trovo più, io raccatto nella monnezza una copia appena gettata da chi l’ha letto prima di me. Personalmente la maggior parte degli esseri umani mi fa schifo, ma non credo che abbiano tutti il colera o la peste. Quindi raccatto!

Perché, cara fighetta “il culo dal sedile dell’auto non lo schiodo intanto c’è quel barbone appiedato di Kisciotte che arriva con Metro bello lindo e al profumo di tipografia ancora calda” anche se mi sfiorasse l’idea che nel cestino potrebbe averci sputato dentro qualcuno, io penso anche che se mi trovassi su un’isola deserta, naufrago in mezzo al mare, e dopo mesi di solitudine mi arrivasse dal cielo un foglio di giornale, verserei lacrime di gioia per poter leggere qualcosa, e continuerei a lacrimare di gioia anche mentre stacco con le unghie una bella sgommata di merda dalla pagina!

La Teoria dell’Atollo aiuta a tenere in allenamento il concetto di moralità ed essenzialità applicate alla vita.
Se ciò che nel nostro bozzolo di perbenismo e agio economico può sembrare sgradevole e sconveniente, provate a immaginarvi nella stessa situazione, ma senza tante alternative tra le quali scegliere, senza potervi permettere il lusso di essere schizzinosi in attesa di ciò che vi soddisfi appieno.

Fatevi un esame rapido rapido di coscienza e molti individui cosiddetti di sinistra si scopriranno magari un pochetto razzisti, prima ancora che destrorsi.
Perché si comincia col non leggere un giornale scartato dal prossimo e poco dopo si arriva a pensare che chi emana cattivo odore in metrò magari non lo emana perché non ha modo di lavarsi tutti i giorni lindo lindo di tipografia, ma perché certe razze ci nascono per puzzare!

Palude Neuronica: Dai che scherzi! Non ci credo che stai anche dieci giorni senza farti la doccia!
Kisciotte: Se non sudo e non mi sporco non la faccio no la doccia. E se tu non resisti e pensi sia la regola per l'umanità farla tutti i giorni, vai qualche mese su un atollo soleggiato, dove, se fai il bagno in mare, ti gratti la schiena con una pietra pomice a forma di pinna di pescecane!

Sarebbe ora di riobbligarci da soli a capire il valore dell'essenzialità e di quanto siamo schiavi di igienismi del superfluo.
Tu continua a crederti di sinistra e vai puntualmente al lavoro barricata nel tuo abitacolo, guidando la tua macchinetta tutta linda e profumata con l’arbre magique all’aroma di “pesca melba e biondo ariano”.

Palude Neuronica: ma che fai? Raccogli il cracker che ti è caduto per terra e lo mangi? E adesso bevi dalla bottiglietta che ha avanzato quell’altro bevuta a metà? Ma non vedi che ce ne sono da aprire quante ne vuoi sopra il frigorifero?
Kisciotte: A me fanno schifo i morti di fame, ma mi fanno schifo anche gli sprechi. Lo so bene che in frigo ci sono bottigliette fresche, lisce o gassate, ancora da stappare, ma mi dà fastidio sprecare acqua e cibo, solo perché è caduto per terra.

Siamo nell’epoca del consumismo, che celebra il suo inappuntabile figliolo chiamato Riciclaggio successivo.
E il figlio della serva chiamato Risparmio preventivo dove l’abbiamo abbandonato? A naufragare su un Atollo?!

Stai certo che se sei su un Atollo, ti fai venire la lingua a pitone per poter suggere anche l’umidità interna dal fondo della bottiglietta “Oddio che schifo!!! Ci ha già bevuto quell’altro! E se poi contrai il motaba?!”
In quanto al cracker, se veramente stessi morendo di fame, stai certo che lo mangi anche con residui di merda, perché la legge di Murphy applicata agli Atolli farà sì che cadrà dal cielo direttamente sopra la pagina di giornale.

