sabato 29 dicembre 2012

Accuditore di micio Telemaco

Sono un poco teso e proprio sul finale spero di non combinare pasticci che possano pesare negativamente sulla valutazione complessiva. Oggi è l'ultimo dei miei dieci giorni di stage.
Sono in prova come accuditore di micio Telemaco. La sua padroncina ha deciso di investire le festività natalizie in vacanze benessere, ed è scesa a fare fumeggi alle terme di Ilva. A me ha proposto il ruolo di accuditore di Telemaco, ruolo che ho accettato al volo, perché fa comunque curriculum.

La sera mi reco da Telemaco, accolto dai suoi miao miao dietro la porta, non appena infilo la chiave nella toppa. Per Telemaco le vacanze della padroncina corrispondono ad altrettanti giorni di malessere. Il micio vive infatti chiuso in un bilocale, trascorrendo la giornata ad ascoltare i propri pensieri. Ogni giorno, entrando, scopro i segni della sua attività-scaricatensione svolta in mia assenza: pallina e code di peluche portate in giro, fogli e cianfrusaglie gettati sul pavimento, copertina di libro di inglese dilaniata a pezzettini. Il clou è stato quattro giorni fa: la belva ha ribaltato il cestino dei cosmetici ubicato sopra la lavatrice in bagno. Oltre ad aver disseminato per terra il contenuto, ha pure causato la rottura della boccetta dello smalto rosso sul pavimento. Sembrava di essere sulla scena di un crimine, mancava soltanto il corpo della vittima. Oltre al cadavere, anche la tovaglietta che stava sotto il cestino è letteralmente scomparsa. Non oso immaginare in quale antro buio l'abbia trascinata.

Appena arrivo spalanco le finestre per fare entrare aria fresca e ossigenata che fa bene al cervello, così il piccoletto cresce con stupendi occhi verdi, intelligenti, tranquilli e dall'espressione perplessa ogni volta che mi fissa, inclinando la testa, mentre gli parlo miagolando in gattese. Dalla finestra in camera Telemaco balza sull'amato cornicione da dove spazia con la vista su tutto il cortile di sotto. Invece, balzando agile e cicciotto sul cornicione della finestra in cucina, può avventurarsi nel suo giretto sopra il tetto: massimo dieci minuti ed è di ritorno per rifocillarsi.

Gli cambio l'acqua, a giorni alterni gli elargisco una scatoletta che fa gola pure a me ogni volta che la apro. Inoltre, tutti giorni, gli spetta porzione di crocchette nella ciotolina. Anche le crocchette hanno quel profumo che mi fanno venir voglia di abbinarci un san bittèr e sgranocchiarle in compagnia. A Telemaco piacciono di più le scatolette, per cui fa i capricci e miagola toccando con la zampetta la chiave dell'armadietto che cela le sue cibarie. Io in gattese gli spiego che nessuna gattina si fila un gattino viziato e che se alcuni giorni non gliela do lo faccio per preservare la qualità delle sue possibili conquiste amorose. Oltre che - come mi ha spiegato una consulente di odontoiatria felina - per il bene della sua dentatura: mangiare troppi cibi umidi favorisce l'insorgenza di tartaro.

Telemaco mi accoglie sempre marmittando fusa come un trattore. Mi tolgo guanti, sciarpa, berretto, giaccone, ripongo il tutto nell'angolo meno esposto ai suoi artigli, dopo di che me lo stropiccio per bene, con grattini, carezze, lisciate contropelo, pacchette, energici buffetti. Tele mi ricambia salendo sul tavolo, per arrivare a puntarmi le zampette anteriori sul pizzo, e poter meglio leccarmi la faccia e le orecchie.
Poi, intanto che sgranocchia crocchette nel suo angolino, io vado a svolgere la core skill del mio apprendistato: gli pulisco la lettiera, cosa mai fatta prima in vita mia, tanto che fino a prima dello stage mi ero sempre cullato nella certezza che quella fosse la sua cuccia.

Una volta finito di deodorare la sabbietta bonificata con granelli al cedro, mi lavo le mani e torno in cucina. Gli stage, come spesso accade, non sono retribuiti, a me non spettano nemmeno i ticket restaurant. Allora come unico benefit faccio ciò che Telemaco non può fare: apro gli armadietti della cucina e curioso dentro. Intanto che Telemaco va a farsi un giretto digestivo sul tetto, io metto a bollire il pentolino d'acqua per farmi un the. Attingo dalla cambusa abbondanti dosi di miele d'acacia biologico, frugo fino a trovare barrette di cereali, uvetta e frutti di bosco, quando l'acqua bolle provo i vari, preziosi the sfusi offerti dalla casa: the nero, the ai petali di rosa, the speziato al limone e via così. Il primo giorno in verità mi sono fatto un caffè con la cialda della macchinetta espresso, ma a me il caffè piace solo fatto con la moka, allora mi sono buttato sul the. Ad ogni buon conto ho anche ciulato preso in prestito, portandomela a casa, una busta di cioccolata in polvere del commercio equo e solidale per farmela una mattina a colazione.

