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“sotto l’elmo di Kisciotte” tratta temi volutamente vari. Non si è optato per una linea monotematica, che prende un trancio d’individuo per farne un collage con altri pezzetti comparabili sezionati da altri individui fatti emotivamente a brandelli.
Al contrario, è preso a tema l’individuo in toto, la persona nella sua interezza, con l'emotività integra, e in quanto tale contraddittoria e variegata, con i suoi splendori, le sue miserie e le sue goliardate, ma sempre riconducibile a ogni battito che sta sotto l’elmo. Battito d'ali e di cuore.

In questo blog, perciò, si tiene una “guida rally”, andando oggi sull’asfalto e domani sullo sterrato, scalando le marce, usando le ridotte, con trazione integrale. Nell'istante in cui penserete di aver preso dimestichezza con lo stile di guida, scoprirete che Kisciotte andrà a piedi, o in bicicletta, o in mongolfiera o starà disteso trasognato su un prato a guardar volare un aquilone, o ad abbatterlo a colpi di bazooka.

Oggi trovate un post scurrile, mentre ieri magari c’era una delicata poesia e domani forse ci sarà una dissertazione seria e dopodomani potrà darsi che un post con poco senso e tante sciocchezze di dubbio gusto tradirà le vostre aspettative.
Lasciatele fuori di qua le aspettative, poiché non agisco in questo modo al fine di scioccarvi, bensì per dilettarmi secondo le mie personali fasi lunari, d'umore e d'intelletto.

I temi e i contenuti sono i più disparati, e vari potranno essere gli esercizi di stile, per il mio piacere di cimentarmi e non annoiarmi.

Questo modo di scrivere e procedere certamente non favorisce l’affezionarsi al blog da parte di chi cerca una certezza di lettura e aspetta un seguito a quanto precede.
Disaffezionare un lettore non è certo il fine che perseguo, ma è un effetto collaterale che non mi disturba, poiché scrivo senza cercare alcuna forma di “consenso” che sia identificabile con “quantità di lettori”.
Non scrivo avendo come scopo la ricerca dell'intesa o della simpatia con chicchessia.
Non me ne frega niente dello scambio di link reciproco, della "visibilità di scambio".
Ognuno faccia i bigodini ai tarzanelli del proprio culo. Io li faccio ai miei.

Ognuno colga dal blog ciò che può interessare, scartando tutto ciò che non invoglia alla lettura.
Fate bene a eliminare dalle vostre frequentazioni un blog che vi trasmette smarrimento o, peggio, noia ed estraneità.
Del resto, voi non siete pagati per leggermi, io non sono pagato per soddisfare le vostre richieste.

Questo blog esiste soltanto per permettermi di scrivere.
Non mi preoccupo di stabilire una “linea editoriale” che sia di facile e ampia fruibilità.
Non mi preoccupa nemmeno pormi questa preoccupazione.
E anche se fosse, la questione si affronta sotto l’elmo, inter nos, multiple sfaccettature di Kisciotte.

Io viaggio e faccio l’andatura, sterzo e zigzago sui tornanti dei miei pensieri bislacchi.
Voi potete provare a starmi dietro, sedervi sul ciglio del prato e leggere solo i passaggi che volete, oppure andare altrove.
Su di voi io ho un vantaggio: guido su un circuito da me disegnato, con regole da me fissate.
È una sfida impari, non vince il più intelligente, vinco io perché sotto l'elmo regna Kisciotte.
Ed è tutto merito vostro riuscire a raccapezzarvi.
Ma non lamentatevi per servizi di comprendonio che non sono tenuto a elargire, per capacità di comprensione che non siete tenuti a dimostrare.
Se a un post serio ne seguirà uno demenziale, a voi non è richiesta la capacità di sintonizzarvi di conseguenza sulle stramberie del mio palinsesto.
Se le mie frequenze cerebrali trasmettono con segnale disturbato, non sta a me regolare l'antenna della vostra ricezione. Non si paga né un canone né un decoder. Cambiate canale; semplicemente.

Io scalo le marce e viaggio come mi pare e piace.
Se vi sta bene e così, altrimenti è così lo stesso.
Scrivo liberamente, liberamente scegliete se leggermi.
Liberamente scegliete se lasciare un commento.
Grazie

post scriptum
Link e ipertesti
Qualche commento ricevuto mi ha dato motivo di pensare che a volte i link inseriti nei post non vengano visitati. Leggo domande perplesse con richieste di chiarimenti o completamenti. Domande che probabilmente non sorgerebbero se fossero precedute da un'attenta navigazione negli ipertesti.
Sia chiaro che ognuno è libero di leggere i post al livello di profondità che preferisce. Io stesso molte volte scelgo una lettura superficiale dei post altrui, evitando di approfondirla entrando nei link.
Soltanto a beneficio di chi avesse bisogno di questa informazione, preciso che le parole all'interno del post caratterizzate da un colore amaranto, hanno questa distinzione cromatica affinché le si possa identificare più facilmente, in quanto "cliccabili", ovvero rimandano a contenuti extra.
Cerco sempre di essere essenziale nell'aggiunta dei link. Ciò significa che quando li inserisco, la loro fruizione aggiunge in maniera significativa apprezzamento e comprensione al post stesso.

K.