Ma come sei cinico e drastico!
Il cinismo non ha mai ucciso nessuno, magari insegna a restituire sputi agli sputi, in quanto all’esser drastico, vatti a leggere il significato del termine: “agire energicamente, con determinazione”. Grazie, non potresti farmi complimento migliore! Se per te è offensivo, vai pure a fare conferenze sui valori della sinistra mentre sorseggi una caipirinha all’happy hour.
E ovviamente disquisite sulla fame nel mondo gettando nel posacenere una tartina che dal piattino è scivolata sul bancone. Ormai è troppo zozza per voi bianchi di sinistra pieni di solidarietà verbale per il terzo mondo, peccato non ci sia un negretto scodinzolante del Senegal sotto il tavolo, altrimenti glielo gettavate sul pavimento, lo scarto delle vostre esistenze superflue.

Palude Neuronica: Cavolo, hai visto? Manca mezzora al passaggio del prossimo autobus, e piove e fa freddo, che tragedia!
Kisciotte: Vuoi veramente capire il senso della tragedia? Vai su un atollo ad aspettare tutta la vita il bastimento che non verrà mai a salvarti. Qua sei certa che tra mezzora qualcosa passa, e se non passa, non moriamo certo di fame, che lì c’è un cestino dei rifiuti. E ritieniti fortunata che possiamo aspettare comodamente seduti e riparati dalla pioggia sotto la pensilina.
Anzi, sai che ti dico? L’atollo modello standard non rende nemmeno bene l’idea.
A te occorre personalizzato.
Ci mettiamo una spiaggia sabbiosa e soffice, e ti siedi comoda ad aspettare il bastimento, che però - tu guarda che sfiga! - passa sempre ma puntualmente in ritardo, proprio quando stai dormendo sfinita dall'attesa.

Palude Neuronica: Moriremo tutti! Non funziona l'aria condizionata! Mio dio, che sciagura!
Kisciotte: Non ti preoccupare, adesso ti offro la soluzione ai tuoi problemi. Riprendiamo il catalogo degli atolli personalizzati. Dunque, per lei suggeriamo Atollo senza palme! Ecco qua, uno scoglio in mezzo al mare senza traccia d'ombra, gioco di correnti d'aria in stile catena andina sulle coste cilene del Pacifico: non piove mai ma in compenso umidità al 95% e temperaratura relativa di 43 gradi.
Direi che dovrebbero andare bene tre o quattro mesi... ma facciamo un semestre vah, così andiamo sul sicuro.
Poi quando torni ti rifaccio la domanda: pensi di farcela a sopravvivere due ore senza aria condizionata?
Ah, per suggerirti la risposta, al posto della sedia con sedile imbottito, lo Scogliatollo è senza palme ma in compenso brulica di chele attaccate a granchi incazzati.

Certa gente non va mandata a fare il militare.
Bisogna paracadutarla su un Atollo.

Palude Neuronica: Ma moriremo di fame laggiù, prima che qualcuno venga a salvarci.
Kisciotte: No, no, tranquilli, nello zaino avete viveri e acqua per dieci giorni. Buon atterraggio.

Però, al posto vostro, io avrei indossato il paracadute al posto dello zaino da pic-nic.

Drastico e cinico sì. Bastardo, quanto basta. Pirla proprio no.

K.

18 commenti:

  1. la tua teoria dell' atollo, in parte e' condivisibile, ma in altre...no, almeno per me, sicuramente non berrei dalla bottiglia di un altro, semmai lo costringerei a tracannarsi tutto fino a schiattare....e poi dai la doccia..non potrei, e capisco pure il discorso dell'igiene portata al parossismo, ma vuoi mettere la goduria dopo una giornata stressante di sentire l' acqua tiepida che ti scorre sulla pelle? :)

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  2. "... odio in modo naturale ogni ipocrisia morale ..." (F.Guccini)
    Magari sbaglio, però mi sembra che questo frammento di strofa ti calzi a pennello.

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  3. @S.: beh, io non sono un prepotente e credo che nella vita le persone non vadano obbligate ad alcunché. Però ho buona memoria. Se ci troveremo su un atollo con le labbra spaccate dal sole, sono certo che mi ti avventerai addosso per farmela tracannare tutta, la bottiglietta, non certo per strapparmela di mano...