Nel frattempo Telemaco è tornato dal giretto, si è sgranocchiato un altro paio di crocchette per ripristinare il dispendio energetico, io accendo la tv e la guardiamo un poco assieme. Io da contratto dovrei soltanto entrare, dargli acqua, cibo, pulirgli la lettiera, andarmene: roba di pochi minuti. Ma mi dispiace pensare a Telemaco solo per tutto il tempo, allora mi fermo sempre almeno un'oretta e mezza a fargli compagnia. La solitudine è una brutta bestia, anche per le bestie, secondo me. Tele si accoccola sul cuscino della sedia, rizza le orecchie e fissa concentrato le scene in tv. Poi, quando siamo stufi o durante la pubblicità, giochiamo. Prendo il bastoncino con attaccata una cintola d'accappatoio e Telemaco diventa esilarante acquattandosi e dando l'assalto al serpente che striscia lungo il bracciolo del divano.

Ho anche imparato, venendo io da consolidate esperienze con cani, che lo stesso gesto del dare pacchette su un sedile per invitare il pulcioso ad accucciarcisi sopra, corrisponde, se eseguito in presenza di un micio, a un messaggio traducibile più o meno con un: "Guarda! Una preda che si muove! Guarda come saltella invitante e provocante!" Pochi istanti e Telemaco si avventa sulla sedia, non per sedersi ma per catturarmi la mano tra le zampe e affondarci i dentini. Ho cambiato metodo: lo prendo sotto le ascelle e me lo tiro su.

Telemaco è anche un poco cicciotto: mangia abbondantemente con limitate possibilità di escursioni. Nonostante ciò, egli è cicciotto ma pur sempre agilotto. Proprio ieri, mentre stavo seduto al tavolo a sorseggiare il the, la belva era in agguato sul frigorifero alle mie spalle. A un certo punto la luminosità è calata, come quando in cielo una nuvola si frappone al sole. La voluminosa sagoma di Telemaco aveva oscurato il lampadario, mentre egli andava a planare con morbida, abbondante sicurezza sulla tovaglia a pois davanti a me: un balzo degno di una tigre.
Resta il fatto che è panzone.

belva in fase di quiete - belva in fase di volo

Ogni tanto Telemaco ed io lasciamo da parte giochi e tv e torniamo alle coccole. Perché miagola spesso, è un miagolio di gratitudine perché vado a trovarlo, ma sono anche tanti miagolii di tristezza. Sente la mancanza della padroncina e i vuoti di certe malinconie non ci sono carezze o crocchette che possano colmarli.
Adesso vado a trovarlo nel mio ultimo giorno di stage (se ho dimenticato qualche dettaglio lo integro più tardi, che ora devo andare ad aprire le finestre a Telemaco). Oggi gli do anche la scatoletta, lo coccolo come sempre, poi gli miagolo che domani la sua padroncina finalmente torna.

(Questa relazione è stata redatta sia come rendiconto di fine stage, sia per concorrere ad aumentare le chance di essere nominato anche per il 2013 "Amico dell'Anno". Sarebbe il terzo anno consecutivo, e la padroncina sa che ci tengo molto a fregiarmi di questo titolo. Spero non abbia cuore di privarmi di tale premio, e nemmeno di osare lasciare ancora solo Telemaco, in futuro, per dieci giorni di fila.)

K.

ore 19,36 dello stesso giorno (di ritorno da micio Telemaco)
Aggiornamento
Una cattiva notizia per Telemaco - La padroncina ha precisato, con telefona sopraggiunta durante la visita a micio Telemaco, che partirà domani per rientrare, ma arriverà soltanto nella mattinata di lunedì. Quindi per micio Telemaco si prospetta un'altra giornata in solitaria, comunque con mia visita consolatoria e cibatoria.
Una buona anzi tragica notizia per me - Oggi (cazzosoltantooggi! soltantooggicazzo!) ho scoperto in frigorifero una scatola di cioccolatini al gianduia in stagnola dorata. Io cercavo roba da sbafare in fondo ai ripiani e questi stavano in bella vista sulla parte interna dello sportello! Sono una bestia! Per recuperare il tempo perduto ne ho subito mangiati quattro. Ma ormai mi sono bruciato una settimana tonda tonda a mangiare delle minchie di barrette ai cereali.

3 commenti:

  1. Che carino!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  2. Mica lo so perchè ti leggo ;)

    Da questo post striminzito traggo alcune conclusioni:
    1) Sei tenerissimo
    2) che con la scusa che Telemaco ti lecca viso e collo sicuramente non ti stai lavando da giorni tanto ci pensa lui :)
    3) sei un golosone ladruncolo
    4) lo stage te lo stai pagando a te e cibarie, come minimo al ritorno della tua amica devi farle trovare un mazzo di fiori o una confezione di cioccolatini

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    Risposte
    1. 1) Tendo a volere bene quando mi affeziono.
      2) Effettivamente con domani è una settimana esatta che mi lavo dal collo in su a linguate di Telemaco (dal collo in giù, non pervenuto).
      3) Allo stomaco non si comanda; inoltre Telemaco non ha nulla da obiettare e in fin dei conti è lui il vero proprietario di casa, quello che ci passa più ore tutti i giorni.
      4).... Pure?!?! Questa è una angheria bella e buona! Dovrei essere io a pagare per svolgere del lavoro nero?! ...fondente ...al latte ...alle nocciole ...gianduiotto!!!

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