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Le due opere esposte ad Amore
e Psiche a Milano, sono entrambe affascinanti. Puntualmente, mi sono
sentito più a mio agio di fronte al quadro. Il mio animo ha bisogno di colori e
voli di fantasia, ciò che il recinto della cornice gli permette, immaginando
scene e mondi invisibili oltre il confine del rettangolo. Invece, le sculture,
non riescono mai del tutto ad accalappiarmi. Mi fermo sempre a un livello
razionale, distaccato, addirittura diffidente. Nella scultura sento soprattutto
la morte, l’inerzia, il freddo. Mi stupisce puntualmente la maestria di chi sa
ricavare forme morbide e levigate da ciò che in origine era un blocco
squadrato. Però poi prevale l’idea del freddo calcolo, della precisione senza
sbavature. Invece di fronte a un quadro sento il calore umano venirmi addosso,
non posso fare a meno di pensare alle mani del pittore con le dita colorate, il
camice imbrattato d’arcobaleno. Forse è anche un fatto di confidenza e relativa
familiarità: bene o male pennarelli e matite colorate li ho usati anch’io da
bambino. Sia come sia, per me è così.
Sia il quadro di François
Gérard che la scultura di Antonio Canova fissano magistralmente il platonico sentimento tra
Amore e Psiche. Poi, puntualmente Amore si infiocinava Psiche tutte le notti nel suo castello dorato, giusto per dare linfa vitale all'anemico platonismo, ma qua contava immortalare gli amorevoli sguardi e gli inespressi sospiri alla luce del giorno. Per fortuna in entrambe le opere appare una farfalla.
È la farfalla colei che mi ha
sedotto, più che il volto della fanciulla. Non la pesante e cicciotta farfalla
marmorea sul palmo di Amore. Mi ha
affascinato a bocca aperta la farfalla dipinta sopra le teste dei due amanti.
qua lascio il tempo che trovo, nel quadro sono mooolto più bellina |
elicata, leggera, tenue e tenace color speranza, senza pretese di marmorea precisione, discretamente presente, fugace e inafferrabile.
Le
farfalle mi piacciono da sempre, ho tanta confidenza d'affetto per quegli ubriachi sbuffi d'aria colorata, quanto ho diffidenza per ciò che si vuol nascondere dietro la dizione "amor platonico". Basta aggiungere uno sguardo rivolto all'insù o un cerchietto luminoso sopra la testa, e si è subito nell'estasi degli oranti, addio passione degli amanti.
Come per i pastelli e i fogli di carta, per le farfalle nutro concreta intimità di ricordi, allorché le rincorrevo zigzagando col retino nei prati.
Come per i pastelli e i fogli di carta, per le farfalle nutro concreta intimità di ricordi, allorché le rincorrevo zigzagando col retino nei prati.
Ho anche
scoperto che psychè in greco,
oltre che anima, significa farfalla. La
farfalla è infatti simbolo di immortalità. Se passate
a Milano, andate a gustarvi (a ingresso libero) quelle due alette colorate.
Io le sto ancora rincorrendo sullo sfondo, dentro e fuori la cornice. Intanto i due
colombi non si accorgono di niente, sono troppo occupati a sospirarsi platonici languori.
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Amare è consegnare
la propria anima dentro una bottiglia, senza vuoto a rendere. Infatti, puntualmente, non torna indietro manco quello.
K.
ps: si attendono con trepidante noia commenti d'arguta perspicacia umoristica caratterizzati da riferimenti al tatuaggio inguinale di una femmina argentina, piuttosto che allusioni alla farfallina come sinonimo di labbra maggiori e minori della vagina. Con largo anticipo, grazie fin d'ora.
Si vabbè ci censuri le intenzioni non va bene.
RispondiEliminaIo veramente ho pensato a quell'amore di farfallina che è tua nipote.
Comunque non è simpatico il fatto che si voglia attribuire ad ogni cosa, in queste caso le farfalle, un significato diverso di quello della loro natura.
Le farfalle sono stupende, la loro grazia nei movimenti e i loro colori affascinano chi ha la fortuna di saperle guardare, basta la sensazione di benessere che se ne ricava tutto il resto è superfluo.
Forse anche la mia descrizione è superflua, esempio di come a volte le parole possono sciupare cose e momenti che non richiedono altro che il silenzio.
Per adesso "quell'amore di farfallina" è tutta impegnata a poppare e produrre merda. Già si chiama "Nuvola", tu vuoi metterle pure le ali... poi sai che piogge! :)
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