    Riguardo la doccia, fai bene a farla anche solo per rilassarti, saresti sciocca a privartene.
    Io so soltanto che conosco gente che pensa sia da folli e da barboni non farla ogni giorno, al di là del fine.
    Noi possiamo permetterci di sprecare, non di avere più senso dell'igiene degli altri.
    Evidentemente i loro cervelli annacquati dal "tutto dovuto" pensano che in certi paesi del mondo la gente non si lavi tutti i giorni perché non abbia il senso dell'igiene.
    Proprio non concepiscono che la "normalità" per la maggior parte dell'umanità sia lavarsi e usare l'acqua quando possibile.
    E che non sia possibile stare al mondo senza buttarsi acqua sul corpo (per di più già pulito) almeno una volta al dì.
    Anche per lor signori da un ettolitro d'acqua al giorno cadauno, tutta la vita atollo contornato da squali e alghe velenose e branchi di dingo sulla terraferma.
    Così trovano modo di rilassarsi aggrappati in cima a una palma.
    E devono essere felici che non li ho mandati sull'atollo con colonie di oranghi antropofagi.

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  4. @MaiMaturo: spero proprio che non ti sbagli, anche se un abito confezionato da Francesco Guccini è molto impegnativo da indossare. Occorre un physique du role mica da ridere per infilarsi anche solo un calzino di un simile magnifico sarto.
    Ma, a pensarci bene, mi sa che me lo metto, che poi sull'Atollo non ne trovo mica tante di sartorie aperte: anche la modestia a volte è un lusso che non ci si può permettere.
    :o)

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  5. "Personalmente la maggior parte degli esseri umani mi fa schifo"
    Questa frase ha consacrato per sempre la mia stima per te :)
    Ed è inutile dirti quanto abbia condiviso questo post.
    Mi hai ricordato che devo leggere "La fine del mondo storto" di Mauro Corona,in cui si ipotizzano gli atteggiamenti che gli esseri umani adotterebbero in condizioni estreme...

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  6. @Obi: fa piacere avere al fianco una bestia con gli artigli (metti che faccio la battuta sulla fumata nera e precipito su un atollo infestato da animali aggressivi, un'orsa torna comoda).
    Specialmente la notte... io dormo e tu monti di guardia hahahahaha :D

    Due postilline.
    La frase virgolettata va riferita a "quadrante geosocioeconomico che mangia in testa alla maggioranza restante e mendicante del pianeta".

    Hai usato l'espressione perfetta, che sottende alla teoria dell'Atollo: Condizioni Estreme.
    L'estrapolazione per eccesso è un metodo scientifico molto valido.
    Pensi che sia una sciagura la mancanza dell'aria condizionata per due ore? Ottimo, vai un semestre su un atollo equatoriale senza palme, e, quando e se torni, ti rifaccio la domanda.

    :o) grazie Obi

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  7. in condizioni estreme tutto diventa facile, anche bere la propria urina e/o mangiare ratti e cavallette, e non credo, che di norma tu faccia questo.
    Nella quotidianità delle nostre società occidentali, mi sembrano estremismi alcune cose...

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  8. Mi piace questa teoria, tengo per Sparta.
    La faccia che hai postato da me, trovi anche tu che sembri una bambola gonfiabile o sono io malato?
    Ciao

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  9. @S.: tra il bere la propria urina e il non bere a canna dalla bottiglia di un altro, magari pure persona nota che si frequenta abitualmente, ne scorre molta di acqua...
    Nella nostra società occidentale, purtroppo gli sprechi quotidiani o l'idea che siano normalità irrinunciabili certi lussi comportamentali, quelle sì mi sembrano volgarità estreme.

    Io non ambisco a mangiare rifiuti o a svuotare le lattine abbandonate sulle panchine, ambisco solo a deridere e compatire chi mi guarda come un anormale se finisco la bottiglietta d'acqua di un collega andato a casa e che, so per certo, la mattina dopo la butterebbe giù per il lavandino, perché ormai, durante la notte, è stata infestata dai germi!
    Kristo d'un dio che gente!

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  10. @giovanni: un po' di spartanità non farebbe male, anche se i girotondini odierni pensano che avere un minimo di tempra sia sinonimo di estrema destra, ma avrò modo di discorrerne in futuro.
    Un po' di calci in culo a tanti Persiani da salottino sarebbero ben dati (e nessun gatto verrebbe leso).

