Diario di babordo
Data Stellare: -2210142.465753425
Posizione: a 2punto394 unità approssimative di distanza punto di tackle
Target: Nebulosa Fumogena, Classe
A, Magnitudo Derby
Codifica boema: Ardentes-Frigidi
Velocità: avvicinamento a yawp drive-CurvaturaSfottitura da Curva
Editing report: nei tempi
previsti
Modalità trasmissione: in
variazione di frequenze emozionali
Codice: criptato su vari
depth understanding levels
Demodulation key: friendly
Commenti: loved captcha firewall activated
K. mind health status: unavailable datum
alla via così fino al
prossimo post (se non ci teletrasportiamo
prima)
“L’irreale non esiste.”
[Mr Spock, Primo Assunto di Kir-kin-tha]
“L'esistente si giustifica da sé: se c’è, è reale.”
[Mr John, Legge del Pragmatismo Metafisico Sovraplatonico]
Mi stavo documentando su Logica, Etica e Metafisica Vulcaniana; le solite cose insomma. Ho scoperto un curioso elemento culturale cui attinge la
coreografia del simbolismo di Star Trek.
Riporto da Wikipedia.
Il gesto associato al celebre saluto vulcaniano, è stato
ideato da Leonard Nimoy, il quale racconta di essersi ispirato direttamente
alla tradizione ebraica. L'attore è infatti un cohen, discendente maschio di
Aronne, tribù sacerdotale ebraica.
Il saluto vulcaniano deriva proprio dal gesto che compiono i
cohanim durante la celebrazione della festività di Yamim Noraim, quando
stendono in gesto benedicente le palme di entrambe le mani, con i pollici
allungati in fuori ed il medio e l'anulare separati in modo che ciascuna mano
formi due lettere V con una sorta di tratto aggiuntivo rappresentato dal
pollice stesso. Questo gesto simboleggia la lettera ebraica Šin, la prima
lettera della parola Shaddai, "Signore" in ebraico.
In realtà, come racconta Nimoy, tale gesto non può essere osservato direttamente dai fedeli, che lo devono ricevere con il capo velato da uno scialle, ma all'epoca (Nimoy aveva otto anni) lo osservò di sottecchi. Quando in seguito chiese una spiegazione del perché non fosse possibile osservare il gesto, ottenne la risposta che tale era il potere della Shekina, l'aspetto “femminile” del Signore, evocato da esso, che poteva risultare fatale a chi lo osservava. Pur non condividendo questo aspetto della credenza, Nimoy fu talmente impressionato dal contenuto mistico sotteso da importarlo in seguito nella serie televisiva.
a sx: sepolcro di un ambasciatore di Vulcano - a dx: saluto vulcaniano (info) |
È simpaticamente bizzarro pensare che anche il caratteristico segno di saluto di coloro che sono fantascientificamente riconosciuti come i depositari universali della Logica, origini dalla stessa fiamma del più famoso roveto della Storia, ardente per autocombustione spontanea e perenne, per di più in grado di articolare parole
comprensibili e frasi di senso compiuto, sebbene dal tono solenne e cadenzato dell’esposizione
si colga l'incerta padronanza, ancora rigida e meccanica, dell'idioma da parte del roveto-verbo succitato. (Non è dato sapere se la capacità
del roveto di esprimersi in lingua dipenda dal contemporaneo stato di
combustione in atto o se tale capacità comunicativa fonetica è presente in tronco
indipendentemente dall’innesco di fiamma).
“Una credenza ritenuta reale, esiste.”
[legge della credenza non lignea non ikea]
“Il verosimile esiste, finché la sua falsità è ritenuta irreale.”
[legge del rogo ligneo, più di catasta che di roveto, volgarmente nota come “Legge dell’Innocuo Barbeque in Campo dei Fiori”]
E adesso, ancora un po’ di musica (la cresta è color ardentes, vuoi mai un segno premonitore...).
K.
ps: si ringrazia ardentemente una a-tipa per la dotta fornitura del brano di Leonard Cohen
il video finale è bruttissimo.
RispondiEliminami è piaciuto.