venerdì 14 giugno 2013

Spompinati o rimborsati

Secondo me di una cultura straniera si possono accettare o rifiutare alcuni elementi, nel migliore dei casi si amplierà il proprio bagaglio d'esperienze, nel peggiore dei casi si resterà fruitori d'elargizioni dentro l'approssimativo recinto della propria cultura. Così, se riguardo al kebab mi spiattellano in faccia quello che più o meno ogni morso colloso e salato mi sussurra ogni qual volta addento, la notizia è abbastanza insipida. Potrei sempre interrompere le mie pur rare sortite nella cultura gastronomica araba, ma lo stomaco mi dice che le incursioni proseguiranno. Ognuno sceglie, o almeno dovrebbe poter liberamente scegliere, di che morte morire.

Invece l'effetto sulla coscienza diventa destabilizzante quando, proprio dalla cultura a stelle e strisce che tanti venerano come faro d'occidente, viene messo in discussione un caposaldo dei valori civilizzati a noi più familiari. Leggere che nella culla del consumismo i diritti del consumatore vengano così irrisi e calpestati, lascia basiti. A me basisce, almeno. Penso che la prostituzione vada regolamentata nel libero esercizio. Però a questo punto occorre mettersi anche nell'ordine d'idee che la fruizione di un servizio preveda anche il rilascio di fattura e il diritto di lamentela qualora il cliente ritenesse di essere vittima di un falso commerciale con pubblicità ingannevole. Al che, un paese civile, dovrebbe prevedere uno specifico ufficio reclami con tanto di modulo da compilare: "Spompinato o rimborsato". Perché il pompino? Beh, perché, bella o brutta che lei sia, il pompino è come il pane a tavola: non importa cosa ordini, quello non deve mai mancare. Quindi, se le autorità preposte, anziché tutelare un sacrosanto diritto ti si mettono pure contro, il consumatore ne paga ingiustamente le spese, primariamente nella mancata espletazione della fellatio. E questo, davvero, è inequivocabile indicatore del totale abbrutimento umano di un popolo e della sua civiltà. Poi per forza le cronache narrano di sparatorie nelle scuole.
Invece di star qua a preoccuparci per qualche testicolo di babbuino tritato dentro un roller kebab, sarebbe ora che cominciassimo a scrollarci di dosso il sogno dei lustrini americani e a reinvertire il flusso, esportando noi valori di civiltà oltre Atlantico.
E pure qualche pettorina da gara.

K.

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