domenica 2 ottobre 2011

un pensiero

più leggero di una piuma

più silenzioso di un fiocco di neve

più inafferrabile di un sorriso

più penetrante di un raggio di sole

un pensiero ti trova ovunque

K.



Nota a pie' di pagina
Fermo restando il diritto di ognuno di interpretare liberamente il senso della poesia, ci tengo a precisare che ogni comprensibile rimando al testo di una canzone dei puu è da intendersi totalmente non voluto, anzi nettamente osteggiato.
Questa comunicazione giunge colpevolmente tardiva.
Pur avendo colto fin da subito questo rischioso collegamento, ho commesso un errore di valutazione, per difetto, sulla sagacia dei lettori. Acume che in effetti (con un divertito piacere che non posso negare) non ha tardato a comparire nei commenti.
Precisato ciò, sono qua ora a ribadire la totale estraneità del concept di questa poesia al pensiero catto-meringoso dei quattro pappatacieri zigomorifatti, patetici paladini del sentimentalismo all'hello ketty.
Dopodichè, ognuno è libero di recarsi ai concerti più adatti al proprio pensiero.

12 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Rifo, sperando in risultati migliori...
    Sai, a volte, almeno per me, un pensiero può essere anche una via di mezzo tra i due estremi.
    Ci sono pensieri che mi solleticano, sì, ma non mi lasciano finchè non riesco ad esprimerli nella forma che loro si aspettano. (Ed è fatica...)

    RispondiElimina
  3. Ci dev'esser stato qualche problema nella pubblicazione oppure sei stato vittima di un hacker.

    Vedo solo 7 righe.

    Anche questo era un pensiero. E andava detto.

    RispondiElimina
  4. @JK: penso sia ciclica, una volta arrivati in fondo, va riletta partendo dall'ultima riga e così via, ad libitum ...

    RispondiElimina
  5. @MM&JK: ehila!
    Ordunque! Nessun cracker in vista (pare anche loro siano in coda in attesa di essere teletrasportati in MM House).
    La fregola da bicicletta fino al parco al sole mi ha inavvertitamente fatto pubblicare la bozza, che ancora non finiva di piacermi.
    Andava ancora dato un colpetto di cesello. Le ultime due righe sono state rimosse: "solletico per alcuni - un colera per altri" e il titolo adeguato.
    I pensieri, arrivare arrivano immancabilmente, poi a esprimerli, eh beh, lì si fa ardua!
    Effettivamente ora la lettura ciclica è ancor più sensata. Se le pecorelle si rifiutano di saltare lo steccato, potete provare l'effetto genziana del libitum.
    Caro Josef K., io posso comprendere che per te sia difficile capacitarti che in questo antro di prolissità possa sbocciare una poesia di cinque righe, ma a volte i miracoli accadono.
    Mai disperare. :D
    Grazie delle vostre gradite visite, ora torno in trincea per il secondo tempo di Juve-Milan ;)

    RispondiElimina
  6. Beh, Hombre, tu sei la canna del winchester puntata in mezzo agli occhi, che temevo arrivasse, era solo questione di tempo, ma speravo non così puntuale!
    Avevo buttato giù di getto quelle quattro righe, dedicandole a un’amica, per canzonarla che nel nuovo posto di lavoro è abbandonata a una postazione in un sottoscala, dove solo le pantegane possono andare a farle compagnia. E così le ho espresso solidarietà “col pensiero ti sono vicino!”
    Sto per pubblicare e resto di ghiaccio rendendomi conto che ricorda in maniera aberrante la canzone dei pooh.
    Al che aggiungo le due frasi poi eliminate come da commenti sopra, tanto per salvare la faccia.
    Però mi rendo pure conto che così snaturo l’intento iniziale solo per lo spettro di quei quattro mentecatti, i menestrelli del catto-meringhismo.
    Al che rivendico il diritto iniziale a esistere del pensiero, libero da abusivismo alla hello ketty.
    L’unica ansia era che prima o poi potesse arrivare una mente raffinata a scrivere.
    “cazzo, i pooh!”
    Ecco, ora sono preda di attacchi d’ansia!

    RispondiElimina
  7. Rimedio io...
    Evviva i pooh!
    e fatti dare i diritti d'autore.

    RispondiElimina
  8. @MaiMaturo: firmandomi come "Euterpe" ho appena inviato una segnalazione agli admin di Blogger chiedendo espressamente che si attivino al meglio per oscurare il blog denominato "sotto l'elmo di Kisciotte". Ritengo che un blog contenente la frase "Evviva i pooh!" costituisca un'oscenità improponibile, e leda alla dignità di autore e lettori. Per tutelare i quali, preferisco autoterminarmi.

    RispondiElimina
  9. Noooo! ma scusa, prima che tu schiacci il pulsantone, devo prepararmi al fallout? (un altro?)
    Vabbè, dai, ti seguo, adesso mi commento anch'io con "tu sai cosa"

    RispondiElimina
  10. pero' scusa sei poco coerente...Pooh o non Pooh, che mai io avrei potuto individuare, " hai spiegato" una poesia.Con me facesti una pippa esagerata :)))

    RispondiElimina
  11. @S.: non ho spiegato la poesia. ho precisato che il tema del "pensiero" ognuno lo interpreti come vuole, ma non avevo certo in mente i puu quando ho scritto queste cinque righe fottute.
    E maledetto il giorno che mi sono detto: "Ma si vah, ogni tanto, per prendere un break da un post discorsivo e impegnato, butto lì una poesia, così tiro un poco il fiato".
    Insomma una piccola oasi di ristoro, all'ombra dal sole della logica.
    Si può essere più deficienti?!?!
    Mi sono dato la noce di cocco in testa da solo.
    E c'è di più, perché in certe situazioni c'è sempre di più, porca zozza!
    Prima ancora di fare il famoso "Disprezzami, ecc" avevo già preparato la versione poetica, e prima o poi mi tocca pubblicarla.
    Ma mi tremano i polsi e i polpastrelli al solo... pensiero!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.