    Ora vengo a tenerti una seduta psicologica sulla mia faccina.

    :o) è stata maltrattata più volte nella blogosfera. Quasi sempre prendendosi degli sberleffi pornografici, che l'innocenza della faccina non mi permette nemmeno di identificare, boh.

    In ogni caso trattasi della mia faccina preferita, che trasuda di affettuosa simpatia.
    E' la celeberrima faccina a naso pacioccone.

    Ed è la mia oasi di tenerezza, un poco come il parrocchetto di Schwalzenegger nel film Danko.

    Sono certo ne avesse una anche Leonida dipinta in cameretta.

    :o)

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  11. giusto per confermare la scassapalle che sono..io trovo che sia proprio sbagliato bere dell' acqua, vecchia e conservata in un contenitore con tossicità a rilascio lento.... ma bere l' acqua, bene preziosissimo, dal rubinetto no? io personalmente non bevo acqua imbottigliata, non ho questa isteria collettiva dell' acqua imbottigliata, anzi vorrei capire il motivo di tale " usanza"

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  12. @S.: ti abbraccio in totale accordo! Secondo me l'acqua in bottiglia è un crimine.

    In casa mia non entra acqua in bottiglia, solo acqua di rubinetto, per altro buonissima essendo io di Milano.
    Al lavoro "purtroppo" un accordo di scambio merce ci fa arrivare camionate di acqua in bottiglietta.
    Nei primi tempi la bevevo anche dal rubinetto, ma siccome "in casa d'altri" non posso ridurmi a essere guardato continuamente come un matto bastian contrario, mi sono adeguato alle bottigliette.
    Anche perché non so cosa ci facciano in bagno col rubinetto tutti gli altri impiegati, possono anche pisciarci sopra.

    L'acqua al lavoro la bevo gassata, che io adoro le bollicine e sono un lusso che altrimenti evito volentieri e mi gusto invece al lavoro, come tu adori farti la doccia relax.

    Il problema, ripeto - che anche a me piace essere cocciuto su ciò in cui credo soprattutto con una interlocutrice educata e critica - sono quelli che pensano che sia scandaloso che in Bangladesh la gente non abbia l'acqua minerale gassata in bottiglia, perché loro non concepiscono di vivere senza.

    Se posso evito di bere da rubinetti dei cessi altrui e se lo trovo prendo Metro nuovo di pacca, ma non reputo un tabù suicida, come alcuni fanno, compire questi gesti all'occorrenza.

    Ah, ovviamente, quelli che se ne fottono di quanto petrolio e inquinamento comporti la bottiglia di plastica ecc. sono degli ecologisti convinti.
    A parole, ovviamente.
    Per loro: Atollo Ecologico: vergine e intatto a 100 miglia da qualsiasi chiazza d'olio da rotta navale.

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  13. mi ha ricordato Veronesi, oncologo, presidente della commissione per l' energia nucleare

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  14. La teoria di Atelle, figlio d’Atollo.
    Atelle, pur prendendo numerosi spunti dalle riflessioni del padre, rielaborò una versione ancora più drastica della teoria di Atollo.
    “Se un cracker mi cade a terra non è che non lo mangio perché è caduto a terra, anzi mangio lui e pure la manciata di terra vicino proprio perché lì c’è caduto un cracker.
    Tutto questo, chiaramente, dopo aver fatto una talla di telle di tollo.

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  15. @ S.: ecco, paradosso perfetto, per fortuna non ha potuto far danni

    @Hombre: oso arguire che ti sei dilungato in peripatetiche prolissità, per giungere alla ineluttabile conclusione che in questa teoria alberga qualcosa di divino.

    Sileno27: eh sì! i bagiggi (mi piace di più dirlo così con due gg che bagigi (singolare bagigio). Sono quelle robe che il CaneIdiota amico del sorcio di topolinia, trangugia stando dentro una cabina del telefono per trasformarsi in SuperCaneIdiota.

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  16. Mi piace quando indossi questa veste cinica.
    Capisco Sileno.

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  17. @Josef K.: eh, ho un armadio pieno di costumi. Ci avrei scommesso che i bagiggi avrebbero calamitato le menti migliori.

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