sabato 29 dicembre 2012

Accuditore di micio Telemaco

Sono un poco teso e proprio sul finale spero di non combinare pasticci che possano pesare negativamente sulla valutazione complessiva. Oggi è l'ultimo dei miei dieci giorni di stage.
Sono in prova come accuditore di micio Telemaco. La sua padroncina ha deciso di investire le festività natalizie in vacanze benessere, ed è scesa a fare fumeggi alle terme di Ilva. A me ha proposto il ruolo di accuditore di Telemaco, ruolo che ho accettato al volo, perché fa comunque curriculum.

mercoledì 26 dicembre 2012

Jessica, Mark: grazie dal profondo del cuore

Peggio di chi tormenta gli altri per cattiveria c'è solo chi tormenta gli altri per bontà. [Astutillo Smeriglia]

Mai come nel periodo nefasto compreso tra il 25 dicembre e il 6 gennaio, che nell'arco di tutto l'anno più mette a dura prova la quotidiana ordinarietà dei ritmi di vita, con pretese di eventi straordinari, scovo con umana gratitudine e insperato sollievo quei piccoli fili che conducono al passaggio di queste rapide vorticose di tante promesse, buoni propositi, gozzoviglie crapulone e sperperi variamente infiocchettati, spacciati per comunione di bontà.

lunedì 24 dicembre 2012

Almanacco del giorno dopo

È davvero inquietante materia di studio come le persone facciano a volte strane associazioni acustico-destabilizzanti. Il pensiero va a un episodio di più di vent’anni fa: quarta liceo se non erro, gita di classe ad Amsterdam, Museo Van Gogh. Quell’anno avevo in classe Antonio, scampanato soggetto sempre vestito di nero, impermeabile in pelle da dannato stile Il Corvo, capelloni lunghi e bisunti, appassionato di heavy metal e dintorni, suonatore di basso elettrico. Girava sempre con l’inseparabile walkman sport giallo, auricolari ficcati nelle orecchie (un poco stile “autista dello scuolabus dei Simpson”), solfeggiando gli assoli che ascoltava in una permanente e deterrente barriera acustica d’alienazione dai compresenti. Mi piaceva il soggetto, sono attratto dalla stramberie randagie.

giovedì 20 dicembre 2012

Madonna con pannolino

A breve distanza dalla mia residenza autunnale, si trova la Casa-Museo Boschi Di Stefano. Oggi sono andato a visitarla: è a ingresso libero e propone una collezione di svariate opere, per lo più quadri.
Un dipinto mi ha suscitato affettuosa simpatia.
Madonna col Bambino - Mario Tozzi

martedì 11 dicembre 2012

un amore di farfallina

Amore è reciproco scambio d’anime.

*** 
Le due opere esposte ad Amore e Psiche a Milano, sono entrambe affascinanti. Puntualmente, mi sono sentito più a mio agio di fronte al quadro. Il mio animo ha bisogno di colori e voli di fantasia, ciò che il recinto della cornice gli permette, immaginando scene e mondi invisibili oltre il confine del rettangolo. Invece, le sculture, non riescono mai del tutto ad accalappiarmi. Mi fermo sempre a un livello razionale, distaccato, addirittura diffidente. Nella scultura sento soprattutto la morte, l’inerzia, il freddo. Mi stupisce puntualmente la maestria di chi sa ricavare forme morbide e levigate da ciò che in origine era un blocco squadrato. Però poi prevale l’idea del freddo calcolo, della precisione senza sbavature. Invece di fronte a un quadro sento il calore umano venirmi addosso, non posso fare a meno di pensare alle mani del pittore con le dita colorate, il camice imbrattato d’arcobaleno. Forse è anche un fatto di confidenza e relativa familiarità: bene o male pennarelli e matite colorate li ho usati anch’io da bambino. Sia come sia, per me è così.

mercoledì 5 dicembre 2012

La felicità della ripetizione

Noia e ripetizione non hanno nulla da spartire.
La ripetizione della noia è una condanna strisciante e soporifera. Significa andare a letto la sera con l’ansia dell’indomani, nell’attesa di dover ripetere gli stessi gesti, gli stessi incontri, le stesse tedianti faccende.
La noia della ripetizione, invece, è un’espressione ambigua. A meno che non sottintenda la noia di dover ripetere la noia, la ripetizione non è noiosa in sé. Anzi, dipendendo l’effetto prodotto nell’animo dall’elemento ripetuto, la ripetizione contiene invece, a mio avviso, la chiave segreta di una realizzabile felicità; o comunque un tendervi approssimandovisi moltissimo, quasi a sfiorarla.